EDES: Filologia linguistica e critica letteraria
La comunicazione letteraria degli italiani. I percorsi e le evoluzioni del testo. Letture critiche
Libro
editore: EDES
anno edizione: 2017
pagine: 280
Il volume raccoglie i contributi in forma di saggio di vari studiosi (filologi, linguisti e critici letterari) di diverse università italiane, scritti in memoria di Nicola Tanda a un anno dalla sua scomparsa. La collettanea, in linea con un'idea di letteratura policentrica e plurilingue, si propone di tracciare un'articolata mappa tematica e concettuale fatta attraverso ricognizioni ragionate sulla ricca produzione testuale degli italiani dal Medioevo all'età contemporanea.
Leggere la Sardegna. Letture critiche
Libro: Copertina morbida
editore: EDES
anno edizione: 2017
pagine: 224
Il volume raccoglie i contributi in forma di saggio di alcuni studiosi sulla produzione letteraria sarda dalle origini ai giorni nostri. I lavori filologici e linguistici presentati sono il risultato degli interessi di studio sviluppati negli ultimi anni a partire dall'università di Sassari nell'ambito degli insegnamenti di filologia della letteratura italiana, storia della lingua italiana, filologia romanza e letteratura e filologia sarda. I saggi s'inseriscono nella più generale opera di recupero di una testualità plurilingue (prevalentemente realizzatasi in sardo, latino, catalano, castigliano e italiano) che ha concorso a costruire nei secoli il variegato sistema linguistico e letterario dei sardi e degli italiani e la cui conoscenza è indispensabile fondamento di una concezione dell'identità aperta e dinamica.
La scuola di Fanum
Filippo Addis
Libro: Copertina morbida
editore: EDES
anno edizione: 2017
pagine: 288
"Che mattinata fu quella!": comincia così il racconto di "babbai" Elio Delizos al giovane Liborio, un racconto che il narratore rievocherà il periodo trascorso a Fanum da studente. Nato a Urlas, Elio, concluse le elementari a Janus, è pronto: vivrà per la prima volta lontano dalla famiglia, alloggiando durante la settimana a Fanum presso "zia" Caterina Muvroni, cui il padre l'ha affidato. Qualche giorno per ambientarsi e inizia la scuola: è qui che Elio fa la conoscenza della figura centrale della scuola di Fanum, il professore di lettere Vespasiano Mastrojacovo dei Didimi. Tronfio, provocatore, privo di remore a dichiarare il suo disprezzo per la Sardegna, "un'isola selvaggia e malfamata", e a riversarlo sugli incolpevoli studenti, è attorno all'insegnante campano che ruotano le vicende di Elio e dei suoi compagni, del provveditore Quaranta, del direttore de Angelis e del professore di matematica Amerighi. Attingendo dalla propria biografia, Filippo Addis (1884-1974) - certamente fra i maggiori narratori sardi del Novecento - rievoca il "lontano tempo di scuola e di studi", attraverso il filtro di un umore tra allegro, amaro e nostalgico e uno stile, ricco e singolare.
Cosima
Grazia Deledda
Libro: Copertina rigida
editore: EDES
anno edizione: 2016
pagine: 240
Grazia Deledda morì a Roma il 15 agosto 1936. Dopo qualche settimana il primogenito Sardus trovò in un cassetto della sua casa un autografo senza titolo e senza la parola «fine». Si trattava di un elaborato inedito contenente memorie romanzate della madre sul periodo nuorese, una sorta di schermata autobiografia tradotta in finzione letteraria, il cui intreccio si dipanava sul filo di una narrazione di sé fatta in terza persona. Il 16 settembre la «Nuova Antologia», dopo non trascurabili interventi correttori, iniziò la pubblicazione a puntate del romanzo. Nel maggio del 1937 - ulteriormente riveduta e corretta - l'opera uscì per i tipi della Treves. Da quel momento il testo conobbe vicende ed evoluzioni diverse. La collana «Filologia della letteratura degli Italiani» ne propone per la prima volta l'edizione critica.
Grazia Deledda e il «Corriere della Sera». Elzeviri e lettere a Luigi Albertini e ad altri protagonisti della Terza Pagina
Giambernardo Piroddi
Libro: Copertina rigida
editore: EDES
anno edizione: 2016
pagine: 492
Il volume Grazia Deledda e il "Corriere della Sera" indaga il lungo apprendistato giornalistico della scrittrice sarda con particolare riguardo al quotidiano milanese. Sono documentati, oltre a svariate vicende biografiche, i retroscena relativi a scelte tematiche e stilistiche inerenti la produzione narrativa destinata alla pubblicazione nel giornale, con significative notizie circa l'adattamento degli scritti deleddiani a logiche e necessità della pagina culturale del maggior quotidiano italiano. Il carteggio, conservato presso l'Archivio Storico della testata, annovera tra i destinatari personalità di spicco del panorama culturale dell'entre-deux-guerres (tra cui Albertini, Ojetti, Maffii, Borelli). La corrispondenza col «Corriere» rivela inoltre un universo epistolare e induce a porre la lente sulla complementarità tra letteratura e paraletteratura in Deledda.