Diarmonia
La musica del fondo chitarristico «Giuseppe Ricca»
Raffaella Milone
Libro
editore: Diarmonia
anno edizione: 2023
pagine: 44
Le quattro scale diatoniche della moderna tonalità proposta di Alessandro Kraus figlio
Raffaella Milone
Libro
editore: Diarmonia
anno edizione: 2023
pagine: 12
Scritti sulle proposte di riforma delle Musiche Militari Italiane e sull'unificazione della partitura per banda
Alessandro Vessella
Libro
editore: Diarmonia
anno edizione: 2023
pagine: 72
Metodo evolutivo per corno. Per i corsi ad indirizzo musicale, liceo musicale e conservatorio
Luigi Gigantiello
Libro
editore: Diarmonia
anno edizione: 2022
pagine: 56
Concerto di Napoli. Musica del Sig. Maestro W: Mozart
Eleonora Amato
Libro: Libro in brossura
editore: Diarmonia
anno edizione: 2022
pagine: 48
Il manoscritto del Concerto di Napoli è conservato presso la Biblioteca del Conservatorio di San Pietro a Majella. L’ipotesi della presenza a Napoli di questo Concerto nasce dal viaggio di Wolfgang Amadeus Mozart2 a Napoli nel 1770. Il compositore, probabilmente su indicazione di qualche collega musicista, scrive questo lavoro per Ferdinando IV nel tentativo di farsi ricevere dal Re. L’ipotesi è avvalorata dal fatto che il diciannovenne Ferdinando all’epoca della visita di Wolfgang Amadeus Mozart a Napoli, possedeva e suonava una splendida Lira costruita dal liutaio francese Jean Louvet nel 1764 e conservata attualmente presso il Museo di Capodimonte di Napoli. Dedicati a Ferdinando IV si conoscono, i Notturni di Joseph Haydn, scritti per il Re di Napoli proprio per due Lire.....
Riflessioni musicali. Analisi e tecnica direttoriale applicata
Giuseppe Carannante
Libro: Libro rilegato
editore: Diarmonia
anno edizione: 2021
pagine: 20
Analizzare una partitura equivale a scoprire i segreti nascosti in essa, vuoi dal punto di vista armonico, ritmico, formale, o dell’orchestrazione scelta dal compositore, insomma, una lettura infinitamente ampia e profonda sotto tutti i suoi aspetti. Dopo l’analisi dei brani di Mozart, ho voluto dare cenni di tecnica direttoriale applicata alla sinfonia “La forza del destino” come proposta di ordine pratico per ottenere al meglio la realizzazione di una propria idea musicale ed interpretativa dell’Opera.
Organologia degli strumenti che compongono la banda. Il clarinetto in banda
Francesco Pio Ferrentino, Raul Jain
Libro: Libro in brossura
editore: Diarmonia
anno edizione: 2021
pagine: 36
Non è facile definire con esattezza cosa sia una Banda, o meglio le definizioni attualmente diffuse sono molto generiche e non chiariscono in che modo essa si differenzi realmente da altri tipi di complessi strumentali. Ci si limiterà dunque a definire la Banda musicale come un complesso formato da strumenti a fiato e strumenti a percussione. La Banda ha origini antichissime: ha sempre affascinato i popoli di tutte le civiltà, ed era considerata espressione musicale del popolo.
Ferruccio Busoni. Le composizioni per clarinetto
Raul Jain, Francesco Pio Ferrentino
Libro: Libro in brossura
editore: Diarmonia
anno edizione: 2021
pagine: 40
Ferruccio Busoni, grande pianista e compositore, è oggi pressoché ricordato per i suoi scritti più che per le sue opere musicali. Compositore particolarmente profondo con un’idea di musica tutta sua: un teorizzatore della musica, un precursore della musica elettronica e inventore del “Nuovo classicismo”. Attraverso le sue composizioni si percepisce l’evoluzione del suo genio musicale, e spesso viene da chiedersi come mai un compositore come Busoni oggi sia poco eseguito e poco amato in generale.
Il clarinetto, i clarinettisti e le formazioni strumentali
Francesco Pio Ferrentino, Gaetano Apicella
Libro: Libro in brossura
editore: Diarmonia
anno edizione: 2021
pagine: 20
Il nome di “clarinetto” è un diminutivo di clarino: spesso parliamo di questi due strumenti come se fossero uguali, ma in realtà non hanno nulla in comune, dato che il clarino è uno strumento di metallo (utilizzato a partire dal 1700 circa) e prende questo nome dal registro più acuto della tromba, però per il suo suono dolce sembra quasi essere costruito in legno. Proprio per questo motivo il clarinetto ha preso il nome dal clarino.
Le bande in Italia (civili e militari) ed organologia del clarinetto
Francesco Pio Ferrentino
Libro: Libro in brossura
editore: Diarmonia
anno edizione: 2021
pagine: 28
"Con questo mio lavoro, ho voluto tracciare le origini delle bande musicali nel nostro Paese ed il loro ruolo come componente storica, sociale, culturale ed economiche dei nostri territori, soffermandomi su coloro i quali, nel corso degli ultimi secoli, hanno fornito un valido contributo per l’affermazione di tali formazioni musicali, presenti un po' ovunque. In tale cornice, ho voluto parlare del mio strumento, ovvero del clarinetto, e della sua evoluzione nella storia, sia in chiave tecnica che autobiografica, soffermandomi sulla sua funzione pedagogica e di come la musica in generale, ed il clarinetto in particolare, abbiano influito sulla mia crescita e formazione musicale."
Le scale per clarinetto. Maggiori e minori nelle diverse forme: naturale, melodica, armonica, napoletana, bachiana e orientale
Giuseppe Carannante
Libro: Libro in brossura
editore: Diarmonia
anno edizione: 2020
pagine: 32
L'utilità e la necessità di esercitarsi con le scale è ampiamente riconosciuto da insegnanti e professionisti del proprio strumento. Esse, oltre a fortificare la tecnica strumentale, sviluppano anche la musicalità con la consapevolezza del senso melodico che offre ogni tipo di scala. Un libro utilissimo da adottare sin dai primi anni di studi.
L'opera comica napoletana (1700-1750)
Filomena Pascarella
Libro
editore: Diarmonia
anno edizione: 2020
pagine: 60
Sorta nei primi anni del XVIII secolo a Napoli, la commedia musicale era caratterizzata da alcuni punti specifici, innanzi tutto l'uso frequente del dialetto napoletano, che, non si trattava della semplice adozione di un registro linguistico, ma dell'uso anche di abiti, ambienti, musiche, balli e ritmi dello spettacolo totalmente diversi dall'opera seria. L'adozione del dialetto, la lingua napoletana, di personaggi e scenografie popolari, testimoniavano la vocazione realistica di questo genere. La commedia napoletana Settecentesca fu anche una espressione artistica distinta dall'intermezzo per complessità d'impianto, infatti essa mette in scena dai sette ai nove personaggi e di struttura si estende in tre atti. I personaggi possono essere sia seri che buffi e si esprimono in linguaggi diversi: i personaggi seri, appartenenti alla borghesia cittadina si esprimono in lingua toscana e cantano in uno stile simile a quello dell'opera seria mentre i personaggi buffi di estrazione plebea si esibiscono in canzonette di facile vena melodica spesso con testi in lingua napoletana.