Cisalpino: Acta et studia
Scritti giuridici. Volume Vol. 1
Gaetano Scherillo
Libro
editore: Cisalpino
anno edizione: 1992
pagine: 380
Atti del Seminario sulla problematica contrattuale in diritto romano (Milano, 7-9 aprile 1987). Volume Vol. 2
Libro
editore: Cisalpino
anno edizione: 1990
pagine: 349
Studi in onore di Aldo Biscardi. Volume Vol. 4
Libro
editore: Cisalpino
anno edizione: 1983
pagine: 733
Studi in onore di Arnaldo Biscardi. Volume Vol. 1
Libro
editore: Cisalpino
anno edizione: 1982
pagine: 452
Studi in onore di Arnaldo Biscardi. Volume Vol. 2
Libro
editore: Cisalpino
anno edizione: 1982
pagine: 578
Studi in onore di Arnaldo Biscardi. Volume Vol. 3
Libro
editore: Cisalpino
anno edizione: 1982
pagine: 573
Civitas et conubium. Integrazione degli stranieri e politica militare nell'Impero romano
Darjn Costa
Libro: Libro in brossura
editore: Cisalpino
anno edizione: 2019
pagine: 372
Nell'Impero romano la convivenza forzata di culture diverse, la concessione della cittadinanza (civitas) alla fine del servizio e il riconoscimento delle unioni di fatto (conubium) dei milites furono strumenti di integrazione sostanziale, che per secoli contribuirono alla sicurezza e alla prosperità. Tali privilegi concessi agli stranieri - elargiti almeno sino al II sec d.C. - furono particolarmente graditi, anche perché consentivano la legittimazione dei figli. Nella Roma antica, infatti, l'esercito era un prezioso strumento di assimilazione dei sudditi provinciali e degli immigrati. Dopo che l'impero divenne multietnico nel 27 a.C., il controllo delle truppe, di origine prevalentemente non romana, fu fondamentale non solo contro i nemici esterni ma anche per mantenere l'ordine all'interno dei confini. Il libro analizza questo peculiare aspetto della politica militare romana, alla luce della documentazione disponibile (in particolare, i testi legislativi e i diplomata militari) e fornisce anche una breve analisi di alcune esperienze moderne d'integrazione degli stranieri attraverso lo svolgimento del servizio militare. L'Autore riesce così a render conto dell'attuale inclinazione a proporre suggestivi parallelismi - non sempre corretti - tra l'Occidente contemporaneo e l'antica Roma, in particolare per quanto riguarda la "grande strategia", il rapporto con gli immigrati e il "decline and fall" dell'Impero.
La «cristiana impresa». L'Europa di fronte all'Impero Ottomano all'alba del XVII secolo
Simona Negruzzo
Libro: Libro in brossura
editore: Cisalpino
anno edizione: 2019
pagine: 480
La "Relatione dell'Imperio Turchesco", conservata in un manoscritto finora inedito, riporta le attente osservazioni di Domenico Bisanti, un frate domenicano di origine balcanica che visse a Costantinopoli a inizio Seicento. Rientrato in Italia, Bisanti faceva rapporto di quanto osservato come un agente segreto, con partecipazione e competenza. Il suo dossier sollecitava a riunire i principi cristiani sotto la guida di Spagna e Papato per dar vita a una crociata moderna (la «cristiana impresa») e sbaragliare definitivamente l'esercito ottomano. Questo volume cerca di comprendere perché nella modernità si auspicasse una crociata dalle corti d'Europa. Inoltre, ricostruisce le complesse vicende belliche tra XVI e XVII secolo (quando i sultani risalirono lungo la Penisola Balcanica verso il cuore dell'Europa) ma, soprattutto, descrive le origini del confronto tra Europa cristiana e Impero ottomano e svela le reali motivazioni della contesa tra Occidente e Oriente, già allora più politica che religiosa, più militare che dottrinale. Rispetto alla complessiva descrizione storica, le parole di Bisanti offrono il riflesso diretto della sensibilità religiosa del tempo e fanno luce sulle dinamiche di informazione e controinformazione proprie di un Paese considerato dall'opinione pubblica europea ostile, chiuso e di difficile comprensione. Un tema, questo, ancora oggi attuale. Completano il volume la trascrizione integrale della "Relatione" di Bisanti, un dizionario dei luoghi, ampi indici delle fonti, della bibliografia, dei nomi e dei luoghi.
Integrazione e alterità. Incontri/scontri di culture nel mondo antico
Daniele Foraboschi, Silvia Bussi
Libro: Libro in brossura
editore: Cisalpino
anno edizione: 2013
pagine: 344
Il problema dell'identità di individui, gruppi e nazioni sembra all'ordine del giorno dei dibattiti attuali: mentre identità regionali come la Padania si costruiscono attraverso recenti invenzioni della tradizione, dall'altra parte si vuole costruire un'identità politico-culturale comune a tutta l'Europa. Non sono dissimili le contraddizioni antiche. I Greci si sentivano membri di un'unica cultura superiore e nello stesso tempo si combattevano tra loro in modo distruttivo. Le culture degli altri venivano disprezzate o sottovalutate. Più aperto fu l'atteggiamento dei Romani che costruirono con la guerra un impero immenso ma, come scrisse Gramsci, "democratico": gli schiavi venivano liberati, i nemici debellati divenivano cittadini romani e persino senatori, attraverso una mobilità sociale senza paragone prima della rivoluzione industriale. Nasce così un impero la cui durata non ha pari nella storia universale e la cui fase finale nel tardoantico non è certo espressione di decadenza, ma di una cultura nuova e affascinante.

