Castelvecchi: Correnti
I sette stadi della filosofia. Il gioco della vita e del pensiero
Pascal Chabot
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2020
pagine: 92
Perché la filosofia? Cosa cercare in questa disciplina? Quale impatto può sortire sull’esistenza di quante o quanti la praticano? Questo libro affascinante, cesellato, originale, ci immerge nella grande avventura del pensiero filosofico e ne attraversa la storia in modo limpido e avvincente, andando alla ricerca delle sue funzioni principali. Chiarire, liberare, conoscersi, trasmettere, prospettare, trasformare e gioire: ecco le sette operazioni filosofiche che per Chabot sono le più importanti, i sette stadi di quegli strani giochi in cui si confrontano e si rivelano la vita e la teoria.
Il male radicale. Genocidio, Olocausto e terrore totalitario
Ágnes Heller
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2019
pagine: 89
«Il male radicale ha celebrato la sua più grande vittoria nel Ventesimo secolo». Nei saggi raccolti in questo volume Agnes Heller analizza il tema dal punto di vista storico e letterario e offre una profonda riflessione sul paradossale rapporto fra Olocausto e modernità. Il mondo moderno ha infatti fornito al male le condizioni necessarie alla sua estensione planetaria. L'ideologia, le nuove tecnologie e il pensiero strumentale hanno reso lo sterminio di massa una questione di efficienza e freddo calcolo. Allo stesso tempo però, la modernità ci ha consegnato anche l'antidoto a tutto questo: le idee di tolleranza, libertà e uguaglianza, e i diritti umani, la cui difesa può impedire al male di vincere ancora. Introduzione di Marco Carassai.
Dopo il progresso. Si può ancora credere al nostro mito più concreto?
Pascal Chabot
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2019
pagine: 95
Il progresso non ha senso in sé: spetta all'umanità dotarlo di valore, a ciascun individuo il compito di interrogarsi sul suo significato. Da qui parte la riflessione di Pascal Chabot: l'eccessiva fiducia nel progresso è stata denunciata come un'utopia pericolosa, ma le criticità dell'evoluzione della tecnica non possono dare luogo a una condanna definitiva, soprattutto se emessa da chi ne trae benefici ogni giorno. Per rispondere a questa complessità, l'autore propone un approccio filosofico serrato, interpella Bacone, Bergson, Simondon, e tramite la singolare percezione di grandi scrittori — come Defoe, Baudelaire, Rimbaud e Reverdy — crea un'idea di tecnica emancipata dalla mera sopravvivenza e cerca una nuova relazione tra senso, vita e progresso.
L'uomo che voleva comprare il linguaggio
Pascal Chabot
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2019
pagine: 51
Confinati nell'aeroporto di un'isola una sera in cui imperversa un uragano, un uomo e una donna si rincontrano per caso. Dopo gli studi di filosofia, che li hanno prima uniti e poi separati, lui sta cercando di concretizzare il suo progetto: brevettare il linguaggio. È convinto, infatti, che non sia lontana l'epoca in cui gli umani dovranno «abbonarsi alla logosfera» affinché alle loro parole seguano degli effetti. In questo libro, a metà tra la sceneggiatura e il dialogo platonico, i personaggi di Pascal Chabot analizzano la società contemporanea: ne impersonano l'alienazione e informatizzazione, ma anche i valori da salvare e preservare per un futuro che può ancora essere riscattato, confidando nell'umanità.

