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Cronopio

Sessantacinque sogni di Franz Kafka e altri scritti

Sessantacinque sogni di Franz Kafka e altri scritti

Félix Guattari

Libro: Libro in brossura

editore: Cronopio

anno edizione: 2008

pagine: 89

Nel suo "Carteggio" e nei suoi "Diari" Kafka racconta spesso i suoi stranissimi e bellissimi sogni. È a partire da qui che nasce il volume di Felix Guattari che raccoglie tre saggi sul tema del sogno e la sceneggiatura di un film che il filosofo-psicanalista francese progettava di fare sullo scrittore di Praga. Scritti tutti negli anni '80, i testi raccolti, sorta d'inventario di sessantacinque sogni presenti nell'opera di Kafka, costituiscono una appendice alla famosa monografia scritta in collaborazione con Gilles Deleuze nel 1975.
11,50

Manifesto per la filosofia

Manifesto per la filosofia

Alain Badiou

Libro: Libro in brossura

editore: Cronopio

anno edizione: 2008

pagine: 110

"Il mio "Manifesto per la filosofia" tiene, in forma esoterica e polemica, questa convinzione: la filosofia è possibile. Non siamo nell'epoca del suo declino, siamo di fronte alla difficoltà di dover fare, nelle condizioni concrete della nostra epoca, il passo in avanti necessario perché la filosofia continui. Diremo anche che il Manifesto è sostenuto dalla certezza - che anima tutto L'essere e l'evento - di disporre di una categoria assolutamente nuova della Verità, sottratta al sospetto nietzscheano. Diremo infine che il Manifesto annuncia che la questione del linguaggio, per quanto importante sia, dev'essere rimessa al suo giusto posto, e che non è vero che il linguaggio sia la condizione trascendentale del pensiero. È dal percorso di una verità che procede l'invenzione linguistica, e non l'inverso. Si tratta quindi proprio di un manifesto per la filosofia. Si tratta di dire che la diagnosi di Nietzsche è errata, che la terapia di Wittgenstein uccide il "malato", che il montaggio storico di Heidegger dà della storia del pensiero una visione troppo sintetica per essere onesta, che il positivismo logico di Carnap è un'impostura, e così via".
13,00

Figurazioni del possibile. Sul contemporaneo tra arte e filosofia

Figurazioni del possibile. Sul contemporaneo tra arte e filosofia

Romano Gasparotti

Libro: Libro in brossura

editore: Cronopio

anno edizione: 2008

pagine: 230

Si fa sempre più urgente l'esigenza di capire in che epoca stiamo vivendo. Non più nel vecchio mondo, ma nemmeno in un "altro mondo" o in un "nuovo mondo" (dal momento che il '900 ha visto imporsi e poi dissolversi sia l'idea di rivoluzione, sia quella di alternativa). Ormai tramontata, con la seconda metà del XIX secolo, anche l'epoca delle grandi teorie estetiche, è accaduto che da un lato il pensiero filosofico abbia avvertito in maniera sempre più vitale il bisogno di guardare alle espressioni dell'arte e a quanto continua ad affiorare nell'arcipelago dell'arte contemporanea, mentre, nel contempo, l'arte ha sempre più riscoperto ed esibito il suo essere vita pensante, che si figura nell'epifania di un'opera, la quale mantiene una sua insopprimibile aura. Per questo, la via migliore per impostare rigorosamente la domanda sull'odierno modo di abitare lo spazio/tempo sembra essere la pratica pensante di un "guardare attraverso" (come sosteneva E. Garroni) - onde evocare il mistero dell'invisibile sfondo in cui è immerso il mondo - il quale cerca di collocarsi "tra" la riflessione filosofica propriamente detta e l'ascolto del "linguaggio delle cose mute" proprio dell'opera d'arte. Un tale esercizio di dialogo tra filosofia e arte, in cui questo libro si cimenta, si sviluppa attraverso l'interrogazione di alcune parole-guida, decisive tanto per la riflessione filosofica quanto nelle pratiche artistiche del contemporaneo. Esse sono: opera, materia, colore, violenza, comunicazione, negazione.
22,00

La democrazia contro lo Stato. Marx e il movimento machiavelliano

La democrazia contro lo Stato. Marx e il movimento machiavelliano

Miguel Abensour

Libro: Libro in brossura

editore: Cronopio

anno edizione: 2007

pagine: 207

Siamo condannati a un'alternativa, i cui termini sarebbero: o un esercizio moderato della democrazia, o l'antidemocraticismo classico? In tal caso, saremmo posti di fronte alla scelta seguente: o la democrazia potrebbe essere accettata e valorizzata a patto di praticarla con moderazione, per esempio riducendola allo statuto di quadro politico insuperabile - oppure non ci sarebbe alcun motivo di scegliere la democrazia ed eventualmente di salvarla in caso di pencolo; perché essa funzionerebbe come un'illusione e rivelerebbe di essere una forma di dominio tanto più perniciosa, quanto più nascosta sotto le apparenze della libertà. In tal senso, una delle molte qualità del testo di Marx del 1843 non è forse quella di aprire un'altra via, che permetta di sfuggire a questa alternativa e alle sue rigidità, formulando la domanda sulla "vera democrazia"? Prima ancora di sottomettere la democrazia all'esigenza della moderazione o di rifiutarla senza appello, occorre porsi una questione preliminare, e interrogarsi sulla democrazia come è in verità; scoprirne cioè le caratteristiche, che rendono inadeguate sia la soluzione della moderazione, sia quella del rifiuto, senza procedere in modo essenzialista, ma riflettendo sul destino della democrazia nella modernità.
18,50

Lezione di tenebra

Lezione di tenebra

Luigi Trucillo

Libro: Libro in brossura

editore: Cronopio

anno edizione: 2007

pagine: 92

"Lezione di tenebra" è un libro di poesie sulla violenza e le conseguenze simboliche del terrorismo. Partendo dall'attentato di due anni fa nella metropolitana di Londra, il libro evoca gli scenari etici, archetipici ed esistenziali scatenati da ogni gesto distruttivo. Seguendo un itinerario drammatico attraverso la morte e la ferocia, le poesie si interrogano sulla nuova centralità attribuita dall'epoca attuale alla figura della vittima, scoprendo tra le pieghe della sua esistenza depredata un nucleo di radicalità fondante che ne fa il vero oggetto di indagine del testo.
11,00

Tre saggi sull'immagine

Tre saggi sull'immagine

Jean-Luc Nancy

Libro: Libro in brossura

editore: Cronopio

anno edizione: 2007

pagine: 90

"L'immagine pura è, nell'essere, il terremoto che apre la falla della presenza". Questa frase riassume il nucleo della nuova teoria dell'immagine che da qualche anno si va delineando con sempre maggiore chiarezza nel pensiero di Nancy e che accompagna il suo progetto di una decostruzione del cristianesimo. Attraverso tre punti di vista o tre angolature diverse l'immagine nel suo rapporto con la violenza e con la verità, nel suo rapporto con il sacro, nel suo rapporto con la rappresentazione possibile o impossibile della Shoah - si critica la concezione dell'immagine come mimesi o copia della cosa per attribuirle invece una "presenza reale", una presenza che non è in alcun modo quella dell'empiria, ma che anzi ne attraversa e ne incrina la compattezza opaca.
11,00

Che cos'è un dispositivo?

Che cos'è un dispositivo?

Gilles Deleuze

Libro: Libro in brossura

editore: Cronopio

anno edizione: 2007

pagine: 42

Noi - sostiene Deleuze - apparteniamo a dei dispositivi e agiamo in essi. La novità di un dispositivo rispetto a quelli precedenti, la chiamiamo la sua attualità, la nostra attualità. Il nuovo è l'attuale. L'attuale non è ciò che siamo, ma piuttosto ciò che diveniamo, ciò che stiamo divenendo, cioè l'Altro, il nostro "divenir-altro". In ogni dispositivo, bisogna distinguere ciò che siamo (ciò che non siamo già più) e ciò che stiamo divenendo.
5,00

L'odio per i partigiani. Come e perché contrastarlo

L'odio per i partigiani. Come e perché contrastarlo

Valerio Romitelli

Libro: Libro in brossura

editore: Cronopio

anno edizione: 2006

pagine: 122

Non può stupire l'accoglienza che alla storia partigiana riserva il nostro tempo, dominato com'è dalla sensibilità neoliberale. Che interesse può avere oggi ricordare quell'esperienza di accettazione e disprezzo della sofferenza individuale, di coraggio, del dare, subire e rischiare la morte come normalità quotidiana? Sembrerebbe impossibile evitare che tale esperienza sia catalogata tra gli orrori di cui il Novecento avrebbe il primato. Se con i primi anni Novanta i partiti storici fondati sul mito della Resistenza antifascista si sono disfatti, non si può certo dire che le conseguenze di questo evento siano state tratte: né sul piano politico, né su quello storiografico. L'incertezza sulla numerazione della Repubblica (Prima, Seconda, dimezzata?) non è diversa dall'incertezza in termini di bilancio del passato. In rapporto al passato dell'esperienza partigiana, qui ci si sforza di individuare gli aspetti per cui i partigiani sono stati e sono ancor oggi una figura invisa: in tempo di guerra sono riusciti a fare una loro guerra, per bande armate, in cui ha preso corpo una grande passione politica "non governativa".
10,00

Sulla religione. Tre conferenze e altri scritti

Sulla religione. Tre conferenze e altri scritti

Georges Bataille

Libro: Libro in brossura

editore: Cronopio

anno edizione: 2006

pagine: 196

"Il male nel platonismo e nel sadismo", "La religione surrealista", "Schema di una storia delle religioni", questi i titoli delle tre conferenze tenute da Bataille negli anni 1947-1948 presso il Collége de philosophie e il Club Maintenant, ora proposte in traduzione italiana insieme ad altri quattro testi. Nella produzione teorica di Bataille questi sono momenti specifici di un unico tema, molto caro all'autore francese, quello della "religione". In effetti, pur nella varietà delle tematiche prese in esame, a leggerle in sequenza si avverte esplicitamente nelle conferenze l'urgenza da parte di Bataille di fare il punto su quella dimensione, per lui essenziale, della specie umana che va sotto il nome di religione e che non può in alcun modo coincidere con la positività di una forma istituzionale, con una comunità chiusa, con una chiesa. Per Bataille la religione non ha nulla a che fare con la trascendenza; ne è anzi la distruzione. Religione è "scatenamento delle passioni", senza scopo né risultato. Come sanno i surrealisti, l'atto religioso consiste in una rottura incondizionata con il mondo nel quale agiamo per nutrirci e metterci al riparo. Impossibile da vivere, la religione è, nello stesso tempo, ciò a cui l'uomo non può rinunciare se non vuole cedere alla paura.
18,50

Sulla violenza

Sulla violenza

Libro: Libro in brossura

editore: Cronopio

anno edizione: 2006

pagine: 196

Qui si tenta di pensare la violenza. Non già contemplarla come una sostanza, sempre identica a se stessa, come un'essenza non segnata dai concatenamenti in cui viene convocata o si trova ad operare. Se così fosse, pensare la violenza significherebbe non solo sacralizzarla ma anche interpretarla come ciò che impedisce ogni pensiero, così che il pensiero dovrebbe, per restare fedele a se stesso, separarsi da ogni violenza e combattere ogni sua manifestazione. È quello che in fondo sostiene il pensiero neo-liberale. Qui, invece, si tenta di ripetere il gesto di Benjamin: pensare la differenza nella violenza. La violenza puramente annichilente non rappresenta la verità d'ogni violenza, ma l'affermarsi di una prospettiva, di una "valutazione" che rende la violenza annichilente o sterminatrice. Se pensare significa inaugurare un concatenamento che rompe con le relazioni abituali, ogni pratica di pensiero creatrice, dalla politica all'arte, è anche un atto di violenza. Allo stesso tempo, i concatenamenti abituali da cui il pensiero ci slega non hanno nulla di naturale: si sono costituiti grazie ad un modo della violenza e, per parafrasare Benjamin, si mantengono grazie alla violenza. Che senso ha allora il discorso che ripudia la violenza? Quale prospettiva e quali effetti produce? Pensare oggi la violenza significa inevitabilmente pensare la modalità della violenza prodotta dal discorso che si propone di eliminarla.
17,50

Utopie. Eterotopie

Utopie. Eterotopie

Michel Foucault

Libro: Libro in brossura

editore: Cronopio

anno edizione: 2006

pagine: 60

Il volume presenta la traduzione italiana di due conferenze di Michel Foucault tenute alla radio nel dicembre del 1966 e pubblicate in Francia su CD nel 2004. In queste due conferenze il filosofo francese, passando in rivista luoghi fantastici e quotidiani, remoti e iperreali, si interroga sul rapporto, spesso conflittuale, fra il corpo e lo spazio in vari ambiti: nella vita privata, nella vita pubblica, nelle arti visive e nell'architettura. Scritte in uno stile semplice, vivace e ironico, le due conferenze anticipano alcune delle idee che Foucault avrebbe sviluppato negli scritti degli anni '70, soprattutto in "Sorvegliare e punire". Nonostante la ricchezza concettuale, il volume si rivolge a un pubblico ampio e non solo a quello specializzato in filosofia.
6,00

Shoah. Percorsi della memoria

Shoah. Percorsi della memoria

Libro: Libro in brossura

editore: Cronopio

anno edizione: 2005

pagine: 185

Anche se ormai più di mezzo secolo ci separa dai campi nazisti e nel frattempo sono stati perpetrati altri genocidi in diverse parti del mondo, la lunga ombra di Auschwitz, della Shoah o dell'Olocausto continua a segnare il nostro presente. Lo sterminio di massa, eseguito in modo scientifico e industriale è ancora l'evento che determina i nostri concetti di bene e male. I saggi raccolti in questo volume, scritti da autori italiani e stranieri, fra cui spiccano studiosi di fama internazionale come Pierre Vidal-Naquet, Giorgio Agamben ed Enzo Traverso, si interrogano su questa nostra condizione, e sul debito che abbiamo nei confronti delle vittime.
14,00

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