Bietti: I libri di Inland
Il gotico padano. Dialogo con Pupi Avati
Ruggero Adamovit, Claudio Bartolini
Libro: Libro in brossura
editore: Bietti
anno edizione: 2019
pagine: 280
Pupi Avati scandisce, in un continuo rilancio dialogico con gli autori, le tappe del percorso misterioso che ha punteggiato la sua agrodolce filmografia di regista e produttore con ricorrenti incursioni nei meandri del gotico. Un viaggio che prende le mosse dalla fertile mentalità dei contadi emiliani e romagnoli, inesauribili fucine di paure e tramiti di ataviche superstizioni. Dalle immobili campagne assolate alle acquose propaggini del delta del Po, dagli ombrosi boschi dell'Appennino fino ai chiassosi lidi della riviera, il libro segue le linee tracciate dai territori di una regione da sempre sinonimo di serenità e apertura, alla ricerca di quella crepa in cui la macchina da presa si inserisce riportando a galla un terrore antico. Il dialogo tra gli autori e il regista consente di comprendere a fondo le dinamiche filmiche e narrative attraverso le quali Avati ha costruito e veicolato la paura in 50 anni di cinema, dal film d'esordio Balsamus. L'uomo di Satana al dimenticato Thomas… gli indemoniati, dai cult movies La casa dalle finestre che ridono e Zeder al parodistico Tutti defunti… tranne i morti, dal capolavoro L'arcano incantatore fino ai brividi del nuovo millennio: Il nascondiglio e Il signor Diavolo.
Carlo & Enrico Vanzina. Artigiani del cinema popolare
Rocco Moccagatta
Libro: Libro in brossura
editore: Bietti
anno edizione: 2018
pagine: 300
Amati, odiati, mitizzati, derisi, rimpianti, insultati: Carlo ed Enrico, ovvero "I Vanzina". Una griffe tra le più riconoscibili del cinema italiano, di sicuro una delle più prolifiche. Sapore di mare, Vacanze di Natale, Eccezzziunale…veramente, I fichissimi, Sotto il vestito niente, S.P.Q.R. 2000 e ½ anni fa, A spasso nel tempo e Il pranzo della domenica sono solo alcuni dei loro sessanta film. Figli di Steno, uno dei padri della commedia nostrana, hanno proseguito la tradizione di famiglia non disdegnando anche altri generi, dal giallo al melodramma. Per quarant'anni hanno raccontato l'Italia e gli italiani con leggerezza e acume, senza mai prendersi troppo sul serio.
Michele Soavi. Cinema e televisione
Ilaria Feole
Libro: Libro in brossura
editore: Bietti
anno edizione: 2018
pagine: 180
È il regista de-genere di "Deliria", "La chiesa" e "La setta", le pellicole che hanno insanguinato gli anni Ottanta e Novanta del cinema popolare italiano sotto le ali produttive di Joe D'Amato e Dario Argento. È il regista cult di "Dellamorte Dellamore", l'unico film capace di rendere giustizia a Dylan Dog. È l'autore pulp di "Arrivederci amore, ciao" e "Rocco Schiavone", tra i migliori noir nostrani del nuovo millennio. È Michele Soavi, capace di spaziare dal cinema alla tv costruendo un ponte tra due media così lontani e, oggi, così vicini anche grazie a lavori come i suoi "Ultimo. La sfida", "Uno bianca", "Ultima pallottola", "La narcotici".