Bulzoni: Biblioteca di cultura
Unamuno linguista
Otello Lottini
Libro: Copertina morbida
editore: Bulzoni
anno edizione: 2004
pagine: 370
Estetica della forma e nichilismo
Libro: Copertina morbida
editore: Bulzoni
anno edizione: 2004
pagine: 190
Il mito dell'io impossibile. Allucinazioni e identità mancate in Guy de Maupassant, Henry James, Luigi Pirandello
M. Teresa Defazio
Libro: Copertina morbida
editore: Bulzoni
anno edizione: 2004
pagine: 330
Attraverso il Novecento: Albino Galvano (1907-1990)
Libro: Copertina morbida
editore: Bulzoni
anno edizione: 2004
pagine: 150
Una storia della Biennale. Teatro (1934-1995)
Lamberto Trezzini
Libro: Libro in brossura
editore: Bulzoni
anno edizione: 2004
pagine: 216
Le parole di Narciso. Forme e processi della scrittura autobiografica
Teresa Ferri
Libro: Copertina morbida
editore: Bulzoni
anno edizione: 2003
pagine: 288
Giuoco ininterrotto del riflesso, la scrittura autobiografica nasce da quel guardarsi e contemplarsi ebbro da parte del narratore sulla superficie speculare della pagina per offrirsi alla vista del lettore-spettatore nei panni eroici dell'artista acclamato e famoso, come si conviene a quel nome autorale stampato sulla copertina dei propri libri o a firma delle proprie opere. Mito e rito privato, la grafia del sé si fa patrimonio collettivo quando celebra la propria letterarietà nell'ulteriore rifrazione di cui si avvale: quella intertestualità interna ed esterna che, con varie funzioni, percorre i testi autobiografici fino a farne vere e proprie opere letterarie. Tali sono la vita di Benvenuto Cellini. il raffinato orafo-scultore fiorentino, il De propria vita liber del coevo medico e matematico lombardo Gerolamo Cardano, il "narrar fil filo" della Vita di Giambattista Vico scritta da se medesimo, testi che qui compaiono insieme alle pagine del tragediografo Vittorio Allfieri e del poeta Umberto Saba, entrambi anche autobiografi, l'uno con la sua Vita e l'altro con i sonetti di Autobiografia. Uniti nel segno dell'eccezionalità, al di là dei campi in cui espressero il loro estro creativo, questi autori si fanno testimonianze esemplari dell'operazione scrittoria autoreferenziale e sta a noi lettori districarci al suo interno con la consapevolezza di muoverci sulle tracce di parole sedotte dalla specularità e dalla teatralizzazione dei conflitti da cui si originano.
Dalla città alla Repubblica delle lettere. Forme di conversazione e modelli della politica nel Cinquecento italiano
Giancarlo Alfano
Libro: Copertina morbida
editore: Bulzoni
anno edizione: 2003
pagine: 190
Da scontro civile a gioco letterario, da campo di azione a grammatica del comportamento: il tragitto percorso dalla riflessione cinquecentesca sull'arte del conversare raffigura il difficile equilibrio tra la dimensione privata dell'esercizio intellettuale e la dimensione pubblica del servizio cortigiano prestato al signore. Già prima della stagione che vede l'affermazione della figura professionale del segretario, la cultura italiana si interroga sulla possibilità di individuare spazi, rituali simbolici e forme di convivenza che garantiscono la separatezza dell'attività intellettuale. In quattro capitoli, che vanno dal trattato "De sermone" di Pontano all'"Apologia innanzi al Tribunale dell'Inquisizione" di Sperone Speroni, passando per l'opera di Castiglione e Della Casa, questo libro descrive la tensione culturale e politica che si nasconde dietro il dibattito sulla conversazione e l'arte del racconto. Una vicenda che si sarebbe chiusa con l'identificazione di uno spazio insieme astrato e corposo, inerte ma sempre riattivabile: la pagina del libro avrebbe infine smesso di confrontarsi con la viva parola orale che agitava le corti e le piazze per diventare un luogo ideale di identificazione collettiva.