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Apeiron Editori: Narrativa

Tre racconti

Tre racconti

H. Theodor Storm, Marie von Ebner Eschenbach, Paul von Heyse

Libro: Libro in brossura

editore: Apeiron Editori

anno edizione: 2007

pagine: 160

"I figli del senatore" (Storm), "I baroni von Gemperlein" (Ebner-Eschenbach), "La ragazza di Treppi" (Heyse). Tre racconti, scritti nella seconda metà dell'Ottocento e ancora inediti in Italia. Tre novelle incentrate sul confronto e, sovente, sullo scontro tra due personaggi. Tre opere nelle quali un ruolo di capitale importanza è svolto dalle descrizioni del paesaggio e dall'ampio utilizzo dei dialoghi. Anche se ben diversa è l'atmosfera che li caratterizza - inquieta e idilliaca ne "I figli del senatore", tesa e malinconica ne "I baroni von Gemperlein", misteriosa e a tratti concitata quella de "La ragazza di Treppi" - riteniamo importante sottolineare come i racconti di Theodor Storm, Marie von Ebner-Eschenbach e Paul Heyse che compongono questa raccolta abbiano inoltre in comune l'incisività e la stringatezza: due peculiarità che contribuiscono non poco all'efficacia della narrazione.
8,90

Trasparenze

Trasparenze

Serena Caramitti

Libro: Libro in brossura

editore: Apeiron Editori

anno edizione: 2007

pagine: 160

"Il nuovo libro 'Trasparenze' di Serena Caramitti si compone di diciannove pezzi di varia estensione e di mobile dinamica dislocativa. I temi, che tornano nel libro con insistenza appassionata, sono in gran parte quelli che hanno da sempre animato le sue scritture in versi (la musica, che è l'altra professione della narratrice; la letteratura; Roma come città dell'anima; gli affetti intimi; il trascorrere crudele del tempo; la solitudine e la ricerca di non sempre facili contatti umani)" (tratto dalla postfazione di Mario Lunetta).
7,90

Penelope in Trastevere

Penelope in Trastevere

Serena Caramitti

Libro: Libro in brossura

editore: Apeiron Editori

anno edizione: 2005

pagine: 256

"Letto il titolo, ho pensato subito ad una trasposizione trasteverina della Penelope omerica, in desolata attesa di un Ulisse romano di ritorno da una delle tante guerre che, funestando la prima metà del secolo scorso, coinvolsero i nostri padri e i nostri fratelli maggiori. I loro ritorni dalla Libia, da Vittorio Veneto, dall'Etiopia, dalla Spagna, dalla Russia, dai campi di concentramento di mezzo mondo, dalle montagne dove avevano fatto la Resistenza, non erano meno avventurosi del ritorno (nostos in greco) di Ulisse dalla guerra di Troia: il ritorno più famoso di tutti i tempi. Poi lessi il romanzo, e scoprii che la Penelope del XIII rione non aspettava il ritorno di nessuno e doveva il nome pagano solo alla laicità di suo padre. Ma scoprii anche che, nelle pagine, il nostos c'era ugualmente. Ed era il ritorno di un personaggio del racconto. Era il ritorno di Serena in Trastevere dove aveva trascorso gran parte della sua vita. Nostalgia? Sì, ma non il patetico e lacrimoso sentimento di rimpianto per qualche cosa di perduto, come si interpreta in italiano l'etimo greco (costituito da due parole: nostos ed algia) che tradotto letteralmente vuoi dire "sofferenza per il ritorno". E infatti non dev'essere stato un ritorno facile, partire dalla fine della Repubblica Romana del 1849 ed arrivare a questi amari tempi, senza perdere per strada i nostri antichi ideali di libertà" (Luigi Magni).
9,80

Mathilde Möhring. Ediz. italiana

Mathilde Möhring. Ediz. italiana

Theodor Fontane

Libro: Libro in brossura

editore: Apeiron Editori

anno edizione: 2003

pagine: 144

In "Mathilde Möhring" Fontane concentra la propria attenzione su una classe sociale: la piccola borghesia. Già ben presente in altri testi dello stesso autore, in questo diventa la protagonista assoluta della scena: e ciò forse ne spiega la minore stratificazione linguistica rispetto a opere come "L'Adultera" o "Effi Briest", lo "Stechlin" o "Frau Jenny Treibel". È la storia di una doppia emancipazione: di una classe, la piccola borghesia, posta di fronte alla necessità di una ascesa sociale per evitare la caduta nel proletariato, e di una donna che a essa appartiene. Grazie alla sua "virile risolutezza, virile fiducia in sé stessa, virile intelligenza", Mathilde elabora e persegue il suo progetto matrimoniale che non trova, a differenza di quanto accade ad altri personaggi di Fontane, un ostacolo insormontabile nell'ordine sociale esistente, né antagonisti che siano in grado di contrastarne le idee e le azioni. Una volta rimasta vedova, tuttavia, non si metterà alla ricerca di una nuova unione, concentrandosi piuttosto sullo sviluppo delle proprie capacità per ottenere l'abilitazione all'insegnamento. Ecco quindi delinearsi chiaramente una "crescita", cui corrisponde una maggiore complessità e profondità psicologica del personaggio.
4,90

La signora Treibel

La signora Treibel

Theodor Fontane

Libro: Libro in brossura

editore: Apeiron Editori

anno edizione: 2003

pagine: 224

Pubblicato nel 1892, "La signora Treibel" presenta, soprattutto attraverso i dialoghi che li vedono protagonisti, una nutrita galleria di personaggi, appartenenti alla borghesia berlinese del secondo Ottocento. In questa "commedia narrata" – secondo l'indovinata definizione di Walter Müller-Seidel – della quale colpisce in primo luogo la coralità, Fontane si conferma capace di guardare alle sue creature con distacco e ironia. Il carattere satirico del romanzo è stato del resto sottolineato dallo stesso autore, in una celebre lettera al figlio Theo: "Obiettivo della vicenda: mostrare quanto sia vuoto, retorico, menzognero, altezzoso, insensibile il punto di vista della borghesia, che parla di Schiller ma pensa solo al denaro". Di conseguenza, la volitiva e pragmatica Jenny Treibel, malgrado si richiami incessantemente ai valori dello spirito e alla poesia, riuscirà a far valere la propria volontà, scegliendo per il figlio Leopold la ragazza – finanziariamente – più degna. Grazie dunque all'ironia, che non risparmia alcun personaggio del romanzo – dai ricchi borghesi ai boriosi accademici -, alla leggerezza che ne pervade le pagine, e alla brillantezza dei dialoghi, Fontane ci ha regalato una narrazione estremamente gradevole: "La signora Treibel" appare pertanto da annoverarsi tra le sue opere migliori.
9,50

Piccolo, bianco e silenzioso

Piccolo, bianco e silenzioso

Erika Veld

Libro: Libro in brossura

editore: Apeiron Editori

anno edizione: 1999

pagine: 144

Un uomo anziano che vive fra i suoi orsi di peluche in una casa trascurata, sviluppa un patetico affetto per ragni, topi, anitre e altri animali. Una donna anziana, che una volta teneva in piedi una famiglia e un'impresa, ora non riesce più neanche ad accendere la radio. Avvenimenti ed equivoci assurdi sono segni rivelatori dell'incipiente demenza. L'uomo e la donna erano un tempo marito e moglie. Le loro due figlie, allontanatesi quasi completamente dal padre dopo la separazione dei genitori, si sentono ora in dovere di offrire ad entrambi aiuto, per contribuire a mantenere in carreggiata le loro vite.
4,90

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