Vita e Pensiero: Università/Ricerche/Lett. greca e latina
Dosis d'olighe te file te. Studi offerti a Mario Cantilena per i suoi 70 anni
Libro: Copertina morbida
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2019
pagine: 208
Il volume comprende la versione a stampa degli interventi che alcuni allievi hanno offerto a Mario Cantilena, già professore ordinario di Lingua e letteratura greca all'Università Cattolica del Sacro Cuore, nel corso della giornata di studi svoltasi il 18 aprile 2018 in occasione dei suoi settant'anni. Gli articoli trattano diversi temi che riflettono gli interessi di studio di Mario Cantilena: essi si sviluppano lungo un arco temporale piuttosto ampio, che, partendo dalla letteratura greca arcaica, soprattutto epica, giunge alla prosa di età imperiale. Alcuni lavori si misurano anche, in chiave comparativa, con le tradizioni poetiche indoeuropee o si declinano nella dimensione della ricezione dell'antico nelle letterature e nelle esperienze musicali europee dell'età moderna.
Aigyptiazein. Frammenti della commedia attica antica
Anna Sofia
Libro: Copertina morbida
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2016
pagine: 191
Aigyptiazein è una voce del verbo adoperato da Cratino e Aristofane per dileggiare sulla scena personaggi ateniesi contemporanei ricorrendo a una più o meno velata parodia nei confronti degli abitanti del paese del Nilo. Nel panorama degli studi sulla commedia attica antica, il lavoro si caratterizza sia per la centralità data alla lettura filologica dei frammenti sia per la ricostruzione di un filone egizio nell'immaginario culturale e mitico dei poeti comici e di riflesso del loro pubblico. I frammenti scelti, corredati di apparato critico, traduzione e commento, hanno dato modo all'autrice di individuare il ruolo che l'Egitto rivestì nella dinamica storico-economica della polis ateniese nel corso del V sec. a.C. e di indagare sui meccanismi di integrazione dei meteci egizi nel tessuto sociale e produttivo, aprendo ampi squarci su aspetti della vita quotidiana e su eventi della politica che orientarono di volta in volta le scelte artistiche dei commediografi. Dalla ricerca emerge il quadro degli influssi culturali e dei rapporti commerciali tra Atene e l'Egitto achemenide, dai miti di ambientazione egizia rappresentati sulle scene ateniesi alle credenze religiose, sovente oggetto dello scherno dei comici, dalle mercanzie esotiche diffuse sui mercati attici ad alcuni aspetti della farmacopea faraonica recepiti dall'antica medicina greca.
Apologia. Apulei Platonici pro se de magia. Testo latino a fronte
Apuleio
Libro: Copertina morbida
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2016
pagine: 348
Silvia Stucchi propone in questo volume una nuova traduzione dell'Apologia di Apuleio, il discorso con cui il rètore di Madaura si difese dall'accusa di magia intentatagli dai familiari della moglie. L'opera, l'unica orazione giudiziaria di età imperiale giuntaci integralmente, è curata con un'attenzione particolare alla fruibilità in sede didattica, affinché il lettore e lo studente possano orientarsi direttamente sul testo latino, grazie a una puntuale serie di notazioni non solo stilistiche, ma, soprattutto, morfosintattiche, il che costituisce una novità in materia. L'orazione apuleiana è preceduta da una Introduzione che, in forma sintetica, ma completa, dà conto delle principali problematiche suscitate dall'opera, in ordine alla contestualizzazione storica, alla struttura, al contenuto e alle credenze magico-filosofiche attestate dall'orazione, e alle questioni relative alla lingua e allo stile di Apuleio, contestualizzati nel suo tempo e nell'alveo delle tendenze del gusto del II sec. d. C. Il libro è arricchito dalle Appendici che presentano Schede Lessicali nelle quali si affronta, in termini diacronici, l'evoluzione di alcuni degli elementi lessicali maggiormente caratterizzanti il testo apuleiano (carmen, il lessico della magia, il lessico dell'accusa, la terminologia relativa alla salute e alla malattia e ai rapporti familiari, etc.), e in cui si analizza quindi la lettura data dell'Apologia da R. Giovampietro...
Virgilio. Un'introduzione. Bucoliche Georgiche Eneide
Michael von Albrecht
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2012
pagine: 312
Questa importante ed esaustiva introduzione alle tre opere virgiliane da parte del grande latinista e filologo classico Michael von Albrecht ha il pregio non comune di porsi come un resoconto completo e scientificamente fondato, prezioso frutto d'alta scuola filologica, e di rivelarsi, nello stesso tempo, un'avvincente lettura anche per un pubblico più vasto. La struttura del volume è caratterizzata da uno schema molto rigoroso di presentazione della materia. Bucoliche, Georgiche ed Eneide vengono sottoposte tutt'e tre alla medesima griglia di analisi (prospetto dell'opera, genere letterario e predecessori, tecnica letteraria, lingua e stile, riflessione letteraria, orizzonte concettuale, tradizione e ricezione), permettendo così agevoli confronti e la scoperta di affinità, caratteristiche peculiari e differenze. Utili supporti sono inoltre l'accurata bibliografia finale, che fa il punto sulla ricerca contemporanea riguardo a quel caposaldo della cultura europea che è l'opera di Virgilio, e il ricco repertorio, ossia una "scelta dei nomi e delle cose notevoli" che fornisce un efficace strumento di esplorazione e di approfondimento, fonte inesauribile di stimoli all'interpretazione.
Studi su Silio Italico
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2011
pagine: 368
Contributi: Premessa di Luigi Castagna Critica del testo Gauthier Liberman, What Future for the Text of Sillius Italicus after Josef Delz? Tra storia e poesia Giuseppe Zecchini, Silio Italico e Domiziano Maria Teresa Schettino, Sagunto e lo scoppio della guerra in Silio Italico Gesine Manuwald, The Trojans, Dido and the Punic War: Silius Italicus on the Causes of the Conflict between Romans and Carthiginians Ulrike Auhagen, Stoisches bei Silius: Decius und Hannibal (Punica XI 155-258) Poesia e critica letteraria Michael Von Albrecht, Tradition und Originalität bei Silius Italicus Franco Caviglia, Un mostro molteplice (Pun. VI 140-292) Giuseppe Aricò, Pulchrae certent de laude coronae. Alcune note sull'episodio dei ludi in Silio Italico XVI 303 ss. Ursula Gärtner, Cedat tibi gloria lausque magnorum heroum celebratamque carmine virtus. Zu mythologischen Vergleichen und ihrem poetologischen Gehalt bei Silius Italicus Ferdinand Stürner, 'Ut poesis pictura': Hannibals Schild bei Silius Italicus Silvia Stucchi, Estetica dell'agonia: la rappresentazione di dolore e tormento in Silio e il caso di Regolo Personaggi Enrico M. Ariemma, Tentazioni demagogiche nei Punica di Silio Italico Hans Jürgen Tschiedel, Annibale come padre e marito Maria Assunta Vinchesi, Maro e l'incontro con il figlio di Regolo: la tipologia di un personaggio minore nel VI libro dei Punica Il ritorno degli dèi Eckard Lefèvre, Deque tuis pendentia Dardana fatis...
La riflessione sul teatro nella cultura romana
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2008
pagine: 384
In questo volume vengono pubblicati gli interventi di studiosi italiani e stranieri al convegno "La riflessione sul teatro nella cultura romana", organizzato da Giuseppe Aricò e svoltosi presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano (10-12 maggio 2006). I contributi declinano tale tema, ricco e complesso, sia nel suo aspetto di teorizzazione (più o meno esplicita e coerente) elaborata dai Romani, sia nel senso di valutazione da essi espressa sull'esperienza drammatica greca e latina, spaziando dall'età arcaica alla tarda Antichità, esaminando a questo riguardo temperie culturali, generi letterari e orientamenti personali diversi, delineando differenti modalità espressive di questa riflessione: dalla formulazione teorica al giudizio critico, alla ricezione e al riuso in ambiti non drammatici, al mascheramento parodico.
Le forme del morire. La gestualità nelle scene di morte dell'«Eneide»
Massimo Rivoltella
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2004
pagine: X-134
L'eroe virgiliano affronta vita e morte con pari tensione agonistica e - si direbbe - 'estetica'. La gestualità che accompagna la fine del guerriero nell'Eneide concorre a fare della morte di questo non il semplice atto conclusivo del vivere, bensì il suo culmine, il momento drammatico e sublime in cui il senso dell'esistenza trova espressione esemplare e, nel contempo, negazione irrevocabile.
Fecunda licentia. Tradizione e innovazione in Ovidio elegiaco
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2003
pagine: 192
La formula fecunda licentia esprime l'orgogliosa coscienza dell'essere poeta e del far poesia che è un tratto distintivo del sentire e del poetare ovidiani. Dagli atti delle giornate di studio che si svolsero nell'aprile del 2002 nelle sedi di Brescia e di Milano dell'Università Cattolica del Sacro Cuore emerge il riconoscimento, nelle opere giovanili, di una fecunda licentia come libero gioco di ripresa e variazione degli schemi elegiaci e dei topoi consolidati che esaurisce le possibilità del genere. Su questa linea sono state proposte anche nuove prospettive di interpretazione per la fase matura della poesia in elegi ovidiana, da quella grandiosamente romana, e pur così aperta agli influssi greci dei Fasti, alla poesia dell'esilio, che sa trasformare il lamento elegiaco in lamento dell'esule, non senza aprirsi, talvolta, a spunti di polemica arieggianti la poesia giambica.
Fàtis nikeforos. Frammenti di elegia encomiastica nell'età delle guerre galatiche: supplementum hellenisticum 958 e 969
Silvia Barbantani
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2001
pagine: XX-340
Il volume propone un'edizione ampiamente commentata di Supplementum Hellenisticum 958 e 969, due frammenti in distici elegiaci databili al III II secolo a.C. Entrambi possono essere messi in relazione con l'invasione dei Galati in Grecia e in Asia Minore, e in particolare i con la repressione della rivolta dei mercenari galati di Tolemeo II, celebrata da Callimaco nell'Inno a Delo. L'introduzione fa il punto sui precedenti dell'elegia storica e sull'ambiente socioculturale in cui si sviluppò la poesia encomiastica alessandrina; arricchisce il commento ai frammenti un'esauriente ricostruzione storica dei tormentati rapporti tra i Galati e i regni ellenistici.
Studi di poesia greca e latina
Giovanni Tarditi
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 1998
pagine: X-276
Il volume raccoglie studi riguardanti autori e momenti della produzione poetica greca e latina dall'età arcaica all'ellenismo e, ancora, all'età cesariana ed augustea: è, questo, l'arco temporale che Giovanni Tarditi riteneva essere l'alveo genetico di esperienze culturali - e innanzitutto letterarie - degne di essere trasmesse al mondo contemporaneo e capaci di contribuire in maniera decisiva all'educazione delle nuove generazioni. I saggi, la maggior parte dei quali è connessa con la poesia lirica, concorrono così ad offrire un panorama articolato e vario - e nel contempo coerente ed armonico - dell'attività di ricerca svolta nel corso degli anni dall'illustre studioso. Ne sono curatori L. Belloni, G. Milanese, A. Porro.
Nove studi sui cori tragici di Seneca
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 1996
pagine: VIII-188
Il volume raccoglie i saggi di studiosi di varie università italiane dedicati, con ampia varietà di metodi, al tema unitario dei cori delle tragedie senecane. I nove studi sono per la maggior parte la versione definitiva di interventi pronunciati dagli autori in un incontro tenutosi presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano nei giorni 11 e 12 febbraio 1993, organizzato da Luigi Castagna, che ha curato, con la redazione del volume, un'ampia sezione bibliografica aggiornata e l'apparato degli Indici. Gli autori dei saggi sono: Giancarlo Mazzoli (Università di Pavia); Antonio Martina (Università Cattolica di Milano); Rita Degl'Innocenti Pierini (Università di Firenze); Rosanna Marino (Università di Palermo); Maria Grazia Bajoni (Università Cattolica di Milano); Franco Caviglia (Università Cattolica di Milano); Paolo Mantovanelli (Università di Padova); Massimo Rivoltella (Università Cattolica di Milano); Giuseppe Aricò (Università di Palermo).
Amicitiae templa serena. Studi in onore di Giuseppe Aricò
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2008
pagine: 1615
Alcuni colleghi, amici, allievi ed estimatori del professor Giuseppe Aricò hanno ritenuto di onorare il suo settantesimo compleanno, presentandogli una miscellanea di studi dal titolo Amicitiae templa serena. Giuseppe Aricò, palermitano, laureato nel 1958, ha insegnato dapprima lettere latine e greche nei Licei classici, dove ha svolto anche attività di Preside. Dopo essere stato assistente volontario e poi professore incaricato, è risultato vincitore di concorso per un posto di professore di prima fascia nel 1981, ed è stato quindi professore ordinario di Lingua e letteratura latina presso la Facoltà di Magistero dell'Università degli studi di Palermo fino al 1999, anno in cui è stato chiamato a ricoprire la stessa cattedra presso l'Università Cattolica di Milano. Qui è stato anche titolare, per affidamento, dell'insegnamento di Storia del teatro greco e latino. In questa Università è stato Direttore dell'Istituto di Filologia classica e di papirologia. Dopo aver ricoperto vari altri incarichi, è ora coordinatore della Commissione didattica di Lettere Classiche e componente del comitato direttivo di "Aevum". I suoi principali interessi di ricerca si sono articolati su tre filoni: l'epica romana (Virgilio, Valerio Flacco e, soprattutto, Stazio, del quale ha curato, con Antonio Traglia, l'edizione per i Classici latini della UTET); la tragedia (Euripide, Livio Andronico, Ennio, Accio, Seneca); la riflessione dei Romani in tema di poetica e critica letteraria (Cicerone, Orazio, Plinio il giovane).