Collezione Letteraria
La vita, e altre controfigure
Valdo Immovilli
Libro
editore: Collezione Letteraria
anno edizione: 2021
pagine: 42
Nel 1977 Adriano Spatola pubblicò nella collana Geiger "Mi faranno santo", primo libretto di Valdo Immovilli, con una manciata di poesie che sbucavano sotto la porta di casa come missive senza francobollo ma con sfolgorante ironia, come si atteggiassero a ruolo di prime donne sul palcoscenico della nuova poesia cercata e ricercata in quel di Mulino di Bazzano, sede di una rivista (Tam Tam) dirompente e di un editore che voleva a ogni costo cambiare le carte in tavola... Un linguaggio elementare doveroso, preciso e fulminante, come se di colpo Beckett avesse preso in mano la direzione del programma e degli eventi della realtà... Immovilli è cambiato mentre cambiava il mondo, anche se a tratti ancora conserva i toni dell’antico teatro, facendo pensare che a torto o a ragione la realtà si è sincronizzata con certi suoi abitanti, e che si provoca da sé usando l’unico linguaggio possibile messo in campo da Valdo, perché fuori d’ esso niente esiste più. (Dalla Prefazione di Elio Grasso)
Studi Op. 9. 2021-2022
Matteo Casale
Libro
editore: Collezione Letteraria
anno edizione: 2021
pagine: 92
Anche qui il dettato assume tratti quasi ermetici, talvolta con un sapore sottilmente oracolare, anche qui, con una veemenza e una fedeltà al proprio linguaggio che si fa assoluta, la dialettica tra significante e significato è serrata, la lingua inciampa volutamente in sequenze di allitterazioni, in false rime, in assonanze quasi a costruire una rete linguistica, tanto vicina a quella rete di filo spinato dentro cui siamo trincerati nella nostra esistenza... «In quest’ora di sudario d’oro / a nulla serve che scriva d’ignoto / o del niente disastro nostro d’anni /se qui muore quell’oblio d’inganno / del tuo noi di già bugiarda gioia /inganno sogno di veglia ferita.» L’io, il tu, il noi, l’inganno e la gioia che si fa bugiarda e su tutto la parola, il gesto dello scrivere – che pavesianamente in fondo è anche vivere – che se non serve, è però necessario. (Dalla Prefazione di Emanuele Spano)
Dentro tutte le cose c'è amore
Paolo Parrini
Libro
editore: Collezione Letteraria
anno edizione: 2021
pagine: 104
Di cosa mai dovrebbe cantare un poeta? Cosa dovrebbe davvero stargli a cuore? “Solo l’amore / azzanna al collo la morte” ci risponde Parrini. Solo l’amore. Amore come unico rimedio anche alla morte. Chi è amato non conosce morte, scriveva Emily Dickinson. Vale sempre per chi ama. Ed è proprio questo sentire che si fa forte speranza nel poeta, che sembra voler prendere per mano e guidare il lettore verso le cose dell’infanzia fino a risalire nella memoria e a cercare la forza e il coraggio necessari alla speranza. E non accade mai in astratto o con parole vuote, ma attraverso tanti piccoli dettagli di una vita semplice che si fa bellissima e delicata, struggente a volte e dolorosa, dura, proprio perché semplice. (Dalla Prefazione di Massimiliano Bardotti)
Luna comica
Ezio Falcomer
Libro
editore: Collezione Letteraria
anno edizione: 2021
pagine: 80
Dunque le poesie di Falcomer restano come registrazione del caos epocale, di questo formicaio alienato che si dibatte su solchi pre-tracciati, su pensieri chips, su comportamenti teleguidati, su calci mediatici per i polli d’allevamento intensivo, per questo grande mattatoio al di qua e al di là del mare. E lo fa il solitario Falcomer con i suoi strumenti naturali multisensoriali: la risata sboccata, la malinconia trattenuta, la disperazione dichiarata. Tocca le corde dell’espressione multiforme come sfiorasse ferite dolenti ma dipende, ogni volta, con che tipo di tocco: se sfiora, fa solletico e si ride, se il tocco è più deciso, è un affondo nelle tue ferite purolente, se sfuma è la malinconia che ti saluta e se ne va nei suoi chiusi silenzi. È Falcomer, il giocoliere che al posto delle clave lancia in aria le parole con rara bravura stupefacente e quando sbaglia e una clava cade sulla pista di questo circo anarchico, è solo perché vuole che quella clava ti finisca in testa. (Dalla Prefazione di Mauro Macario)
Panorama dei lumi
Gianni Marcantoni
Libro
editore: Collezione Letteraria
anno edizione: 2021
pagine: 24
Il panorama di Gianni Marcantoni include il paesaggio dell’anima, la prospettiva del respiro vitale che dilata la strada indipendente da percorrere, lungo il percorso parallelo della vita, prolungata nel riscatto e nella difesa della libertà emotiva. La privazione di corrispondenze profonde e sensibili genera nel poeta il distacco dall’inconsistenza erinnova il malessere per l’incomprensione umana interpretando il proprio isolato dolore... Il poeta evoca il magnetismo delle suggestioni visive attraverso l’analisi intima di luoghi, sentiti come residenze del cuore, e di destinatari assenti, riconducibili alla traccia estrema e sacrificata della solitudine. L’autentica levatura poetica di Gianni Marcantoni conferma, in questa nuova plaquette, il colore e l’essenza della luce interiore, l’origine luminosa del linguaggio introspettivo, e concentra desideri pungenti e nostalgie disilluse affrancando il disincanto dall’inevitabile amarezza. (Dalla Prefazione di Rita Bompadre)
Liriche randagie
Francesco Zevio
Libro
editore: Collezione Letteraria
anno edizione: 2021
pagine: 100
Il demone odisseo di questa raccolta di Zevio può essere riassunto da una formula classica, così prossima all’assenza, nel cui nome il libro si apre. Tale formula è propriamente il ‘dolore del ritorno’, o nostalgia. Una nostalgia che, come dirò in seguito, chiarisce strada facendo la sua sostanza, ma che si concretizza da subito in un continuo girovagare in sé e per le strade del mondo. Come se l’ubi consistam non esistesse, o non lo si volesse davvero trovare. "Liriche randagie", in questo senso, è anche il resoconto di un viaggio interminabile verso luoghi di cui non si è mai sazi, forse perché non è da un luogo fisico che si è partiti e non è propriamente verso un luogo che si vorrebbe ritornare. Letteralmente parlando, Liriche randagie è il diario di un’utopia. Dolore, certo, che il poeta riesce, grazie alla propria maestria stilistica e alla padronanza di molti strumenti linguistici e culturali, a stemperare in una polifonia mai monotona .L’esperienza di performer, l’abitudine a rapidi transiti dalla parola orale a quella scritta e viceversa, è certamente d’aiuto. (Dalla Prefazione di Alessandra Paganardi)
Come l'amore
Federica Schiandivasci
Libro
editore: Collezione Letteraria
anno edizione: 2021
pagine: 70
Intessuta di ricordi personali, la poesia di Federica Sciandivasci dimostra come sia ancora e sempre possibile affrontare temi tanto universali trasfondendo in essi la forza della poesia, lontano da quei banali patetismi effusivi che sono distanti dalla purezza della parola poetica. L’amore per i genitori e il partner, che caratterizza le prime tre sezioni, lascia il posto nella quarta (probabilmente il punto più alto del libro) a una profonda riflessione esistenziale, non di rado di stampo metaforico, su ciò che siamo sulla scala cosmologica e su come si possa aver fiducia in una sorta di ricongiungimento ideale “dove ogni corsa a perdifiato / è un ritorno tra le braccia di chi ci ama”. (Mauro Ferrari)
O vară de un verde intens. Un’estate di un verde intenso
Ioana Florea
Libro
editore: Collezione Letteraria
anno edizione: 2021
pagine: 162
Una estate di un verde intenso è la raccolta di poesie in cui Ioana Florea vuole presentarsi ad un pubblico attento alle sfumature della vita, alle cose che più di altre hanno condizionato e modificato il pensiero e il “sentire” di questa originale autrice... Ioana ha la capacità di sorprendere chi ascolta i suoi versi, per le tematiche così variegate e complesse che raccontano. Parole dal lungo respiro, che resistono e s’aprono ad ogni orizzonte, poi per una strana alchimia volano raggiungono altezze intrise di spiritualità. Diventano “pensieri” che si tramandano da chi scrive a chi legge, da chi ascolta e di chi si racconta. Una sorta di parabola evangelica che fiorisce nelle attese e nelle speranze. (Dalla Postfazione di Antonio Nesci)
Haiku tempore iniquo
Hermann Grosser
Libro
editore: Collezione Letteraria
anno edizione: 2021
pagine: 94
"La lunga frequentazione della letteratura è stata una delle ragioni fondamentali della mia vita. Ma come critico e storico della letteratura ho sempre ritenuto opportuno tenermi a debita distanza dalla scrittura creativa... Tuttavia nei recenti mesi della reclusione domestica, contemplando il mondo dalla mia terrazza, mi ha colto di sorpresa una folata di ispirazione. Ho scritto degli haiku o, per meglio dire degli pseudo haiku, nati da principio, nel silenzio a tratti sinistro della città, dall’osservazione della natura degli immediati dintorni – quel che cadeva sotto il mio sguardo di recluso – e poi sviluppatisi per altri stimoli ed altri rivoli, stati d’animo, notizie di avvistamenti, memorie e un po’ di letteratura." (dalla Nota dell’Autore)
Cuore di nebbia e altri paradisi. Poesie 2015-2020
Laura Cantelmo
Libro
editore: Collezione Letteraria
anno edizione: 2021
pagine: 88
Origine dell'azzurro
Antonio Leotta
Libro
editore: Collezione Letteraria
anno edizione: 2021
pagine: 68
Voce solo apparentemente minimale, che si deposita in una versificazione breve e non di rado franta all’estremo, la poesia di Antonio Leotta è lirica purissima e trasparente nel suo lasciare intravvedere e indagare le profondità dell’anima. Il poeta siciliano, che non è alieno dalla lezione dei grandi lirici meridionali, non esibisce mai un descrittivismo di superficie, magari intriso di banale colore locale, bensì intrattiene un dialogo creaturale con la propria interiorità, e con le armi del paradosso definisce il proprio intenso rapporto con il mondo e con la persona amata. La poesia si fa così forma di conoscenza e di mediazione tra sé e l’alterità del reale. (Mauro Ferrari)
Il cormorano Bryan
Chiara Albanese
Libro
editore: Collezione Letteraria
anno edizione: 2020
pagine: 54
"Chiara Albanese, alla sua prima e sentita prova poetica, ci rende partecipi di un territorio intimo e geografico, una geografia delle relazioni e della memoria che ci apprestiamo a percorrere con reverenza e con pudore, come entrando in una stanza privata. Con fare induttivo, partendo da un dettaglio: un oggetto, un gesto, una luce improvvisa, una parola pronunciata di sfuggita, Albanese ci mostra nuove dimensioni del quotidiano, moltiplicando i nostri punti di vista e aprendoli a prospettive plurali e non consolatorie. Ci accompagna in questo viaggio lo sguardo bambino di un “cormorano Bryan”: lo slancio al volo di una infantile presenza, quel bambino invisibile mai posseduto, mai cólto dallo sguardo di adulti (una madre, un genitore, una maestra) che non sa contenere se non orrore e dolore per questa perdita. Il sentimento della perdita dell'infanzia, e della violenza cui l'infanzia è spesso sottoposta nelle famiglie di oggi esplode già nella prima poesia, Damocle scese sulla terra, dove la dura realtà quotidiana della violenza assistita è resa “pane di metallo/ fatto con levità e pazienza”". (Dalla Prefazione di Loredana Magazzeni)