Bibliopolis: Saggi Bibliopolis
La visione e l'enigma. D'Annunzio, Hofmannsthal, Musil
Arturo Mazzarella
Libro
editore: Bibliopolis
anno edizione: 2002
pagine: 168
Filosofia e idealismo. Volume Vol. 4
Gennaro Sasso
Libro
editore: Bibliopolis
anno edizione: 2001
pagine: 577
Appartenenze e alterità nei familiari Dialogues (1586) di Jacques Bellot
Maria Lima
Libro
editore: Bibliopolis
anno edizione: 1999
pagine: 98
Il genio e l'alienista. La strana visita di Lombroso a Tolstoj
Paolo Mazzarello
Libro
editore: Bibliopolis
anno edizione: 1998
pagine: 96
Nell'estate 1897 Cesare Lombroso, lo psichiatra internazionalmente famoso per le sue teorie su genio, follia e criminalità, abbandona le sedute del Congresso Medico Internazionale di Mosca, a cui sta partecipando come inviato di grande spicco, per recarsi ad incontrare Lev Tolstoj. Per il medico italiano è l'occasione di un viaggio scientifico-naturalistico a conferma della sua teoria sulla degenerazione del genio. Tolstoj è infatti, secondo Lombroso, colui che meglio personifica il binomio genio-follia. Lo scrittore russo, intuendo il ruolo di soggetto da esperimento che sta per interpretare, reagirà contestando con veemenza le teorie criminologiche lombrosiane. Un rifiuto che ricorre significamente in "Resurrezione", a cui stava lavorando.
La trasparenza del valore. Saggi su Benedetto Croce
Vittorio Stella
Libro
editore: Bibliopolis
anno edizione: 1998
pagine: 384
Filosofia e idealismo. Volume Vol. 3
Gennaro Sasso
Libro
editore: Bibliopolis
anno edizione: 1997
pagine: 616
Simbolismo tedesco. Kant, Cassirer, Szondi
Giulio Raio
Libro
editore: Bibliopolis
anno edizione: 1995
pagine: 150
Appartenenze metriche ed esegesi. Dante, Cavalcanti, Guittone
Corrado Calenda
Libro
editore: Bibliopolis
anno edizione: 1995
pagine: 224
Destino e libero arbitrio
Libro: Libro in brossura
editore: Bibliopolis
anno edizione: 2019
pagine: 306
Destino e libero arbitrio, fato e provvidenza, modelli di necessità e scelta individuale sono categorie centrali della historia philosophica occidentale, capaci di porre fin dall’antichità una serie di questioni diverse che percorrono diacronicamente e in maniera problematica tutta la storia del pensiero. In questa raccolta di studi, prodotta dalla collaborazione scientifica tra il dipartimento di Scienze umane e sociali (DISUS) dell’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale” e l’Université de Bourgogne (Dijon), le suddette categorie sono discusse all’interno di una precisa contestualizzazione temporale, che va dal Medioevo al Novecento. Ripercorrendo luoghi significativi della riflessione di Guglielmo d’Alvernia, Niccolò Machiavelli, Giordano Bruno, Pietro Pomponazzi, Giovan Battista Della Porta, René Descartes, Blaise Pascal, Thomas Hobbes, Pierre Bayle, Voltaire, Immanuel Kant, Georg Wilhelm Friedrich Hegel, Oswald Spengler, Hannah Arendt e John McDowell vengono analizzati quegli elementi costanti e quelle variazioni che l’incrocio di temi filosofici e teologici hanno di volta in volta prodotto all’interno della discussione teorica.
Vincer pariemi più se stessa antica. La Gerusalemme conquistata nel mondo poetico di Torquato Tasso
Claudio Gigante
Libro
editore: Bibliopolis
anno edizione: 2012
pagine: 172
Hegel nel suo tempo (Berlino, 1818-1831)
Jacques D'Hondt
Libro
editore: Bibliopolis
anno edizione: 2011
pagine: 220
Il ritmo del pensiero. Per una lettura diacronica dei «Quaderni del carcere» di Gramsci
Giuseppe Cospito
Libro: Copertina morbida
editore: Bibliopolis
anno edizione: 2011
pagine: 314
A sessant'anni dalla prima pubblicazione, in forma parziale e tematica, dei "Quaderni del carcere", sul pensiero di Gramsci esiste una bibliografia sterminata in quasi tutte le lingue del mondo. Molti studiosi, particolarmente negli ultimi tempi, hanno tuttavia avvertito l'esigenza di un ulteriore approfondimento delle note carcerarie, allo scopo di valorizzare il piano diacronico rispetto a quello sincronico, il carattere aperto della riflessione rispetto ai suoi (mai definitivi) punti d'arrivo, la polisemicità dei concetti e delle categorie di cui si avvale rispetto alle singole definizioni. Si tratta in sostanza di (ri)leggere i Quaderni nella stessa ottica con la quale Gramsci suggerisce di affrontare l'opera di Marx, sottolineando la necessità di "un lavoro filologico minuzioso" in cui "la ricerca del leitmotiv, del ritmo del pensiero in sviluppo, deve essere più importante delle singole affermazioni casuali e degli aforismi staccati". Il presente volume si inserisce in questa prospettiva e intende metterne a frutto gli esiti più innovativi.