Condaghes: Archèos
Archeoastronomia in Sardegna
Alessandro Atzeni, Sandro Renato Garau
Libro: Libro in brossura
editore: Condaghes
anno edizione: 2022
pagine: 280
Scrittura nuragica? Storia, problemi e considerazioni
Francesco Masia
Libro: Libro rilegato
editore: Condaghes
anno edizione: 2018
Da quattro anni è stata comunicata la datazione alla termoluminescenza della navicella di Teti, nuragica e con dodici segni alfabetici (tra i quali il pugnaletto "sardo" a elsa gammata) incisi tra IX e VIII secolo a.C. Per illuminarne l'importanza, l'autore, semplice cultore della materia, ha avvertito necessario proporre questo saggio, preoccupandosi di presentarlo ai lettori con l'avallo di una voce dell'archeologia (grazie alla dottoressa Caterina Bittichesu). Sono ricapitolati gli elementi in favore di un uso della scrittura in Sardegna sin dal nuragico e le resistenze alla considerazione dei reperti proposti, quando estendere le indagini scientifiche potrebbe portare a titoli senza punti interrogativi. Si guarda soprattutto ai reperti con scrittura alfabetica, limitandosi a considerarla indecifrata come altre coeve nel Mediterraneo (alle quali sembra ormai comparabile anche per l'estensione del corpus). Seguono considerazioni e domande rivolte, con il conforto dell'antropologo Fiorenzo Caterini, in particolare ai nostri intellettuali. "Scrittura nuragica?" Andiamo a vedere.
Gigantes de Perdas. I nuraghi: templi della luce
Alessandro Atzeni, Sandro Garau, Tonino Mura
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Condaghes
anno edizione: 2016
pagine: 304
Gherreris: dai bronzetti alle statue di Mont'e Prama
Alessandro Atzeni
Libro: Libro rilegato
editore: Condaghes
anno edizione: 2016
pagine: 208
Antiquitates ex agro ad Sextum lapidem. Vent'anni di studi e ricerche sul territorio di Sestu con l’Associazione archeologica «Sextum»
Antonello Greco
Libro: Libro rilegato
editore: Condaghes
anno edizione: 2016
pagine: 128
Forme e caratteri della presenza bizantina nel Mediterraneo occidentale. La Sardegna (secoli VI-XI)
Salvatore Cosentino, Filippo Burgarella, Walter E. Kaegi
Libro: Libro rilegato
editore: Condaghes
anno edizione: 2012
pagine: 256
I dolmen, le tombe di giganti e i nuraghi della Sardegna. Ediz. italiana e inglese
Duncan MacKenzie
Libro: Libro rilegato
editore: Condaghes
anno edizione: 2012
pagine: 128
Sa'ena. Sardegna preistorica: dagli antropomorfi ai telamoni di Monte Prama
Franco Laner
Libro: Libro rilegato
editore: Condaghes
anno edizione: 2011
pagine: 192
"...Sono passati dieci anni dalla prima edizione di "Accabadora, tecnologia delle costruzioni nuragiche". Era appunto il 1999. Allora ho alzato la voce, forse per farmi sentire. Pensavo di avere molte cose importanti da dire: gesto di presunzione. Ora con umiltà, ma con maggior consapevolezza, cerco di raccogliere da quella che credevo fosse una sorgente abbondante, un modesto rigagnolo, una vena d´acqua, sa ´ena, poca, ma spero capace di dissetare... Gli otto capitoli del libro trattano argomenti diversi. Sono uniti dal fatto che tutti si riferiscono al periodo nuragico ed hanno in comune l´approccio con strumenti di una disciplina - la tecnologia dell´architettura - spuria rispetto all´archeologia, ma capace di inferenze complementari e sinergiche. Il fine ultimo, al di là delle polemiche, critiche e provocazioni, è il desiderio di contribuire alla conoscenza e quindi valorizzazione del cospicuo patrimonio archeologico sardo, risorsa che deve essere sfruttata non solo sul piano culturale e scientifico, ma anche e soprattutto su quello economico."
Pozzi sacri. Architetture preistoriche per il culto delle acque in Sardegna
Massimo Rassu
Libro: Libro rilegato
editore: Condaghes
anno edizione: 2016
pagine: 208
L'isola sacra. Ipotesi sull'utilizzo cultuale dei nuraghi
Augusto Mulas
Libro: Libro rilegato
editore: Condaghes
anno edizione: 2012
pagine: 256
Possiamo ancora parlare dei nuraghi come roccaforti erette dalle bellicose popolazioni della Sardegna preistorica? Oppure è giunto il momento di dare un'interpretazione diversa dell'utilizzo cui erano destinate queste costruzioni megalitiche? L'enorme quantità di informazioni e di dati scaturiti negli ultimi decenni da ricerche archeologiche sempre più puntuali, condotte per la gran parte da addetti ai lavori, ma anche da validi ricercatori indipendenti, hanno provocato un laceramento nel paradigma che definisce il nuraghe come una "fortezza". La sempre più frequente restituzione di contesti cultuali dall'interno e dall'esterno della struttura nuraghe ha indotto l'autore verso l'analisi sistematica di tali risultati, inducendolo alla conclusione che il motivo fondante che spinse l'uomo nuragico a progettare e innalzare migliaia di strutture in tutta l'isola vada ricercato nell'ambito del sacro. Ne scaturisce un'ipotesi di utilizzo più orientata verso la sfera religiosa, cultuale e rituale anziché militare. Inoltre, è riportata la recente rivelazione che presuppone la disposizione territoriale del "Santu Antine" di Torralba e dei nuraghi a esso limitrofi, distribuiti rispettando la posizione delle sette stelle principali dell'ammasso delle Pleiadi.