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Carocci: Studi storici Carocci

L'unificazione amministrativa del Mezzogiorno

L'unificazione amministrativa del Mezzogiorno

Faraci

Libro

editore: Carocci

anno edizione: 2025

pagine: 216

Il volume ricostruisce il processo di transizione verso lo Stato unitario dall’istituzione delle Luogotenenze a Napoli e in Sicilia alla loro abolizione. Nell’analisi, particolare attenzione è dedicata alle proposte amministrative dei governi Cavour e Ricasoli e ai conflitti politici sorti all’interno della classe dirigente italiana. La lettura dei Carteggi dei principali protagonisti (Cavour e Ricasoli) e la consultazione di fonti archivistiche consentono di cogliere le ragioni della scelta accentratrice che, maturata dopo l’inserimento del Mezzogiorno nello Stato unitario, provocò una scomposizione e una ricomposizione della maggioranza parlamentare. Secondo l’autrice, dall’ottobre 1860 all’ottobre 1861 la politica fu chiamata a scelte decisive sull’assetto amministrativo fra l’elaborazione delle norme istituzionali e la prassi dei governi luogotenenziali. Dal volume emergono i maggiori problemi del nuovo Stato unitario nella fase costituente, che sembravano mettere in forse l’esistenza di un vincolo comune tra le due Italie, secondo un’espressione cara a Giustino Fortunato.
23,00

Tanto ella assume novitate al fianco

Tanto ella assume novitate al fianco

Ferreira Da Mota

Libro

editore: Carocci

anno edizione: 2025

pagine: 328

30,00

Luigi Longo, dirigente del PCI

Luigi Longo, dirigente del PCI

Alexander Höbel

Libro

editore: Carocci

anno edizione: 2025

pagine: 376

29,00

Vite di santi, uomini e donne

Vite di santi, uomini e donne

Anna Falcioni

Libro

editore: Carocci

anno edizione: 2025

pagine: 176

15,00

La legge e il rogo. Fra' Modesto Scrofeo e la caccia alle streghe di Sondrio (1523)

La legge e il rogo. Fra' Modesto Scrofeo e la caccia alle streghe di Sondrio (1523)

Giulia Lovison

Libro: Libro in brossura

editore: Carocci

anno edizione: 2025

pagine: 176

Nel 1523, l'inquisitore domenicano Modesto Scrofeo condusse a Sondrio una delle più cruente cacce alle streghe in Italia, istruendo quaranta processi in poco più di tre mesi. A interrompere la spirale persecutoria fu la stessa comunità borghigiana, unitasi per allontanare il frate. Attraverso l'analisi comparata del corpus dottrinale redatto dallo stesso Scrofeo e di un'ampia documentazione archivistica, il volume ricostruisce per la prima volta l'intera vicenda, delineando il profilo biografico e intellettuale dell'inquisitore, le norme processuali da lui sostenute e la prassi giudiziaria realmente adottata. L'indagine assume anche una prospettiva microstorica, capace di restituire le dinamiche comunitarie, il rapporto fra tribunali ecclesiastici e giustizia secolare, e il ruolo degli attori storici nella gestione della questione stregonica. Particolare rilievo ha il processo di Violanta Pestalozzi, un raro caso di una strega incinta che richiese una perizia medico-legale. Il racconto di questo episodio così cruciale rivela tutta la fragilità del potere inquisitoriale quando privo di un solido sostegno da parte della popolazione locale.
19,00

Raccontare, divertire, educare. Le riviste cattoliche per l'infanzia e la gioventù (secoli XIX-XX)

Raccontare, divertire, educare. Le riviste cattoliche per l'infanzia e la gioventù (secoli XIX-XX)

Libro: Libro in brossura

editore: Carocci

anno edizione: 2025

pagine: 216

Alcuni periodici per l'infanzia e la gioventù promossi in Italia nel corso dell'Ottocento e del Novecento dalle associazioni cattoliche ebbero finalità religiose e morali, spesso già esplicitate nel titolo. Altri mostrarono intenti più largamente pedagogici, con l'obiettivo di formare le future generazioni all'azione sociale e alle virtù civiche, ma anche di preservare la fede tra i giovani e gli strati popolari e porre un argine alle conseguenze indotte dalla laicizzazione delle istituzioni pubbliche, a partire dalla scuola. Nonostante la volontà a lungo presente nella Chiesa di plasmare la gioventù cattolica per contrapporsi alla società moderna, i giornali delle associazioni religiose contribuirono ad alimentare gli incipienti processi di modernizzazione del paese. Spesso oltre le intenzioni degli stessi promotori, essi finirono per diffondere strumenti di comunicazione in grado di incentivare il protagonismo giovanile e di creare una “comunità immaginata”, che trascendeva lo spazio locale e abbracciava una “nuova Italia”, dove bambini e bambine, ragazzi e ragazze avrebbero potuto giocare un ruolo da protagonisti.
24,00

La sinistra in Italia dopo il PCI. Rifondazione comunista, gli antagonisti della globalizzazione e il centrosinistra (1991-2008)

La sinistra in Italia dopo il PCI. Rifondazione comunista, gli antagonisti della globalizzazione e il centrosinistra (1991-2008)

Marco Di Maggio

Libro: Libro in brossura

editore: Carocci

anno edizione: 2025

pagine: 220

Il volume ripercorre la storia d'Italia nel ventennio della globalizzazione focalizzando l'attenzione su quella componente della sinistra che ha tentato di conservare la tradizione del comunismo rifondandola all'interno della cornice del “trionfo dell'Occidente” e del “neoliberismo”. Fra il 1991 e il 2008 il Partito della Rifondazione comunista svolge un ruolo determinante negli equilibri politici italiani, prova a raccogliere l'eredità del PCI e a rappresentare i nuovi fenomeni di conflittualità politica e sociale. Agli inizi degli anni Duemila, utilizzando la forza dei movimenti altermondialisti e pacifisti, cerca di dar vita a un soggetto unitario della sinistra d'alternativa e, tramite la partecipazione al secondo governo guidato da Romano Prodi, di rompere i vincoli di stampo neoliberale che regolano il funzionamento dell'UE e di mettere in discussione la subalternità italiana ed europea a una politica estera americana sempre più incentrata sull'uso della forza militare. Nell'arco di un biennio, però, questo progetto fallisce, travolto dall'evoluzione del quadro geopolitico ed economico internazionale e dai suoi effetti sugli equilibri politici e sociali.
24,00

1943, lo sbarco in Sicilia. Studi su una guerra

Libro: Libro in brossura

editore: Carocci

anno edizione: 2025

pagine: 192

Con l'entrata in guerra dell'Italia nel 1940, la Sicilia divenne un punto strategico nel Mediterraneo, sia servendo come base per le operazioni in Africa sia, dal 1943, essendo un obiettivo dei bombardamenti alleati. Gli abitanti dell'isola sperimentarono la violenza della guerra totale. Fu un passaggio fondamentale. Il fascismo aveva, infatti, attribuito alla postura bellica un'assoluta centralità all'interno del proprio programma ideologico. La guerra era stata agognata come creatrice della dimensione imperiale e razziale; invece, mise in luce i limiti del progetto mussoliniano di militarizzare la società italiana. Con lo sbarco alleato del 10 luglio 1943, prima del 25 luglio e ben prima dell'8 settembre, la vicenda siciliana accelerò la crisi della dittatura e prefigurò quello che sarebbe avvenuto nel resto della penisola. Valorizzando le più recenti riflessioni della storiografia sulla Seconda guerra mondiale, il volume analizza le questioni che emergono dallo snodo del 1943, dalla guerra globale del Mediterraneo alla complessa transizione democratica nell'isola.
22,00

Tra le Marche e Roma. Produzioni, mercanti e reti commerciali nel tardo medioevo

Emanuela Di Stefano

Libro: Libro in brossura

editore: Carocci

anno edizione: 2025

pagine: 176

Grazie all'analisi dei registri doganali pontifici del tardo Medioevo, il volume delinea un quadro circostanziato dei flussi di merci e mercanti che dalle Marche muovevano in direzione della Roma prerinascimentale in una fase di impetuosa crescita economica e demografica. Questa straordinaria documentazione consente di cogliere aspetti inediti del complesso mondo della mercatura, dell'imprenditoria e dell'artigianato presente nella variegata “periferia” dello Stato della Chiesa e, al suo interno, il particolare dinamismo dei maggiori centri della Marca medievale: da Urbino a Fabriano, da Camerino ad Ascoli. Le nuove conoscenze che ne ricaviamo in merito alla tipologia delle esportazioni verso la capitale pontificia permettono di superare l'assunto storiografico di una Marchia caratterizzata da un assetto meramente agricolo e di individuare nelle aree interne i connotati di un'economia dinamica e multiforme volta alla produzione e al commercio sovraregionale di carta e tessuti, paliotti e filati che le inseriscono a pieno titolo nel novero delle regioni “industriali” italiane del basso Medioevo.
22,00

Il collezionista di meraviglie. Leopoldo de' Medici e la Roma del Seicento

Stefano Dall'Aglio

Libro: Libro in brossura

editore: Carocci

anno edizione: 2025

pagine: 292

Principe, cardinale, mecenate: Leopoldo de' Medici (1617-1675) fu tutto questo e molto di più. Uomo dai mille interessi, colto e sagace, è noto soprattutto per essere stato un collezionista straordinario e il fondatore dell'Accademia del Cimento. Un ruolo privilegiato nel complesso sistema di relazioni di Leopoldo lo ebbe quello stupefacente teatro del mondo che fu la Roma barocca, crocevia di papi e cardinali, artisti e letterati, scienziati e artigiani specializzati. Il volume fa luce sul rapporto del Medici con la Roma del Seicento per tramite del suo agente in loco Ottavio Falconieri (1636-1675), ripercorrendo vicende che spaziano dal collezionismo agli scavi archeologici, dalla circolazione libraria alle osservazioni astronomiche, e vedono coinvolti molti dei protagonisti dell'epoca, da Bernini a Cristina di Svezia. Alla base del lavoro vi è un inedito corpus di lettere mandate da Leopoldo de' Medici a Falconieri, fino a oggi rimasto sconosciuto agli studiosi.
31,00

La rotta imperiale del Pacifico. Il Galeone Manila-Acapulco (1565-1815)

Vittorio De Marco

Libro: Libro in brossura

editore: Carocci

anno edizione: 2025

pagine: 272

Il galeone che faceva la spola tra Manila e Acapulco rappresentò la più longeva rotta imperiale del Pacifico tra il 1565 e il 1815, inaugurando tra l'altro, con i suoi flussi commerciali, la prima forma di globalizzazione dell'età moderna. Con esso ebbe inizio in modo irreversibile l'attrazione fra due mondi, nella cornice di una politica coloniale espansionistica promossa dalla Spagna in competizione con il Portogallo. Per 250 anni il galeone fece il carico di merci pregiate, d'argento, di manufatti, di cibi e piante, ma anche di uomini – governatori, soldati, missionari, mercanti, piloti e ufficiali ambiziosi –, che portavano cultura, idee, religioni, lingue e tradizioni che avvicinarono da quel versante l'Estremo Oriente all'America spagnola e alla stessa Europa. Una storia fatta anche di tempeste, naufragi, inabissamenti, inseguimenti di corsari e pirati, correnti marine e scoperte geografiche. Quell'asse Manila-Acapulco sarebbe stato come una robusta corda d'acciaio armonico che avrebbe fatto vibrare tutto il Pacifico e che avrebbe attirato – attraverso lo stretto di Magellano, sul finire del XVI secolo – altri attori, oltre gli ispanici, inserendolo del tutto nella spirale della storia europea.
29,00

Du Bois e il Secondo Congresso Panafricano. Nazionalismo nero e anticolonialismo nel primo dopoguerra

Du Bois e il Secondo Congresso Panafricano. Nazionalismo nero e anticolonialismo nel primo dopoguerra

Emanuele Nidi

Libro: Libro in brossura

editore: Carocci

anno edizione: 2025

pagine: 188

Tra il 1919 e il 1927 vennero convocati in Europa e negli Stati Uniti quattro Congressi panafricani, nei quali si discusse il destino dei popoli africani e afrodiscendenti nel contesto della crisi dell'ordine internazionale successiva alla Prima guerra mondiale. Pur denunciando lo sfruttamento dell'Africa, i panafricanisti non proponevano il rovesciamento degli imperi coloniali ma piuttosto una riforma interna che concedesse maggiore autonomia ai cosiddetti “nativi”. Una simile rivendicazione fu sufficiente a suscitare l'apprensione e l'ostilità dell'opinione pubblica colonialista. In occasione del Secondo congresso panafricano, che si tenne nell'estate del 1921 a Londra, Bruxelles e Parigi, questo clima di sospetto trovò espressione nello scontro politico tra due esponenti di punta del panafricanismo, William Edward Burghardt Du Bois, a capo della delegazione statunitense, e Blaise Diagne, rappresentante del Senegal. Diagne accusò Du Bois di aver contrabbandato posizioni rivoluzionarie nel movimento, mentre quest'ultimo descrisse il suo oppositore come un burattino del colonialismo francese. La polemica, che trovò ampia copertura nella stampa, portò a una spaccatura tra la componente angloamericana e quella francofona. Il volume si concentra su tale episodio per analizzare il rapporto tra panafricanismo, nazionalismo nero e anticolonialismo nella congiuntura storica del primo dopoguerra.
23,00

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