Alpes Italia: Scuola & salute
Pazzi per la scuola. Volume Vol. 2
Vittorio Lodolo D'Oria
Libro: Libro in brossura
editore: Alpes Italia
anno edizione: 2024
pagine: 240
All’alba del terzo millennio non sono ancora state riconosciute ufficialmente le malattie professionali degli insegnanti. Eppure, gli studi a disposizione dicono che le cause di inidoneità all’insegnamento presentano diagnosi psichiatriche nell’80% dei casi, con un’incidenza cinque volte maggiore rispetto alle disfonie. Non è pertanto un caso se ancora oggi si crede erroneamente che la raucedine sia la sola malattia professionale degli insegnanti. L’83% del corpo docente è inoltre donna con un’età media di 50 anni, con quanto questo comporta: quintuplicazione dell’esposizione al rischio depressivo in menopausa oltre all’usura psicofisica della professione. Questo problema è simile in tutto il mondo. Ma un altro problema si profila all’orizzonte: l’intervento dell’Autorità Giudiziaria (solo italiano) ai danni delle maestre. Diceva il cardinale Richelieu: “Datemi sei frasi scritte del più onesto degli uomini e io vi troverò un motivo per impiccarlo”. Oggi, grazie a intercettazioni illimitate e telecamere nascoste, è possibile a chiunque trasformare una docente in una “maestrega”, perseguendola penalmente fino a farla impoverire, ammalare e, finanche, suicidare. Leggere per credere.
Pazzi per la scuola. Il burnout degli insegnati a 360°. Prevenzione e gestione in 125 casi
Vittorio Lodolo D'Oria
Libro: Libro in brossura
editore: Alpes Italia
anno edizione: 2010
pagine: 368
"Al termine dei seminari c'è sempre qualcuno che chiede se è vero che a insegnare si diventa matti, oppure solo i matti fanno gli insegnanti. La mia risposta: 'Sono vere entrambe le cose, ma il problema è che non sono note'. A comprovare i fatti vi sono 125 storie e testimonianze, raccolte in questo libro. Sono tante le vicissitudini di coloro che, pur affetti da gravi psicopatologie, hanno portato a termine la carriera con danno per sé stessi e per gli altri. Non si può che provare estrema pena per quei docenti senza più capacità critica e di giudizio, ma anche per i loro alunni traumatizzati in tenera età e totalmente indifesi. A perpetuare quotidianamente il ripetersi di questi episodi concorrono almeno tre fattori: l'impreparazione dei dirigenti scolastici nella gestione del Disagio Mentale Professionale; l'ostinazione delle istituzioni nel non formare i capi d'istituto in proposito; il mancato riconoscimento del dispendio di energia psicofisica necessario per adempiere al compito educativo."