Abbot
La tuta gialla
Nordio Zorzenon
Libro: Libro in brossura
editore: Abbot
anno edizione: 2020
pagine: 256
In una piccola città di confine ai piedi del Carso si fanno visibili i primi segni del miracolo economico. Sandro, giovane operaio in un grande cantiere navale, vive con la moglie Fausta nell'unico quartiere risparmiato dall'ombra delle gru che sovrastano le carene in costruzione. Il suo tempo è diviso tra i turni massacranti nelle stive e le serate al Bunker, l'osteria dove ci si ritrova dopo il lavoro. Ammira i suoi compagni, è ben voluto da tutti: un gruppo eterogeneo ma affiatato di personaggi straordinari e ferrigni; molti hanno combattuto in guerra e nella Resistenza. Una routine che si interrompe bruscamente quando Paolicchi - tornato ai posti di comando dopo essere stato nel ventennio un ardente fascista - convoca Sandro nel suo ufficio per comunicargli una decisione che gli cambierà la vita. "La tuta gialla" è una storia di disincanto, un racconto intenso, ma scanzonato e privo di retorica, uscito per la prima volta nel 1971 e tradotto quattro anni dopo in russo da Progress.
Giornale dei lavori
Paolo Barbaro
Libro: Libro in brossura
editore: Abbot
anno edizione: 2020
pagine: 120
Gallerie, esplosioni, presenze fantasmagoriche nei cunicoli; donne vestite di nero; operai caduti sotto le macerie. Non è la guerra, ancora incastrata nella memoria, ma la nuova civiltà che avanza sotto forma di "grande opera". Sullo sfondo di una diga in costruzione si muovono sfocate figure umane, sfiancate dal demone della velocità. La natura è nemico giurato, in nome del progresso. L'io narrante, che ha preso parte alla progettazione dell'opera e ne segue il cantiere, compila un diario essenziale e partecipe. Giornale dei lavori fu pubblicato nel 1966 da Einaudi grazie al sostegno entusiastico di Italo Calvino.
Il mondo è una prigione
Guglielmo Petroni
Libro: Libro in brossura
editore: Abbot
anno edizione: 2020
pagine: 176
Scritto nel 1945, a guerra non ancora finita, il libro di Guglielmo Petroni racconta i trentatré giorni di prigionia trascorsi dall'autore nelle mani degli aguzzini nazifascisti tra il 3 maggio e il 4 giugno 1944. Annoverato tra i capolavori della letteratura resistenziale, "Il mondo è una prigione" è in realtà un classico senza aggettivi, un testo che continua a parlare ai lettori di oggi con la stessa forza che colpì chi lo ebbe tra le mani quando uscì, per la prima volta in volume, nel 1949. Prefazione di Goffredo Fofi.