Compagnia Editoriale Aliberti: Biografie
Non c'era il tempo per sognare. Storia di un imprenditore italiano: Pierluigi Negri
Andrea Villani
Libro: Libro in brossura
editore: Compagnia Editoriale Aliberti
anno edizione: 2025
pagine: 96
La vicenda imprenditoriale e umana di Pierluigi Negri: una storia esemplare delle generazioni che hanno attraversato il dopoguerra emiliano e italiano. Un padre e una madre che lavoravano con caparbietà, anche la notte, per mettere insieme il pranzo e la cena per tutti. L’infanzia in una grande cascina a Cadeo, nel Piacentino, come le famiglie narrate da Bernardo Bertolucci in Novecento. Il ragazzino piastrellista che riusciva a fare diversi lavori contemporaneamente e non si fermava mai; che, divenuto piccolo artigiano negli anni del boom, “inventa” qualcosa capace di aumentare la produzione delle sue piastrelle; che accetta il rischio degli investimenti con lo sguardo sempre proiettato al futuro e una fiducia innata in sé stesso, diventa un imprenditore più che affermato, con un patrimonio composto da una società immobiliare, una alberghiera e una commerciale. Infine, corona il suo sogno di ragazzo. Comprare il Grand Hotel di Salsomaggiore, ristrutturarlo da cima a fondo e farne un’eccellenza dell’accoglienza turistica. Inaugurato il 28 luglio del 2017, il Grand Hotel è stato definito “uno dei più begli hotel d’Italia” e probabilmente il più completo. Una vera perla. La testimonianza che i sogni di una vita – se si ha talento, ma soprattutto tenacia e volontà – si possono realizzare.
Elogio dell'accoglienza
Arrigo Cipriani
Libro: Libro in brossura
editore: Compagnia Editoriale Aliberti
anno edizione: 2017
pagine: 103
Questo libro è un manifesto. Un manifesto elegante, come nello stile del suo autore, Arrigo Cipriani. Ma non per questo meno battagliero di come un manifesto deve essere. Cipriani è uno degli italiani più conosciuti nel mondo. Non è solo il 'patron dell'Harry's Bar di Venezia, ma un vero ambasciatore dell'accoglienza Italian Style ai quattro angoli del pianeta, con le sue 27 attività aperte in sessantanni di lavoro (negli ultimi tempi affiancato dal figlio Giuseppe) e i suoi 3000 e più collaboratori. Il messaggio di questo manifesto è chiaro. Il turismo - che in Italia vale non meno di 70 miliardi di euro l'anno e che rappresenta con il suo indotto quasi il 12% dell'intero PIL — è accoglienza. Non sfruttamento del cliente, come troppo spesso facciamo nel nostro Paese. «Per sessant'anni l'attività principale del mio lavoro è stata la ristorazione» esordisce Cipriani nel suo libro. «Un'attività essenzialmente di servizio. Tratterò l'argomento servizio legato al turismo inteso come offerta e non come fruizione di un terzo». L'accoglienza è un talento, una virtù, oltre che una cultura. Un talento che noi italiani storicamente possedevamo in misura maggiore rispetto a qualsiasi altro Paese del mondo, e che progressivamente abbiamo smarrito. Questo è l'ammonimento di Arrigo Cipriani, che resta fedele a poche fondamentali regole. La prima, quella di mettere al centro il cliente. Vuol dire trattarlo, più che come semplice turista (parola ormai ambigua e a rischio di negative declinazioni) come ospite. Rispetto, quindi, prima di tutto, e cura dell'ospite che arriva sul nostro territorio. Tradotto in termini pratici, significa proporre un servizio, in qualsiasi situazione o luogo, che sia professionale da una parte, ma non privo di calore umano. Questo assunto fondamentale riguarda tutto il Belpaese, da nord a sud. E prima di tutto Venezia, che con i mali e le degenerazioni del turismo di massa si sta confrontando da decenni ed è ormai giunta al redde rationem finale.