Ciranna & Ferrara: Traduzioni interlineari dal greco

Afrodite, offesa per la poca devozione di Ippolito, figlio di Teseo, devoto unicamente ad Artemide, fa innamorare di lui la matrigna Fedra. La nutrice confida ad Ippolito la causa della disperazione di Fedra e il giovane, indignato, si scaglia, imprecando, contro la matrigna che si uccide, ma prepara la sua vendetta: in una lettera destinata a Teseo accusa il figliastro di averla violata. Il re maledice Ippolito che viene travolto dai suoi cavalli imbizzarriti per l'apparizione di un mostro marino inviato da Poseidone. Il giovane, difeso da Artemide stessa davanti a Teseo, muore dopo essersi riconciliato con il padre.

Giasone per sposare la figlia di Creonte, re di Corinto, ha abbandonato Medea, la maga che lo ha aiutato a conquistare il vello d'oro e che gli ha dato due figli. Medea, dopo un colloquio con Giasone, decide lo sterminio della rivale e dei propri figli. Manda in dono vesti intrise di veleno alla figlia del re che muore tra atroci sofferenze. Giasone accorre presso i figli, ma davanti ai suoi occhi appare Medea su un carro alato con i cadaveri dei bambini appena uccisi. Li porterà al santuario di Hera per seppellirli lontano da Giasone e dalla vendetta dei Corinzi.

Dioniso vuole diffondere in Grecia il suo culto, a cominciare da Tebe. Qui il vecchio re Cadmo ha chiamato a succedergli il nipote Penteo, figlio di sua figlia Agave. Dioniso per punire Agave e le donne della città della loro poca fede nella sua divinità, le ha invasate. Anche Cadmo e Tiresia sono invasati. Dioniso si presenta in città come un mago. Penteo cerca di far arrestare il falso mago, ma ormai è anch'egli completamente soggiogato e viene convinto ad andare sul monte Citerone a spiare i riti delle baccanti, travestito da baccante. Lì Agave e le donne lo fanno a pezzi credendolo un leone. Cadmo riporta Agave alla coscienza e così la donna scopre di portare come trofeo la testa del figlio. La vendetta del dio è compiuta.

L'indovino Calcante indica ad Agamennone come unica possibilità di vittoria, il sacrificio della figlia Ifigenia. Agamennone, fingendo di volerla dare sposa ad Achille, la fa giungere al campo con la madre Clitennestra. Giunte, le donne scoprono l'inganno, ma la giovane decide di sacrificarsi per impedire una lotta fratricida tra Achille, pronto a difenderla, e Odisseo. Clitennestra attende in lacrime l'annuncio della morte della figlia, ma un araldo le dice che Artemide l'ha sostituita sull'altare ad una cerva e l'ha rapita.