Claudiana
Pierre Robert Olivetan. La Bibbia di Olivetano
Giorgio Tourn
Libro: Libro in brossura
editore: Claudiana
anno edizione: 2022
pagine: 227
Nell’assemblea di Chanforan (1532), il movimento valdese prende la decisione di adeguare le sue strutture (e la sua teologia) al movimento riformato, così come si sta configurando nell’area svizzero-francese; ma questa non è l’unica svolta: esso stabilisce anche di raccogliere i fondi per far tradurre e stampare la Bibbia in lingua francese. Ci si rende conto che la nuova situazione richiede nuovi strumenti di testimonianza e le antiche traduzioni in provenzale valdese non corrispondono più né alle esigenze dei tempi né allo stato delle ricerche. L’impresa affidata al riformatore Guillaume Farel viene realizzata da Pierre Robert, detto Olivetan, parente di Calvino, il quale, a sua volta, collabora alla Bibbia in oggetto, forse nella revisione dei testi, certo con la stesura di uno scritto in apertura e quasi certamente di una introduzione al Nuovo Testamento. Il frutto di questa immane fatica, portata a termine in poco più di due anni di lavoro, è la prima Bibbia protestante in lingua francese, consegnata ai valdesi nel 1535. Completa il volume un’analisi delle opere di Olivetano. «Olivetano ha vissuto la riscoperta della Scrittura come esperienza fondamentale, non solo a livello personale, soggettivo, ma come vocazione, come scelta esistenziale in vista del progetto di ricostruire una comunità autenticamente credente. Nella cristianità medievale la Bibbia non era realtà sconosciuta: il mondo biblico permeava, sia pure più con le sue immagini visive e mentali che con il suo messaggio, la vita quotidiana. Quella che gli uomini della Riforma riscoprono è invece la Bibbia come messaggio della Parola: «Senza l’Evangelo siamo inutili e vani, senza l’Evangelo non siamo cristiani» (Giorgio Tourn).
Dio. Apologia
Paolo Ricca
Libro: Libro in brossura
editore: Claudiana
anno edizione: 2022
pagine: 411
Che senso può avere nel XXI secolo un’apologia della fede? Nella prima parte del libro, Paolo Ricca si propone di affrontare e discutere le maggiori obiezioni che nella modernità sono state e continuano a essere mosse alla fede in Dio e alla sua stessa esistenza. Passa poi a esporre, in maniera succinta, non già l’intero Credo cristiano, bensì i tratti più caratteristici dell’idea cristiana di Dio, così come emergono dalle pagine della Bibbia: l’autore infatti, non ha, «sul tema “Dio”, altra sapienza da offrire che quella che proviene dalla storia di Israele, di Gesù e degli apostoli». Infine, non teme di esprimere le sue personali convinzioni in merito, in dialogo costante con la cultura contemporanea e con le religioni mondiali. «A proposito dell’esistenza di Dio, è interessante osservare che la Bibbia non spende una parola per dimostrarla. Quasi come se la cosa non la interessasse. In effetti non è l’esistenza di Dio che interessa alla Bibbia, ma la sua opera, la sua storia con e per Israele, con e per l’umanità. La pura esistenza di Dio non è un tema della Bibbia. [...] Un Dio la cui essenza sarebbe l’esistenza, nella Bibbia non c’è, perché non c’è nella realtà. Dio, potremmo dire, non si accontenta di esserci, non è per questo che c’è, non esiste per esistere, ma per amare, per parlare, per creare e ricreare, per chiamare e stabilire alleanze» (Paolo Ricca).
Un giorno una parola Letture bibliche quotidiane per il 2023
Libro: Copertina morbida
editore: Claudiana
anno edizione: 2022
pagine: 300
Le famose Losungen, testi biblici e meditazioni giornaliere, preparate ogni anno, a partire dal 1731, dalla Chiesa evangelica dei Fratelli Moravi (Unità dei Fratelli di Herrnhut). La presente edizione, tradotta e adattata per il lettore italiano, è la 293a. Introduzione di Paolo Ricca. In appendice il Lezionario comune riveduto (Revised Common Lectionary) per il 2023.
Teologia politica del mondo moderno
Jürgen Moltmann
Libro: Copertina morbida
editore: Claudiana
anno edizione: 2022
pagine: 205
I profeti di ogni tempo non guardano solo al futuro, ma raccontano ciò che deve essere ricordato, sostenuto e fatto in un dato momento. Così, i profeti forniscono un orientamento soprattutto per il presente. In questo senso, la teologia di Jürgen Moltmann è sempre stata una teologia profetica. Un discorso su Dio radicato nel presente e orientato all'azione per un fu-turo migliore: una teologia politica della speranza. La catastrofe causata dalla pandemia somiglia un po' alla «valle oscura» del Salmo 23 [...]. Dio non ci evita la valle della morte, ma ci accompagna nelle nostre paure, cammina con noi nell'oscurità, senza risparmiarci l'attraversamento di questa «valle oscura». Dio soffre assieme a noi per le nostre paure, e tuttavia conosce la strada giusta per noi. Per questa ragione non temo alcuna sventura, perché la sua lealtà, nella mia sventura, mi accompagna. «È vicino e difficile da comprendere Dio», scrisse Hölderlin: Dio è più vicino a noi di quanto ci sia dato comprendere, e proprio per questo è così difficile da definire. Eppure, possiamo confidare nella sua vicinanza. La fiducia in Dio porta fiducia in se stessi, quando è sincera. Tutte le previsioni scientifiche sono diventate incerte, la certezza del futuro del mondo moderno è stata infranta, ora è tempo di sperare.
Il luogo dove Dio ci incontra. La Parola e la fede
Giorgio Tourn
Libro: Copertina rigida
editore: Claudiana
anno edizione: 2022
pagine: 171
Il lungo ministero di un pastore valdese che ha affiancato la predicazione alla scrittura e all'organizzazione culturale si sviluppa per alcuni decenni e si esprime in diversi ge-neri letterari: sermoni, articoli di attualità, studi biblici, relazioni per incontri giovanili. Ne deriva un itinerario che permette di riconoscere alcuni temi costantemente all'attenzione dell'autore: la necessità di costruire e rafforzare continuamente la chie-sa, e la necessità che ogni individuo formi sé stesso alla luce della Parola biblica, strumento che ci permette di vagliare criticamente ogni intrapresa o schema ideologico con cui giornalmente ci confrontiamo. «Io dico che se non si prega non si diventa uomini e credenti; non perché Dio ti faccia diventare diverso in quel momento, ma perché senza quella disciplina non cresci, non irrobustisci la tua vita, non puoi dare spessore al tuo esistere; resti un foglio di carta, interessante e bello da leggere, ma sottile, che strappi con un colpetto d'unghia. È per te che preghi, non per Dio, e quella verifica, che fai confrontando i tuoi progetti e le tue delusioni, le tue frustrazioni ed i tuoi slanci con l'Evangelo ti fa essere altro. Parli al buio e nel buio, certo, e l'ipotesi che non ci sia nessuno ad ascoltare all'infuori di te stesso è un'ipotesi reale, nessuna voce ha mai risposto alla preghiera di un credente, ma il pregare è costitutivo del mestiere della fede proprio perché è un fare che non è prassi». (Giorgio Tourn) Prefazione di Ermanno Genre. Postfazione di Elena Bein Ricco.
Paolo interprete interpretato
Yann Redalié
Libro: Copertina morbida
editore: Claudiana
anno edizione: 2022
pagine: 224
Attraverso le sue lettere, Paolo risponde a situazioni concrete. Interpreta in modo sempre nuovo il vangelo condiviso dalle diverse comunità perché diventi "lieta notizia" gratuita ed esigente per i diversi ascoltatori della sua parola. La ricezione e la rilettura di queste lettere così fortemente vissute, e di tradizioni paoline, sono state all'origine di comprensioni di-verse e rinnovate del messaggio cristiano. «Nelle sue lettere, Paolo propone, del credo cristiano condiviso, un'interpretazione tale che i partners del dialogo scoprano il senso della loro esistenza. Una teologia viva e creativa, che non si accontenta di attingere a un deposito di fede da trasmettere, ma che si sforza di farlo fruttificare, dando senso alle situazioni variegate della vita comunitaria, permettendo di affrontare conflitti e sfide nuove. Questo pensare in dialogo, questa tensione tra fedeltà all'origine, al vangelo trasmesso dalle prime comunità cristiane, e pertinenza nell'attualità particolare ad ogni comunità, predispongono le lettere di Paolo, e le tradizioni sull'apostolo, a essere recepite, rilette, riscoperte in modo, certo fedele all'origine, ma an-che creativo e attento a nuove situazioni e sfide nella vita del credente». (Yann Redalié)
Prima della religione. Storia di una categoria moderna
Brent Nongbri
Libro: Copertina morbida
editore: Claudiana
anno edizione: 2022
pagine: 275
Negli ultimi trent'anni la convinzione che la religione sia un fenomeno umano "universale" è stata messa in discussione ed è divenuto evidente che isolare qualcosa denominato «religione», come una dimensione della vita distinta, non sia una affatto "naturale". Ciò solleva la questione di come e quando il mondo sia stato concepito secondo la divisione tra «religioso» e «secolare» e si sia ritenuto che la dimensione religiosa fosse suddivisa in religioni distinte, le cosiddette religioni mondiali. «Il presente volume fornisce una (non la) storia del concetto di religione, accorpando i risultati di diversi ambiti di ricerca per mostrare, anzitutto, che la religione ha davvero una storia: non è ?una categoria originaria delle culture antiche. L'idea della religione come una dimensione della vita separata dalla politica, dall'economia e dalla scienza è una evoluzione recente nella storia europea, che è stata proiettata lontano nello spazio e indietro nel tempo, con il risultato che ora la religione appare una parte naturale e necessaria del nostro mondo. Questa parvenza, tuttavia, si rivela una verniciatura sorprendentemente sottile che scolora sotto un'attenta disamina storica. I capitoli che seguono sono un tentativo di presentare una tale disamina» (Brent Nongbri).
eVangelo, iGod & Personal Jesus. Districarsi tra social, tecnologia e liquidità
Peter Ciaccio
Libro: Copertina morbida
editore: Claudiana
anno edizione: 2022
pagine: 111
L'essere umano connesso a Internet è diverso dall'animale sociale di cui parlava Aristotele? Quanto è consapevole dei cambiamenti avvenuti in così pochi anni? Tra bolle e bulli, tra opportunità e rischi, tra informazioni e bufale, la rete sociale dell'essere umano si è fatta social network. Trovare il modo di starci e restarci è necessario, perché siamo chiamati e chiamate a vivere, testimoniare e amare nel mondo. E questo oggi è il nostro mondo. «Questo libro propone una riflessione sui social network che aiuti le persone a godere della propria libertà. Riflettervi da cristiani significa altresì essere al passo coi tempi. La parola "Vangelo" deriva dal greco euangélion: "buona notizia" o "lieto annuncio", pertanto anzitutto "comunicazione". Se vogliamo continuare ad annunciarlo, dobbiamo adattarci alle attuali modalità di diffusione e trasmissione delle informazioni. Non solo: il cristianesimo non è una fede che può limitarsi a una dimensione personale, ma deve aprirsi alla relazione comunitaria. La chiesa è nata come ekklesìa, ovvero "assemblea", e ha sfruttato le vie di comunicazione dell'Impero romano per creare una propria rete sociale globale. Il mondo non è più quello di una volta, ma è sempre lo stesso mondo». (Peter Ciaccio)
Gli anabattisti. Dalla Riforma radicale ai battisti
Thomas Kaufmann
Libro: Libro in brossura
editore: Claudiana
anno edizione: 2022
pagine: 176
Sin dall’antichità i fanciulli venivano battezzati per proteggerli dalla dannazione eterna. Nel corso della Riforma alcuni teologi radicali ruppero anche con questa tradizione, per riservare il battesimo alla decisione del cristiano consapevole. Thomas Kaufmann illustra in maniera concisa la storia degli anabattisti dagli inizi, attraverso il regno di Münster e pacifiche comunità come gli hutteriti o i mennoniti, fino ai battisti: questi ultimi si diffusero presto soprattutto nell’America del Nord e oggi costituiscono una delle maggiori confessioni cristiane del mondo. La sua chiara panoramica evidenzia che la protesta radicale degli anabattisti contro le tradizioni ecclesiastiche mantiene sino a oggi il proprio potenziale critico. «Gli anabattisti, nella grande maggioranza delle loro espressioni, costituirono figure sociali alternative del cristianesimo – un tempo definite peggiorativamente “sette” – che vennero combattute dalle autorità politiche e dai rappresentanti delle chiese di tutte e tre le confessioni, luterana, riformata e cattolica romana. Diversamente dalle chiese confessionali, il cristianesimo degli anabattisti era maggiormente caratterizzato dalle scelte volontarie di singoli religiosamente consapevoli, che cercavano di prendere nelle proprie mani la pratica cristiana. [...] L’anabattismo rappresentò un momento particolarmente dinamico dell’epoca di pluralizzazione del cristianesimo latino, iniziata con la Riforma e che si protrae fino ai giorni nostri» (Thomas Kaufmann).
Lettere di militari. Soldati scrittori nella seconda guerra mondiale
Giulio Giordano, Rebecca Sansoé
Libro: Libro in brossura
editore: Claudiana
anno edizione: 2022
pagine: 138
Migliaia di lettere, centinaia di contadini in divisa che scrivono e raccontano. In queste pagine si è scelto di dare voce ad alcuni per tutti con l’intento di ricostruire una memoria corale, tracciando un itinerario attraverso le corrispondenze di soldati semplici im-pegnati su diversi fronti – Francia, Balcani, Russia e fronte interno. Recuperare gli epistolari dei soldati impegnati nelle campagne militari della guerra 1940-1943 equivale a recuperare una parte della memoria collettiva sottaciuta e per molto tempo sottorappresentata, contribuendo a sollevare nuovi interrogativi. Prefazione di Luciano Boccalatte.
«Essere terra». Le Valli valdesi tra storia, teologia, politica e cultura
Bruna Peyrot
Libro: Copertina morbida
editore: Claudiana
anno edizione: 2022
pagine: 101
Le Valli valdesi del Piemonte sono una «terra» e non solo un territorio geografico da leggersi con categorie sociologiche, sono una metafora che richiama una identità. Fin dal Medioevo esse furono costituite da tre elementi: l'appartenenza religiosa, la discriminazione politica e la stanzialità su un'area geografica. La «diversità» consiste in questo insieme che le colloca in uno spazio continuativo nel tempo e in movimento sinergico con una storia più ampia, almeno europea, di carattere protestante. Che ne è oggi di questa consapevolezza di «essere terra», necessaria per essere protagonisti di una attiva cittadinanza? «Perché parlare ancora delle Valli valdesi? Mille storie sono state già dette, tramandate, scritte, raccontate, tanto che si è consolidato un canone narrativo che spesso non ne restituisce la complessità. Per questo è importante, in questo periodo di trasformazioni epocali di cui abbiamo solo pallide avvisaglie, provare a riconoscere la stratificazione di tali storie, per capirne il destino di luogo. Introdursi nella complessità delle Valli valdesi non significa concentrarsi sulla dimensione che più interessa o più infastidisce. Significa accettarne le contraddizioni, le dissonanze culturali e la differenziazione delle appartenenze, per accedere a un sentimento di attenzione più maturo e rispettoso, proprio come ogni luogo denso di storia dovrebbe suscitare». (Bruna Peyrot)
La parola predicata. Corso di omiletica a Finkenwalde
Dietrich Bonhoeffer
Libro: Libro in brossura
editore: Claudiana
anno edizione: 2022
pagine: 99
Mentre in Germania trionfa il nazionalsocialismo e la chiesa ufficiale si piega al volere di Hitler, Bonhoeffer tiene corsi di teologia pastorale, tra cui uno di omiletica, presso il seminario clande-stino di Finkenwalde, dove la chiesa confessante tedesca prepara alla resistenza i suoi pastori. In questo corso, Bonhoeffer riprende gli elementi costitutivi dell’omiletica, che è direttamente le-gata alla Parola spiegata e annunciata, alla viva vox dell’evangelo che si fa strada in mezzo alle parole umane, costituendo il centro del culto. Se questa disciplina avvia il predicatore all’arte del discorso e della parola, Bonhoeffer ci ricorda tuttavia che la sua sorgente è in Dio e non nelle doti umane.

