Carocci: Diritti e inclusione
Educazione. Un concetto plurale
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2025
pagine: 128
Nel concetto di “educazione” convivono almeno due prospettive che possono entrare in conflitto: condurre una persona lungo un certo cammino o invece promuoverne la storia, le attitudini, le aspirazioni individuali? Nelle odierne società plurali i modelli educativi tradizionali sono sottoposti a una inedita prova di attualità. La globalizzazione ha infatti reso ancor più variegata la società: è quindi impensabile perpetuare principi e metodi concepiti in un differente contesto comunitario. La scuola, in particolare, rischia di trasformarsi in un terreno di scontro tra diversi punti di vista, dove non è facile trovare il proprio posto, né come educatore né come protagonista di un fecondo percorso di formazione e di crescita. Partendo da un'analisi condotta dalla pedagogista Monica Ferrari sul termine “educazione”, declinato al plurale, alcuni giuristi si confrontano sugli sviluppi di un concetto che, sia nel mondo del diritto sia negli ambiti esplorati dalle scienze umane e sociali, esige una riflessione sulla sua complessità, specie in relazione ai cambiamenti che stiamo vivendo.
Identità
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2025
pagine: 136
Identità è un termine complesso, definito da due dimensioni, una individuale e l’altra collettiva. Questo volume intende far luce su entrambe, poiché è in esse che si annidano le tante questioni relative alle modalità attraverso cui venire incontro ai bisogni di integrazione delle realtà minoritarie, nella complessità del vivere che caratterizza il nostro tempo. Tali riflessioni intendono offrire un punto di vista che consenta di superare la logica del conflitto e favoriscano l’incontro: incontro fra culture, secondo un processo di contaminazione reciproco.
Cultura. Nuovi significati nella società globale
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2025
pagine: 96
Parlare di cultura in contesti globalizzati significa avanzare pretese di riconoscimento, rivendicare spazi di libertà, reclamare rispetto da parte di quelle maggioranze che, temendo contaminazioni del proprio patrimonio identitario, rifiutano l'alterità e avallano pratiche assimilazioniste. Cultura è appartenenza, sebbene i processi di mescolanza fra le genti sconsiglino di ricorrere ad automatismi. A darsi a tali meccanismi significa infatti incorrere in semplificazioni e pregiudizi, escludere la possibilità di nuove forme di espressione e alimentare forme, anche inedite, di discriminazione. Non assistiamo forse a un'esasperazione del concetto di cultura? La sistematicità del richiamo all'argomento culturale e l'eccesso con cui si tende a categorizzare gli stati personali non rischiano di reintrodurre vecchi mali che si ritenevano ormai superati? Partendo da una riflessione dell'antropologo Marco Aime, nel volume alcuni specialisti del diritto e della pedagogia si confrontano sulla portata, inclusiva o escludente, di un concetto variamente interpretato nella storia ma spesso forse sopravvalutato.
Pluralismo. Una coesione sostenibile
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2025
pagine: 108
Il pluralismo è un bene da promuovere o una deriva da arginare? È la base di partenza per il progresso della società o una condizione che potrebbe compromettere la stabilità dei legami comunitari? L'avvento della democrazia ha consacrato il valore del pluralismo, anche se per un suo pieno attecchimento è stato necessario attendere l'abbandono dell'originaria visione monolitica della società. Poi è divenuto una necessità con la globalizzazione, che ha determinato la moltiplicazione di gruppi, culture, tradizioni insieme ai quali sono emersi inediti bisogni e vivaci ambizioni di riconoscimento. Di fronte a una tale moltitudine di istanze, la coesione sociale rischia di incrinarsi. Se non si vuole abbandonare il sentiero tracciato dal pluralismo per il timore di assecondare spinte centrifughe, occorre ribadirne la centralità impegnandosi in una rimeditazione delle sue intrinseche proprietà. Partendo da una riflessione del giurista Roberto Toniatti, alcuni studiosi di diverse discipline discutono su virtù e limiti di un concetto difficile da interpretare e non sempre capace di trovare la giusta collocazione nelle odierne società multiculturali.