ABE: Almanacco della canzone napoletana
Storia delle canzoni di pulcinella: 1890-1990
Antonio Sciotti
Libro: Libro in brossura
editore: ABE
anno edizione: 2023
pagine: 180
Nell'Appendice Documentaria del libro racchiusa in un secolo (1891-1991), escludendo il repertorio tratto dalle commedie di Pulcinella, sono prese in considerazione soltanto le canzoni di Pulcinella composte per il varietà, per la Piedigrotta o per il Festival che, solo in un secondo momento, sono state inserite in una commedia o in uno spettacolo di rivista. In altre parole, l'analisi dell'individuazione delle canzoni di Pulcinella parte immediatamente al fenomeno dell'officina della canzone napoletana voluta dalle case editrici. Infatti, dal 1880, per l'interessamento della casa editrice Ricordi per la musica partenopea, si diffonde in maniera vertiginosa il fenomeno dell'industrializzazione della musica partenopea, grazie al quale oggi, attraverso studi certosini, si può risalire alla maggior parte dei dati per una compilazione di una scheda anagrafica di una canzone: dagli autori all'anno di pubblicazione, dalla prima esecuzione strumentale, vocale e corale al luogo e al contesto dell'esecuzione, al copyright editoriale, ecc. ecc. Questo fenomeno è strettamente legato ai concorsi di Piedigrotta, vere gare canore di canzoni napoletane con tanto di classifica, di premi, di giudizi della critica, di bandi di concorsi, pari a quello che oggi è il Festival di Sanremo. Da questo momento, tutte le canzoni partenopee hanno un palcoscenico sul quale aspirare per raggiungere il successo e su questi palcoscenici sono presentate la maggior parte delle canzoni dedicate a Pulcinella contemplate in questo libro. La passerella antologica dell'Appendice Documentaria inizia nel 1891 con il brano 'O Purcinella, primo motivo piedigrottesco dedicato a Pulcinella presentato da Achille Carrino durante la festa di Piedigrotta, e termina nel 1991 con Pulecenella a Surriento, brano inedito inserito da Bruno Venturini come bonus track nella sua collana antologica dedicata alla storia della canzone napoletana. Quasi tutti i testi delle canzoni vedono l'innamorato che si rispecchia in Pulcinella perché tradito dalla sua amata e solo poche composizioni trattano direttamente la maschera napoletana come personaggio teatrale. E questo perché nel corso dei secoli Pulcinella subisce diverse metamorfosi e tra le più importanti è quella che lo riscatta dalla sua condizione di servo e sciocco che divora solo maccheroni per diventare, di volta in volta, voce del popolo. In lui regnano sentimenti di generosità, altruismo, dolcezza e, a volte, anche di furbizia. Diventa, in questo modo, più semplice per i poeti napoletani scrivere di Pulcinella come dell'innamorato o dell'amico tradito nei sentimenti dalle persone a lui care. Precede l'Appendice Documentaria, la cronistoria delle tre edizioni del Festival del Pulcinella d'Oro (I nuovi motivi di Acerra Canora), istituite per rilanciare la maschera partenopea nel suo luogo d'origine, nonché la cronistoria del Primo Festival Città di Pulcinella, organizzato da Antonio Tagliamonte allo scopo di rilanciare la musica dedicata al primo cittadino di Acerra. Allegata alla cronistoria festivaliera, la sezione delle Istantanee costituita da brevi schede biografiche dei cantanti che hanno preso parte ai festival.
Storia delle canzoni dedicate a Ischia: 1880-1980 dal terremoto di Casamicciola ai Festival della Canzone Marinara, di Ischia e all'Epomeo d'Oro. Almanacco della canzone e del teatro napoletano
Antonio Sciotti
Libro: Libro in brossura
editore: ABE
anno edizione: 2023
pagine: 180
È un libro diviso in tre parti ognuna delle quali raggruppa tutte le melodie dedicate all'isola verde nell'arco di un secolo (1880-1980). La prima parte contempla la musica dedicata al terribile disastro di Casamicciola del 1883 che causò la decimazione di quasi la metà della popolazione. Nella seconda parte sono raggruppate rigorosamente in ordine cronologico tutte le canzoni con le sue storie a partire dal 1899, anno della prima composizione dedicata all'isola verde scritta nel periodo dell'industrializzazione della musica napoletana, per terminare con gli ultimi successi di Tony Tammaro e Salvatore Minopoli della fine degli anni '80 del Novecento. La terza parte è dedicata a Ischia festivaliera, o meglio al Festival della Canzone Marina che dal 1957 al 1961 ha rallegrato e movimentato il turismo ischitano con tante belle melodie. Seguendo il criterio di questa divisione, ad ogni parte viene assegnata una titolazione: Per Casamicciola tutto il mondo di Piedigrotta; La storia delle canzoni che omaggiano l'isola verde; Ischia festivaliera tra melodie, twist e yè yè. La prima carrellata di canzoni avviene nel 1883 in seguito al terribile terremoto di Casamicciola. Poeti, commediografi e musicisti s'impegnano a scrivere a titolo di beneficenza una notevole produzione canora e teatrale per ricavarne somme di denaro destinate ai superstiti dell'isola. La carrellata termina con l'inaugurazione nel 1888 del teatro Pergolesi che sorge a Barano d'Ischia, che diventa il simbolo del risollevamento dell'isola verde. Dopo questo periodo, la canzone napoletana mette in pausa la musica che canta Ischia, fino a che, a partire dal 1899, con il motivo 'Ncopp''a ll'isula, s'inizia sporadicamente a scrivere per omaggiare l'isola verde con i suoi panorami e le sue bellezze naturali. Il grande boom della produzione canora avviene negli anni '50 del Novecento, quando iniziano a diffondersi i primi festival che vanno a sostituire le antiche audizioni di Piedigrotta e, soprattutto, quando inizia il fenomeno della commercializzazione della canzone napoletana: l'abbondanza delle nuove composizioni si rifanno ad Ischia come meta turistica e come ritrovo di incontri d'amore. Sono soprattutto le case editrici del nord Italia che pubblicano la maggior parte di queste composizioni che sono eseguite in particolar modo da cantanti-chitarristi, assai numerosi sull'isola verde, che ravvivano le taverne e altri ritrovi turistici: Scarola, Enzo Gagliardi, Silvio Rosi, Vittorio, Ernesto De Maria, Pizzulin, Rino Da Positano, Armando Romeo, Roberto Murolo, Ugo Calise, Umberto Boselli, Gianni Festinese, Geppino Battaglia, Ettore Lombardi, Giovanni Mazzella, Nino Soprano, Gianni Morena, Franco Di Costanzo, Mimmo Di Lello, Rino De Sisto, Tony Sigillo, Gianni Mario, Franco Esposito, Salvatore Zurria e tanti altri. La grande abbondanza delle canzoni dedicate all'isola verde avviene nella seconda metà degli anni '50 del Novecento, ovvero negli anni in cui si tengono le tre edizioni del Festival della Canzone Marinara. Nonostante la grande concorrenza del periodo che non si riduce soltanto al Festival di Sanremo e al Festival della Canzone Napoletana (i soli che oggi si ricordano) ma anche a quella di altre prestigiose gare canore, quali il Festival Adriatico di Ancona, il Festival della Canzone Romana, il Festival siciliano della Canzone di Palermo o ancora i festival di Zurigo, Velletri, Trani, Como, Magenta, Vibo Valentia, Vasto, Montecatini, Viareggio e tanti altri, quello di Ischia non passa in sordina. ..