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CEDAM: Diritto tributario d'impresa

L’impresa minore nell’ordinamento tributario

L’impresa minore nell’ordinamento tributario

Pier Luca Cardella

Libro: Libro in brossura

editore: CEDAM

anno edizione: 2024

pagine: 248

30,00

Il baratto amministrativo nella prospettiva dell'attuazione del tributo
35,00

Aiuti di stato in materia tributaria ed economia sociale di mercato europea

Aiuti di stato in materia tributaria ed economia sociale di mercato europea

Claudia Fava

Libro: Libro in brossura

editore: CEDAM

anno edizione: 2024

pagine: 240

L'adesione all'Unione europea ha determinato l'evoluzione dei sistemi giuridici dei Paesi membri, dando luogo ad una sorta di europeizzazione del diritto da cui è scaturita la diffusione di una cultura giuridica che travalica i confini nazionali, con la conseguente affermazione del pluralismo delle fonti positive del diritto e di prassi giuridiche. L'assoggettamento delle azioni dei cittadini, oltre che alla legislazione interna, alle disposizioni dei Trattati, pone molte questioni in ordine al ruolo attribuito a quest'ultimi nei processi decisionali. In questo contesto si colloca la disciplina del divieto di aiuti di Stato in materia fiscale, che assurge al ruolo di riferimento generale per valutare la compatibilità, con il diritto europeo, dei vari interventi normativi degli Stati aderenti. Invero, il processo di integrazione europea ha provocato, in materia tributaria, il progressivo adattamento degli obiettivi nazionali a paradigmi giuridici funzionali all'attuazione del diritto unionale. Obiettivo del presente lavoro è quello di riflettere sugli effetti della politica economica europea, al fine di comprendere se e come la leva degli aiuti di Stato in materia fiscale abbia inciso sulle prerogative nazionali e sulla transizione verso un'economia sociale di mercato.
25,00

Il principio di inerenza nel reddito d’impresa. Dalla teoria generale al diritto positivo

Il principio di inerenza nel reddito d’impresa. Dalla teoria generale al diritto positivo

Ottavio Nocerino

Libro: Libro in brossura

editore: CEDAM

anno edizione: 2022

pagine: 316

La seconda edizione del volume nasce dall'esigenza di riprendere le riflessioni del lavoro pubblicato nel 2020 apportando alcune integrazioni alla struttura del testo, anche alla luce dei pronunciamenti giurisprudenziali registrati nel corso degli ultimi anni. Il lavoro fornisce un inquadramento teorico sistematico nell'intendimento di valorizzare la portata generale del principio dell'inerenza che esprime l'immanente esigenza da parte dell'ordinamento giuridico a che le regole astrattamente previste dalla disciplina positiva producano i loro effetti unicamente in concomitanza con circostanze giuridicamente rilevanti, ossia rispondenti allo schema del fatto giuridico legislativamente delineato. Così delineato, il principio di inerenza si disvela in tutta la sua estensione sistematica esprimendo un principio in grado di informare di sé non solo la complessiva materia tributaria, bensì l'intero ordinamento giuridico. L'analisi della disciplina positiva regolante la definizione e la quantificazione del reddito d'impresa consente di individuare il fatto giuridicamente rilevante, in grado di giustificare la compresenza nel computo del risultato fiscalmente significativo di elementi a prima vista eterogenei (ricavi, costi, plusvalenze, minusvalenze, sopravvenienze attive e passive, gratuità ecc.), nella gestione del complesso degli elementi patrimoniali fiscalmente ascrivibili all'attività imprenditoriale protesa ad accrescere il valore di ciascun singolo bene ad essa relativo. Viene infine esaminato il nuovo corso giurisprudenziale riguardante i rapporti intercorrenti tra il giudizio di antieconomicità e quello di inerenza evidenziando i persistenti profili di criticità del più recente orientamento della Cassazione.
32,00

Patologia negoziale e imposizione tributaria

Patologia negoziale e imposizione tributaria

Gabriele Giusti

Libro: Libro in brossura

editore: CEDAM

anno edizione: 2022

pagine: 348

Il lavoro indaga l'invalidità negoziale nella dimensione sostanziale del prelievo, con l'obiettivo di reimpostare i rapporti tra autonomia privata e diritto tributario. La riflessione prende avvio rilevando le difficoltà della tradizionale prospettiva di indagine del tema, incentrata sull'analisi dei rapporti tra libertà negoziale e prelievo fiscale nell'ottica dell'elusione tributaria, arrivando a proporre un approccio diverso, fondato sull'analisi dei riflessi dell'invalidità del contratto nel fenomeno fiscale. Per essa si propone l'adesione ad una ricostruzione "funzionale" anziché "strutturale", che ammette una graduazione dei relativi effetti per superare la tradizionale equivalenza tra negozio nullo e inefficacia assoluta. Passando all'esame dei suoi riflessi nel diritto tributario, si ipotizza che l'inefficacia degli atti invalidi si possa qui apprezzare secondo modelli differenti da quelli che operano nel diritto civile, potendosi così giustificare le norme tributarie (quali ad esempio, in materia di imposta di registro, l'art. 38 del T.U. n. 131/1986) che ne predicano l'irrilevanza. Il percorso prosegue con l'esame delle ipotesi di patologia contrattuale introdotte dal legislatore come "rimedio" per la violazione delle norme impositive, per poi concludersi, dopo aver indagato i riflessi fiscali della simulazione, con il ritorno al tema dell'elusione e dell'abuso del diritto, auspicandosi un uso misurato dei relativi strumenti di contrasto, anche per le limitazioni che essi pongono alla libera espressione dell'autonomia negoziale.
38,00

L'imposta sui servizi digitali

L'imposta sui servizi digitali

Libro: Libro in brossura

editore: CEDAM

anno edizione: 2022

pagine: 392

L’imposta sui servizi digitali è la risposta dell’ordinamento nazionale a una serie di “crisi”: quella dei principi su cui si fonda il sistema delle convenzioni internazionali determinato dallo Stateless income, quella determinata dall’insorgere di un disallineamento di interessi fra gli Stati circa l’an e il quomodo, della reazione a questi fenomeni, quello della crisi della sovranità degli Stati. Questa risposta si fonda su una soluzione innovativa: l’assunzione a presupposto del tributo dei “dati” nelle molteplici forme in cui essi rilevano come autonomo oggetto di controllo, scambio e impiego nell’ambito di forme d’impresa cc.dd. data enabled. Lo studio dell’imposta sui servizi digitali consente di acquisire consapevolezza sia dei problemi che ne costituiscono la giustificazione di fondo, sia delle molteplici questioni tecniche e giuridiche sono implicate da un’imposta sui “dati”. Gli autori che hanno collaborato a questo volume offrono un quadro probabilmente esaustivo dei temi sul tappeto che spaziano dai problemi di diritto internazionale e unionale, al diritto dei mercati finanziari; dal diritto della proprietà intellettuale, al diritto pubblico dell’economia; dal diritto internazionale tributario, ai vari settori dell’ordinamento tributario nazionale tanto “formale” (accertamento, sanzioni, ecc.), quanto “sostanziale” (IVA e imposte dirette). Ed anche se dovesse realmente avverarsi la preconizzata abrogazione dell’imposta, lo studio non dovrebbe rivelarsi un esercizio sterile non essendo ipotizzabile che si possa assistere a un declino della centralità dei “dati”, come elemento discriminante della diversa condizione sociale dei membri della collettività e, quindi, come nuovo “indice” di capacità contributiva.
42,00

I disallineamenti da ibridi

I disallineamenti da ibridi

Libro: Libro in brossura

editore: CEDAM

anno edizione: 2021

Il fenomeno dei disallineamenti da ibridi cross-border riguarda il sistema di imposizione sul reddito coinvolgendo chiunque produca reddito d’impresa quale che sia la forma, individuale o collettiva. Si tratta di un fenomeno complesso che consiste nello sfruttare le differenze di qualificazione giuridica degli strumenti finanziari o delle entità, incluse le stabili organizzazioni, presenti nelle diverse giurisdizioni, provocando una riduzione della base imponibile nel mercato interno che può derivare da una deduzione di componenti negativi di reddito cui non corrisponde una inclusione nella base imponibile del “beneficiario” o da una doppia deduzione dello stesso componente negativo di reddito in due diverse giurisdizioni. La disciplina anti-ibridi domestica (D.Lgs. n. 142 del 2018) ha natura antielusiva e attua la normativa unionale (direttiva c.d. ATAD 1 siccome integrata dalla direttiva c.d. ATAD 2) che, a sua volta, rinvia al patrimonio interpretativo del Final Report dell’Action 2, ricco di esemplificazioni e di chiarimenti. E proprio in conseguenza di tale rinvio l’innesco della reazione antielusiva va ricercato, più che in principi generali, in una congerie di casi e sottocasi difficilmente gestibili. Di qui l’idea del presente volume che è, quindi, volto a fornire al lettore le coordinate per muoversi all’interno dell’apparato normativo domestico attuativo della disciplina unionale anti-ibridi e delle previsioni di soft law di tipo casistico, non senza trascurare la genesi della disciplina e la sua evoluzione sino alla attuale conformazione.
66,00

Contributo allo studio degli interessi passivi e dei soggetti c.d. finanziari nell’Ires

Contributo allo studio degli interessi passivi e dei soggetti c.d. finanziari nell’Ires

Paolo Arginelli

Libro: Libro in brossura

editore: CEDAM

anno edizione: 2020

Descrizione Il D.Lgs. 142/2018, ha introdotto nell’ordinamento tributario italiano la nuova disciplina di deducibilità degli interessi passivi per i soggetti IRES commerciali. Contestualmente, il decreto ha inserito nel TUIR il nuovo articolo 162-bis, il quale definisce le espressioni “intermediari finanziari”, “società di partecipazione finanziaria” e “società di partecipazione non finanziaria e assimilati”, strumentali all’applicazione di una pluralità di norme tributarie ai c.d. soggetti finanziari. Con tali interventi il D.Lgs. 142/2018 ha innovato e finalmente sistematizzato due materie strettamente correlate – il regime di deducibilità degli interessi passivi per i soggetti IRES commerciali e la disciplina tributaria dei soggetti finanziari – che hanno subito una magmatica evoluzione nel corso degli ultimi quindici anni. Il volume si prefigge di analizzare criticamente, in una prospettiva evolutiva, le disposizioni che vanno a comporre l’ordito normativo di tali nuove discipline, allo scopo di fornire spunti interpretativi e di sistematizzazione utili alla ricostruzione ermeneutica delle stesse. Nel primo capitolo, si ripercorre l’evoluzione storica della disciplina relativa alla deducibilità degli interessi passivi dal reddito di impresa. Il secondo ed il terzo capitolo svolgono, rispettivamente, un’analisi critica della nuova disciplina di deducibilità degli interessi passivi e un’indagine attorno alle principali questioni ermeneutiche connesse alle definizioni recate dall’articolo 162-bis del TUIR. Infine, il quarto capitolo si sofferma sulle ricadute, in termini di legittimità costituzionale ed europea, delle nuove norme.
40,00

Il contraddittorio nel processo tributario

Il contraddittorio nel processo tributario

Luca Sabbi

Libro: Libro in brossura

editore: CEDAM

anno edizione: 2020

pagine: 340

Questo lavoro affronta lo studio del principio del contraddittorio processuale quale indefettibile componente di un giusto processo tributario. Questo principio, poco approfondito nell'ambito processuale, ha da alcuni anni recuperato attenzione più che altro nella sua applicazione al procedimento amministrativo-tributario, anche grazie alla giurisprudenza della Corte di Giustizia dell'Unione Europea. La ricerca condotta delinea le non irrilevanti differenze strutturali tra il contraddittorio vero e proprio della fase processuale e quello c.d. endoprocedimentale, evidenziando la funzione e le criticità che caratterizzano o dovrebbero caratterizzare quest'ultimo. Muovendo dall'analisi della due process of law clause - dalle sue origini negli ordinamenti inglese e statunitense - per giungere a una comparazione con la sua trasposizione nell'art. 111 della Costituzione, si è cercato di comprendere se il contraddittorio previsto dall'art. 111, comma 2, della Costituzione sia applicabile a tutti i processi, incluso quello tributario, e se, in caso affermativo, il processo tributario sia conforme a tale disposizione. In particolare, si è analizzato se i limiti probatori, in primis il divieto di prova testimoniale, siano compatibili con le garanzie di un giusto processo tributario e con l'attuazione di un contraddittorio pieno ed effettivo e, in caso negativo, quali potrebbero essere le soluzioni e gli interventi legislativi necessari.
35,00

La prevalenza della sostanza sulla forma nel diritto tributario

La prevalenza della sostanza sulla forma nel diritto tributario

Francesco Montanari

Libro: Libro in brossura

editore: CEDAM

anno edizione: 2019

pagine: XXIX-468

"La prevalenza della sostanza sulla forma nel diritto tributario" affronta la tematica partendo da una considerazione di fondo: che, da molto tempo, viene attribuita una "patente di verità" a tutto ciò che è sostanza ed una connotazione marcatamente negativa a tutto ciò che è forma. In via preliminare, quindi, si cercherà di comprendere se la prevalenza della sostanza sulla forma sia davvero annoverabile tra i principi generali dell'ordinamento tributario (o se, invece, rappresenti solamente lo strumento per l'affermazione di altri principi e valori) e, ad un successivo livello di analisi, a quale sostanza occorra fare riferimento. La parte centrale del lavoro — il quale, giova precisarlo, adotta un approccio sostanzialistico — è incentrata sull'analisi dei rapporti tra la prevalenza della sostanza sulla forma e l'art. 53 Cost. al quale la Suprema Corte, dopo le note sentenze gemelle del 2008 in materia di abuso del diritto, ha attribuito una diretta precettività. Si analizzeranno, quindi, le implicazioni di tale nuovo ruolo assunto dal principio di capacità contributiva, declinato in termini di effettività, e di come tale principio debba essere interpretato e valorizzato in chiave "biunivoca", sia nell'ambito delle patologie, sia in quello dell'attuazione fisiologica del tributo.
50,00

Dal controllo fiscale sul dichiarato al confronto preventivo sull’imponibile

Dal controllo fiscale sul dichiarato al confronto preventivo sull’imponibile

Daniela Conte

Libro: Libro in brossura

editore: CEDAM

anno edizione: 2018

pagine: 244

Questo lavoro vuole essere una riflessione sull’evoluzione del rapporto tra Fisco e contribuente e sul nuovo ruolo assunto dall’accertamento tributario in un momento storico in cui i diversi istituti di promozione della compliance recentemente introdotti nel nostro ordinamento suggeriscono il passaggio dal controllo ex post sul dichiarato al confronto ex ante sull’imponibile. La riforma del sistema degli interpelli, l’introduzione degli accordi preventivi per le imprese con attività internazionale (in sostituzione del precedente ruling internazionale) e dell’interpello sui nuovi investimenti e, ancor più, la previsione dell’adempimento collaborativo per le imprese di maggiori dimensioni delineano un nuovo modello relazionale tra Fisco e contribuente basato sul dialogo preventivo e finalizzato a definire in contraddittorio le questioni interpretative sull’imponibile prima ancora che questo venga dichiarato. Si tratta di una evoluzione che risponderebbe, negli auspici, a una duplice esigenza: garantire certezza al contribuente sui comportamenti da tenere per non incorrere in violazioni delle norme e dei principi in materia tributaria e favorire l’emersione spontanea delle basi imponibili, consentendo di indirizzare le limitate risorse dell’Amministrazione finanziaria sui contribuenti non compliant. Ma è anche un percorso ad ostacoli e diversi sono i profili di criticità, esaminati in questo lavoro, che rischiano di mettere in discussione l’efficacia delle nuove forme di partecipazione del contribuente all’adempimento dell’obbligo tributario.
26,00

Attuazione amministrativa del tributo nel diritto dell'integrazione europea

Attuazione amministrativa del tributo nel diritto dell'integrazione europea

Fabio Saponaro

Libro: Libro in brossura

editore: CEDAM

anno edizione: 2017

L’opera è il risultato di una ricerca condotta sul tema dell’attuazione amministrativa del tributo nel più ampio contesto del processo di integrazione europea. Si esaminano, in un’ottica transnazionale, i diversi soggetti coinvolti, a vario titolo e su più livelli di governo, nei differenti schemi di realizzazione dei tributi armonizzati e non armonizzati nella loro dimensione dinamica. Attraverso il metodo giuridico, si svolge un’indagine sui ruoli e sui compiti rispettivamente assegnati a tali soggetti in una dimensione globale e sistematica, al fine di poter analizzare le relazioni e le forme di cooperazione che si sono instaurate tra essi nel corso del tempo, fino a giungere alla graduale convergenza funzionale delle rispettive azioni in un ideale “Spazio amministrativo-tributario europeo”, attraverso cui perseguire la realizzazione di scopi di carattere generale o comune dell’Unione europea.
45,00

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