Castelvecchi: Irruzioni
Dante, nostro contemporaneo. Perché leggere ancora la «Commedia»
Marco Grimaldi
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2017
pagine: 44
Le ragioni della fortuna della “Commedia” stanno tanto nella forma (nella straordinaria forma del testo, nella lingua che è ancora la nostra lingua, nella complessità del racconto e dei personaggi, nel mondo possibile che Dante ha creato), quanto nel contenuto, nel messaggio che Dante ci trasmette. Che non è solo il messaggio di un cristiano con delle certezze in un mondo senza più certezze di un uomo di fede in un'epoca senza fede; è un messaggio che riusciamo ad ascoltare anche senza fede, anche senza certezze, perché la credenza nell'esistenza di Dio, dell'anima e del libero arbitrio sembri corrispondere a delle funzioni basilari emerse a un certo punto dell'evoluzione umana e non ancora scomparse, funzioni sulle quali anche la “Commedia” si fonda e sulle quali si regge il nostro mondo morale.
Dante e le stelle
Piero Boitani
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2017
pagine: 48
«E '1 sol montava 'n sù con quelle stelle...». Attraversando i cieli di Dante e incontrando le intelligenze angeliche, Piero Boitani offre un'interpretazione suggestiva e originale dell'armonia delle sfere, dei moti dei corpi celesti e della musica che risuona nei canti del Paradiso della Divina Commedia. Protagoniste di questa escursione critica sono le stelle, che hanno ispirato scrittori e poeti sin dai tempi di Omero e che si presentano già dai primi versi dell'opera dantesca. Il testo di Boitani ci offre un ritratto di Dante regista straordinario e astronauta ante litteram, capace di far sognare il lettore contemporaneo con incomparabili descrizioni del firmamento.
La memoria autobiografica
Ágnes Heller
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2017
pagine: 44
In pagine dense e vibranti una delle più famose filosofe del XX secolo si confronta con la complessa dinamica dell'identità, riflettendo sulle questioni che le gravitano attorno: il riconoscimento dell'altro, il posto dell'individuo e la sua funzione sociale, il racconto autobiografico del singolo soggetto fra ricordo e amnesia, memoria volontaria e involontaria, finzione e verità. Siamo quel che ricordiamo? Siamo ciò che gli altri narrano di noi? Cosa assicura la nostra identità? Il nostro nome? Il nostro corpo? Tutti noi siamo avvolti da narrazioni autobiografiche, interpretazioni nostre o altrui, sempre diverse. Àgnes Heller attraversa la complessità di questo universo soggettivo, offrendoci suggestioni preziose per ripensare la storia della nostra identità: personale, sociale e politica.
Nero video. La mortalità dell'immagine
Bill Viola
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2016
pagine: 48
Bill Viola è uno dei massimi esponenti della videoarte. Le sue creazioni impiegano le tecnologie multimediali più innovative per esplorare i fenomeni della percezione sensoriale; la fissità ieratica delle antiche icone e i procedimenti della cinematografia moderna si fondono in un dispositivo complesso per la conoscenza di sé, nel quale confluiscono suggestioni visuali e sonore. Pubblicato per la prima volta nel 1990, come contributo a una silloge di scritti sulla videoarte, "Nero video. La mortalità dell'immagine" è un testo emblematico della poetica di Viola, in cui si intrecciano tecnica, misticismo e filosofia, ricerca estetica e ricerca interiore, in un percorso evocativo dove l'immagine nel suo continuo trasformarsi diventa mezzo di un mutamento profondo dell'essere.