Aboca Edizioni: Saggi
L'arte di respirare. La nuova scienza per rieducare un gesto naturale
James Nestor
Libro: Libro in brossura
editore: Aboca Edizioni
anno edizione: 2021
pagine: 348
L’alimentazione, l’esercizio fisico, la resilienza dei nostri geni, il fatto che siamo magri, giovani o saggi: niente di tutto questo importa se non respiriamo in modo corretto. La colonna mancante della salute è il respiro. Tutto parte da lì. Non c’è niente di più essenziale per la nostra vita che respirare: prendere aria e lasciarla uscire, per venticinquemila volte al giorno. Sembrerebbe banale eppure gli esseri umani, come specie, hanno perso la capacità di respirare correttamente, compromettendo così la propria salute. Per avere un’idea di come la respirazione sia considerata dalla medicina moderna, pensate all’ultima visita a cui vi siete sottoposti. Molto probabilmente il medico vi avrà misurato la pressione, la frequenza cardiaca e la temperatura, ma è facile che non vi abbia mai controllato la frequenza respiratoria e l’equilibrio tra ossigeno e anidride carbonica nel flusso sanguigno. Il giornalista scientifico James Nestor ha viaggiato per il mondo per capire cosa sia andato storto in questo approccio e, dopo minuziose ricerche, ha trovato delle risposte sorprendenti: e non le ha trovate, come ci si aspetterebbe, soltanto nei laboratori di pneumologia… Malattie come asma, ansia, disturbo da deficit di attenzione, psoriasi potrebbero essere alleviate o fatte regredire semplicemente cambiando il modo in cui inspiriamo ed espiriamo. Sì, la respirazione ci permette di agire sul sistema nervoso, controllare la risposta immunitaria, ripristinare la nostra salute e ci aiuterà a vivere più a lungo. Cambiare il modo in cui respiriamo ci aiuterà anche a migliorare le nostre prestazioni sportive. Dopo aver conosciuto polmonauti che hanno usato la respirazione per raddrizzare colonne vertebrali scoliotiche, smussare disturbi cronici e riscaldarsi a temperature sotto lo zero capiremo che niente di tutto ciò dovrebbe essere possibile, eppure, come vedrete, lo è.
Il tempo delle tartarughe. Come l’animale più longevo ci insegna a prenderci cura di noi e del mondo
Sy Montgomery
Libro: Libro in brossura
editore: Aboca Edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 336
Le tartarughe sono creature sorprendenti. Ne esistono oltre trecentocinquanta specie diverse che si sono diffuse in tutti i continenti, mostrando talenti straordinari. Le loro storie ci rivelano nuove prospettive sul tempo e la guarigione. A differenza della maggior parte dei rettili, le tartarughe non ci spaventano: non strisciano e si muovono abbastanza lentamente perché possiamo osservarle mentre portano con grazia la loro “casa” sulla schiena. Sono antiche quanto i primi dinosauri, più antiche dei primi coccodrilli e sono in circolazione da oltre 250 milioni di anni. Hanno personalità distinte e vivono emozioni forti, ma siccome non possono contare sulle espressioni facciali dei mammiferi, agli esseri umani la cosa spesso sfugge. Sy Montgomery, straordinaria naturalista di fama mondiale, ha trascorso un lungo periodo alla Turtle Rescue League, la “Lega per il soccorso delle tartarughe”, dove vengono curate tartarughe con ferite così gravi che persino i veterinari le avrebbero date per spacciate. Ha così potuto scoprire tutto sul loro mondo e spiegarci anche perché queste creature hanno bisogno di aiuto. Come altri animali selvatici, le loro popolazioni si riducono quando case, strade e negozi spostano il loro territorio. Soffrono per l’inquinamento, il cambiamento climatico e le specie invasive. Ed esiste un commercio illegale mostruoso e omicida che tratta la loro carne, le loro uova, i loro gusci e loro stesse come merce. Ci sono tantissime cose che le tartarughe ci possono insegnare, ma quella più evidente ha a che fare con il tempo. Vivono lentamente. Respirano lentamente (in acqua fredda, una tartaruga bastarda olivacea può trattenere il respiro fino a sette ore). I loro cuori battono lentamente (la frequenza cardiaca di una tartaruga dalle orecchie rosse può rallentare fino a un battito al minuto). Muoiono lentamente. Chi, dunque, meglio delle tartarughe – esseri antichi, longevi, senza fretta, venerati come icone di serenità e persistenza – può mostrarci la via verso la saggezza e come fare pace con il tempo? Speranzoso e ottimista, questo libro è un antidoto all’instabilità del nostro mondo frenetico: mescolando con eleganza scienza e filosofia, e attingendo alle culture di tutto il mondo, ci invita tutti a rallentare e a scivolare insieme... nel tempo delle tartarughe.
Una creatura chiamata Terra. Come la vita ha trasformato il pianeta
Ferris Jabr
Libro: Libro in brossura
editore: Aboca Edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 396
Le creature viventi non sono semplici prodotti di inesorabili processi evolutivi, sono orchestratori del loro ambiente e partecipanti alla propria evoluzione. Considerando la nostra specie come parte di una forma di vita molto più grande, come membro di un’orchestra planetaria, la nostra responsabilità verso la Terra diventa più chiara che mai. Una creatura chiamata Terra è un’esplorazione dei modi in cui la vita ha trasformato il pianeta e una celebrazione della prodigiosa ecologia che sostiene il nostro mondo. È un libro su come il pianeta è diventato la Terra così come la conosciamo, come sta rapidamente cambiando, e come noi contribuiremo a determinare che tipo di Terra erediteranno i nostri discendenti nei millenni a venire. L’idea della Terra come un immenso e interconnesso sistema vivente negli ultimi decenni sta di nuovo guadagnando consensi. Noi, e tutti gli esseri viventi, siamo molto più che semplici abitanti della Terra: noi siamo la Terra, un risultato della sua struttura fisica e un motore dei suoi cicli globali. La Terra e le sue creature si sono infatti coevolute per miliardi di anni trasformando un ammasso di roccia orbitante in un’oasi cosmica, un pianeta che respira, metabolizza e regola il suo clima. Risalendo dal profondo della crosta terrestre, nuotando tra le foreste sottomarine, arrampicandosi sulla torre di un osservatorio a metà strada tra le cime degli alberi e le nuvole, il giornalista scientifico Ferris Jabr ci svela una nuova e radicale visione della Terra in cui foreste lussureggianti rilasciano acqua, polline e batteri per evocare la pioggia; mammiferi giganti danno forma al paesaggio in cui vivono; microbi masticano la roccia per modellare i continenti; e plancton microscopico rinnova l’aria e il mare. Gli esseri umani sono l’esempio più estremo dell’azione trasformatrice della vita sulla Terra. Attraverso il consumo di combustibili fossili, l’agricoltura intensiva e l’inquinamento, abbiamo alterato diversi strati del pianeta in meno tempo di qualsiasi altra specie, arrivando a una crisi senza precedenti. Ma siamo anche in grado, in maniera unica, di comprendere e proteggere l’equilibrio del pianeta e i suoi processi di auto-stabilizzazione.
I principi sistemici della vita. Idee sulla natura e sull'ecologia umana
Fritjof Capra
Libro: Libro in brossura
editore: Aboca Edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 62
Fritjof Capra propone una sintesi della sua “visione sistemica della vita” che si può riassumere sulla base di quattro “principi della vita” che ne costituiscono l’essenza vera e propria. Si tratta di principi di organizzazione comuni a tutti i sistemi viventi, dai più piccoli batteri all’ampia gamma dei funghi, delle piante, degli animali e degli esseri umani. In altre parole, questi quattro principi sono incarnati in tutte le forme di vita, compresi i sistemi sociali e gli ecosistemi. Quando guardiamo allo stato del mondo di oggi, alla nostra crisi globale su diversi livelli, ciò che è più evidente è che nessuno dei nostri principali problemi – energia, ambiente, cambiamento climatico, disuguaglianza economica, violenze e guerre – può essere compreso separatamente. Sono questioni sistemiche, sono cioè tutte interconnesse e interdipendenti. E per capirle e risolverle, dobbiamo cambiare la nostra prospettiva: non considerando più il mondo come una macchina composta da elementi singoli, ma come una rete di combinazioni inseparabili di relazioni. Nel corso degli ultimi decenni, Fritjof Capra ha sviluppato una teoria originale di questa nuova comprensione della vita, un orizzonte concettuale che integra quattro dimensioni: biologica, cognitiva, sociale, ed ecologica. La versione definitiva di questa visione è raccolta nel volume di culto “Vita e natura”, scritto insieme a Pier Luigi Luisi, e pubblicato per la prima volta da Aboca nel 2014. “I principi sistemici della vita” raccoglie, ora, i concetti fondamentali di “Vita e natura” proponendoli con un linguaggio non tecnico ma suggestivo, una summa del pensiero di Capra, che dal “Tao della fisica” in poi si è distinto come uno dei pensatori più creativi e innovativi del nostro tempo. Capra ci mostra che il pensiero sistemico avanzato sarà cruciale per risolvere i principali problemi del nostro tempo e ci esorta con urgenza a mettere la vita al centro delle nostre imprese, dell’economia, delle tecnologie, e delle istituzioni sociali, ricordandoci le parole dell’attivista e scrittore David Korten: “Prospereremo nella ricerca della vita, oppure periremo nella ricerca del denaro: la scelta sta a noi”.
Una favola per il futuro. E altre cronache dal mondo naturale
Rachel Carson
Libro: Libro in brossura
editore: Aboca Edizioni
anno edizione: 2023
pagine: 300
L’eredità letteraria di Rachel Carson si compone solo di quattro libri ma sono bastati a far guadagnare all’autrice una reputazione internazionale sia come naturalista sia come voce pubblica schierata a difesa del pianeta. Al tempo stesso, se l’umanità ha cominciato a riservare un’attenzione particolare al mondo vivente e al futuro della vita sulla Terra è proprio perché Carson ha illuminato per prima e con grande spirito visionario quelle che diversi anni dopo sarebbero state delle tematiche imprescindibili. Carson aveva progetti per almeno altri quattro lavori importanti, aveva raccolto idee per uno studio scientifico sull’evoluzione ed era affascinata dalle nuove scoperte sull’atmosfera e sul clima, un campo di ricerca allora emergente. Ma il tempo per lei finì nell’aprile del 1964. Una favola per il futuro, questa raccolta di materiali sconosciuti o poco noti – scritti giovanili, saggi apparsi su giornali e riviste specializzate, articoli e lettere – ci aiuta a colmare il divario tra i desideri di Carson e ciò che effettivamente riuscì a realizzare. I pezzi tratti dai suoi taccuini sul campo e soprattutto dai suoi discorsi pubblici le permettono di arrivare a generazioni che non l’hanno sentita parlare né l’hanno mai vista nelle poche apparizioni televisive, nell’epoca in cui i suoi libri scalavano le vette della classifica del “New York Times”. Fra gli argomenti trattati spiccano l’impegno per la tutela della fauna selvatica, l’appassionato interesse per gli uccelli, le angosce dell’èra atomica... Preoccupata per la riduzione delle spiagge americane, Carson raccomandava che alcune di esse fossero tenute al riparo dalle attività umane... La donna, la scienziata, la riformatrice e soprattutto la scrittrice che apprezziamo in questa raccolta combinava con eleganza scienza ed emozione, ragione e umanità. Una favola per il futuro riconosce a Rachel Carson una voce nuova e più completa a sostegno della natura. Una voce poliedrica e senza tempo.
Se Nietzsche fosse un narvalo. Come l’intelligenza animale svela la stupidità umana
Justin Gregg
Libro: Libro in brossura
editore: Aboca Edizioni
anno edizione: 2023
pagine: 272
Se c’è una lezione che possiamo trarre dalla vita tormentata di Friedrich Nietzsche, è che riflettere troppo sulle cose non torna per forza a nostro vantaggio. Che sarebbe successo se Nietzsche fosse stato un animale più semplice, incapace di pensare in modo così profondo alla natura dell’esistenza? O addirittura un narvalo? Non c’è dubbio, nei nostri crani succede qualcosa che non avviene nei crani dei narvali. Noi possiamo mandare robot su Marte. I narvali, no. Noi possiamo comporre sinfonie. I narvali, no. Noi possiamo trovare un senso nella morte. I narvali, no. Qualsiasi cosa faccia il nostro cervello per produrre questi prodigi è certamente il risultato di quella cosa che chiamiamo intelligenza. Abbiamo sempre guardato al mondo e agli animali attraverso il nostro personale stile di intelligenza umana. Ma se mettessimo a tacere la voce che tanto decanta l’eccezionalismo della nostra specie e ascoltassimo le storie che ci raccontano le altre? Se riconoscessimo che a volte le nostre presunte conquiste umane sono in realtà soluzioni abbastanza scadenti da un punto di vista evolutivo? Attraverso questo saggio impareremo che tutti gli animali possiedono una coscienza, capiscono qualcosa del passaggio del tempo e fanno piani per il futuro, intuiscono qualcosa della morte, imparano come funziona il mondo accumulando informazioni associative, possono essere menzogneri (pensiamo ad esempio alla “finta dell’ala spezzata” del corriere canoro o all’“inganno tattico” della seppia luttuosa), hanno intenzioni e obiettivi. Gli animali hanno persino norme che guidano il loro comportamento sociale, dando loro idee su quello che è giusto e su come loro (e gli altri) meritano di essere trattati. Insomma, ci arrenderemo al fatto che gli animali hanno piccole menti piene di qualità che vale la pena prendere in considerazione e che la nostra mente non è il principio e la fine di ogni meraviglia!
Rompicapo geologici e chi li ha risolti. La storia della Terra in 25 rocce
Donald R. Prothero
Libro: Libro in brossura
editore: Aboca Edizioni
anno edizione: 2022
pagine: 408
Ogni roccia racconta una storia. Per la maggior parte delle persone, una roccia è solo roccia, ma per un geologo esperto è un indizio ricco di preziose evidenze che possono essere lette chiaramente, se si sa come farlo. La geologia è come la serie televisiva CSI: geologi e paleontologi operano come investigatori forensi, mettono insieme impercettibili elementi di prova per ricostruire una “scena del crimine” del passato, spesso in modo incredibilmente dettagliato. Ancora una volta, Donald Prothero ha scritto un libro accurato e coinvolgente, leggibile da un pubblico di profani ma anche da lettori più esperti. Ciascun capitolo si concentra su una roccia particolare o su un importante fenomeno geologico, esaminando alcuni dei più interessanti fatti storici e culturali che li hanno riguardati. Si intreccia al racconto l’affascinante storia di chi ha fatto queste scoperte e di come ci è arrivato. Nella maggior parte dei casi, la comprensione è avvenuta gradualmente, con una serie di rivelazioni minori e inspiegabili, come singoli pezzi di un puzzle. Pagina dopo pagina affronteremo le più grandi domande della geologia: quanti anni ha la Terra? Che fine ha fatto il supercontinente Pangea? Come sono arrivate sulla cima dell’Everest le rocce oceaniche? Cosa possiamo imparare sul nostro pianeta da meteoriti e rocce lunari? Le risposte di Prothero passeranno attraverso casi di studio scelti con cura per ricostruire l’avvincente puzzle della storia della Terra. Scritto con uno stile divertente e accessibile, "Rompicapo geologici e chi li ha risolti" è una lettura essenziale per ogni appassionato di geologia e per chiunque sia curioso di sapere quale sia la storia della Terra che sta proprio sotto ai suoi piedi.
La sfida del bene comune. Come riconoscere e promuovere i valori democratici di una comunità
Philip Kotler
Libro: Libro in brossura
editore: Aboca Edizioni
anno edizione: 2022
pagine: 288
L’esperto di marketing di fama mondiale Philip Kotler ha sempre avuto un obiettivo a lungo termine che forse molti non sospettano, a meno che non conoscano bene la sua produzione. Si è sempre chiesto come poter utilizzare l’economia e il marketing per migliorare e promuovere il bene comune e in che modo i cittadini che hanno a cuore gli altri possano aiutare le persone a realizzare i loro sogni e a esprimere il loro potenziale. Essendo al tempo stesso uno studioso di formazione economica, uno specialista di marketing ma anche un attivista civico, ha voluto scrivere un libro che aiutasse proprio tutti gli attivisti civici a fare del mondo un posto migliore. Dopo aver riflettuto sulle criticità del capitalismo americano di oggi e discusso le migliori proposte per superarle, Kotler ha cominciato ad approfondire il concetto di bene comune analizzando il contributo di attivisti e riformatori che negli Stati Uniti si sono distinti anche in maniera eroica: Martin Luther King, Eleanor Roosevelt, Jane Addams, Gloria Steinem, Rachel Carson, Saul Alinsky, Ralph Nader, Al Gore, Robert Reich… In questo libro, attraverso il loro esempio, illustra ciò che ciascuno dei tre principali settori della società – le imprese, lo Stato e le organizzazioni non profit – può fare per favorire il bene comune e promuove strumenti di cambiamento sociale come il dialogo, l’istruzione, il marketing sociale, i social media, la legislazione e molte tattiche di protesta non violenta. Il nostro obiettivo, ci ricorda Kotler, deve essere quello di creare un mondo in cui le persone siano sane e sicure, tutelate finanziariamente, attive nella protezione dell’ambiente e capaci di dare un contributo alle loro comunità. Lo scopo ultimo è il benessere dell’umanità e la civiltà.
L'arte di vivere annusando. Storie sorprendenti dal mondo dei profumi e degli odori
Bill S. Hansson
Libro: Libro in brossura
editore: Aboca Edizioni
anno edizione: 2022
pagine: 268
Tutti gli organismi, dagli insetti all’uomo, usano i sensi per orientarsi nell’ambiente e comunicare. I grilli e i pipistrelli, per esempio, si affidano alle onde sonore; le libellule e gli esseri umani alla vista; le falene, i maiali e i cani sono invece famosi per il loro fine olfatto. La falena maschio è in grado di seguire la scia di profumo della femmina, presente in una concentrazione quasi omeopatica, e di fatto è il miglior annusatore del mondo. Il salmone, quando deve tornare nello stesso ramo del fiume in cui è nato per deporre le uova, usa l’olfatto per ritrovare la via di casa. I cani maschio sono bravi quanto le falene e altrettanto sensibili: per loro è molto più importante l’olfatto della vista, di fatto “vedono” sotto forma di odori, non di impressioni visive. Per tanto tempo si è creduto, poi, che gli uccelli non avessero il senso dell’olfatto, mentre oggi sappiamo che è l’esatto contrario: gli avvoltoi riescono a captare da lontanissimo l’odore delle particolari molecole emesse da un animale morto, mentre gli uccelli marini, come gli albatros, sono in grado di fiutare una presenza massiccia di plancton, che per loro significa abbondanza di pesce. Ciò che è ancora più sorprendente, forse, è il fatto che anche le piante possano annusare e inviarsi messaggi olfattivi tra loro o usare odori specifici per manipolare amici e nemici o cambiare la loro emissione di sostanze volatili quando vengono attaccate. Bill Hansson ci apre le porte del suo laboratorio per raccontarci alcune delle storie più sorprendenti dal mondo della ricerca olfattiva ricordandoci che, nonostante abbiamo la tendenza a considerarci molto visivi, dimenticandoci gli altri sensi, e crediamo di dipendere meno dalle informazioni olfattive rispetto ad altre specie, anche noi esseri umani siamo intimamente connessi al mondo degli odori. Del resto, come mai il naso e le narici sarebbero così evidenti sui nostri volti se l’olfatto non fosse cruciale per la nostra sopravvivenza? Prefazione di Giovanna Zucconi.
L'incredibile storia della neve e della sua scomparsa. Dalle civiltà mesopotamiche al frigorifero, dai cocktail all'emergenza climatica
Alberto Grandi
Libro: Libro in brossura
editore: Aboca Edizioni
anno edizione: 2022
pagine: 200
La storia della conservazione della neve è un’epopea mondiale che tocca tutte le aree geografiche e tutte le grandi civiltà: dagli assiri agli egizi, dalla Roma di Nerone alla Cina Imperiale, dalle raffinate corti dell’Italia rinascimentale alla Versailles del Re Sole. Fin dall’antichità il freddo è stato uno dei mezzi più semplici per conservare gli alimenti deperibili. Il ghiaccio e la neve venivano utilizzati anche per preparare specialità gastronomiche particolarmente ricercate o, più semplicemente, per rinfrescare pietanze e bevande. Non solo: il freddo fu per lungo tempo l’unico presidio medico davvero efficace nel controllo della temperatura corporea. Da qui scaturiva la necessità di un’attività di produzione, raccolta e commercio immane e costellata di sfide logistiche che presentavano problemi tecnici non indifferenti e che vennero del tutto superati solo nella seconda metà del XIX secolo, con l’invenzione della macchina per produrre artificialmente il ghiaccio. Attraverso un arco temporale che va dall’antichità ai giorni nostri, l’originalissimo saggio di Alberto Grandi ripercorre le tappe di questa incredibile storia, in gran parte sconosciuta, che ha avuto momenti davvero epici e ha rappresentato, almeno fino alla metà del XX secolo, una realtà economica di rilevanza internazionale. Una storia che fa emergere non solo elementi economici di grande interesse e attualità ma anche qualcosa di più sorprendente, vale a dire la dimensione culturale dell’uso del freddo. Oggi come nel passato, infatti, il livello dei consumi di ghiaccio non è mai stato solo legato alla sua disponibilità a basso costo, ma sembra essere strettamente connesso a particolari propensioni e ai gusti dei consumatori, a qualcosa, in altre parole, che potremmo definire come una simbologia sociale del freddo. “La storia della neve è la storia di un prodotto, di un mercato, di una tecnologia. È la storia di modelli di consumo che si sono evoluti in maniera differente nei diversi paesi del mondo. Oggi il ghiaccio e la neve si producono solo per soddisfare bisogni superflui, come la realizzazione di cocktail o per preparare piste da sci. Il paradosso è che per avere a disposizione tutto ciò, per avere le nostre case sempre fresche e i nostri frigoriferi sempre più grandi, stiamo contribuendo a rendere la Terra un pianeta torrido: per avere la neve artificiale, ci stiamo privando del piacere di toccare e di contemplare la neve naturale”.
La vita che brilla sulla riva del mare. Le piante e gli animali che popolano i litorali rocciosi, le spiagge sabbiose e le barriere coralline
Rachel Carson
Libro: Libro in brossura
editore: Aboca Edizioni
anno edizione: 2022
pagine: 368
Uscito nel 1955 e finora mai pubblicato in Italia, "La vita che brilla sulla riva del mare" è uno dei capolavori di Rachel Carson. Nel presentare le forme di vita che popolano la costa, in questo saggio l’autrice ci porta a esplorare una pozza di marea, una grotta inaccessibile, a osservare un granchio solitario sulla spiaggia a mezzanotte: grazie a questi e ad altri incontri ci offre non solo uno studio precisissimo sull’ecologia della costa, ma anche un racconto potente ed evocativo sul fragile equilibrio della vita che si trova in riva al mare. Arricchito da un’introduzione di Margaret Atwood che celebra la lungimiranza della Carson nell’aver intuito il ruolo cruciale degli oceani per la salute del pianeta e corredato dalle illustrazioni di Bob Hines, presenti anche nell’edizione originale, utilissime per orientare i lettori nel riconoscimento delle piante e degli animali descritti in queste pagine, "La vita che brilla sulla riva del mare" è una guida sentimentale di straordinaria accuratezza scientifica per tutti gli amanti del mare e delle grandi letture senza tempo.
Lineamenti di economia democratica. Perché è necessario costruire ricchezza per tutti
Marjorie Kelly, Ted Howard
Libro: Libro in brossura
editore: Aboca Edizioni
anno edizione: 2022
pagine: 200
Il potere politico è stato democratizzato molto tempo fa, ma l’economia non è mai stata democratizzata. Questo progetto storico sta muovendo i primi passi, e ognuno di noi può avere un ruolo nel promuovere il nuovo sistema i cui fondamentali principi etici sono la comunità e la sostenibilità. La nostra economia sta letteralmente distruggendo il pianeta in cui viviamo. Le risorse naturali che consuma sono più di quelle che la Terra è in grado di rigenerare. Stiamo demolendo l’unica casa che abbiamo, eppure restiamo intrappolati in un sistema destinato a perpetuare questa distruzione. La nostra è un’economia “creata dall’un per cento per l’un per cento”, come l’ha definita Joseph Stiglitz, un’economia estrattiva, concepita in modo da permettere a un’élite finanziaria di massimizzare il proprio profitto senza curarsi dei danni arrecati ai lavoratori, alle comunità e all’ambiente. In questo libro, Marjorie Kelly e Ted Howard ci mostrano che sta però emergendo un’economia nuova, creata dalle persone per le persone, che mira a soddisfare i bisogni essenziali di tutti, a tenere in equilibrio il consumo umano con la capacità rigenerativa della Terra, a rispondere alle esigenze della gente comune, a condividere la prosperità indipendentemente dalle diversità: un’economia democratica. Costruirla significa riprogettare le istituzioni e le attività fondamentali (imprese, investimenti, sviluppo economico, occupazione, acquisti, banche, uso delle risorse) in modo che i meccanismi di base dell’economia siano posti al servizio del bene comune. Cambiare tutto significa che ognuno ha un ruolo da svolgere, e Kelly e Howard raccontano non solo le storie di attivisti e di leader di base, ma anche di insospettabili fiancheggiatori dell’economia democratica, storie in cui i semi di un futuro al di là del capitalismo d’impresa germinano nei servizi di approvvigionamento ospedalieri, negli uffici dei fondi pensione e persino in qualche sala di consiglio d’amministrazione. La strada per un sistema fondato sulla comunità, la democrazia e la giustizia rimane incerta, ma leggendo le parole di Kelly e Howard la percorreremo insieme. Questo è solo il primo passo “Non basta pensare che un altro mondo sia possibile; dobbiamo poterlo immaginare, sperimentare su piccola scala, percepire e assaporare. Ciò che Marjorie Kelly e Ted Howard fanno in questo libro è offrirci le storie concrete e i modelli della realtà di cui abbiamo bisogno per credere veramente in un mondo nuovo. Queste storie – di imprese a proprietà cooperativa; di città che adottano politiche economiche all’insegna della giustizia razziale; di finanza e investimenti etici; di comunità che reagiscono alla crisi impegnandosi nella costruzione del nuovo – ci mostrano che un’altra economia non è solo una possibilità astratta o una lontana utopia, ma qualcosa già in via di costruzione nel mondo reale.” Dalla prefazione di Naomi Klein.