Tullio Pironti: Al-Hilal
Il palazzo del desiderio
Nagib Mahfuz
Libro: Libro in brossura
editore: Tullio Pironti
anno edizione: 1996
pagine: 598
È il secondo dei tre romanzi che compongono la trilogia. Narra le vicende di una famiglia cairota, alternando ad esse la descrizione degli avvenimenti storici più significativi e fornendo uno grande affresco della vita egiziana con immagini vivide che ci trasportano in un mondo lontano, esotico, comunque affascinante. Protagonista principale è Kamal, appassionato di poesia e filosofia, rispettoso della morale tradizionale e fortemente legato alle idee nazionaliste che, scontrandosi con il mondo e le sue crudeltà, perde ad uno ad uno tutti i suoi sogni di purezza e bellezza: Kamal o il disincanto della vita.
La via dello zucchero
Nagib Mahfuz
Libro: Libro in brossura
editore: Tullio Pironti
anno edizione: 1996
pagine: 454
È l'ultimo romanzo della "Trilogia del Cairo", opera principale di Nagib Mahfuz, lo scrittore egiziano premio Nobel nel 1988. Si conclude con questo volume un affascinante trittico che è possibile comprendere e ammirare nelle sue parti singole ma che, nella complessiva grandiosità, esprime ancor meglio l'ispirazione e il talento dello scrittore egiziano. Il tema del romanzo è la città del Cairo: attraverso le sue strade più antiche e le sue nuove lusinghe da metropoli s'intrecciano sogni e nostalgie, fedi religiose e utopie politiche di vecchi e di giovani in un movimento di vita incessante che rende denso e struggente lo scorrere del tempo.
La taverna del Gatto Nero
Nagib Mahfuz
Libro: Libro rilegato
editore: Tullio Pironti
anno edizione: 1993
pagine: 207
Il gatto nero che s'aggira nell'ombra d'una taverna del Cairo, nel racconto che dà il titolo a questa raccolta, è il materializzarsi di inquietudini che attraversano le coscienze di tutti. La scrittura di Mahfuz dimostra che la letteratura, quando è fedele all'impegno di rappresentare senza pregiudizi la vita, anche attraverso i sogni e le fantasticherie, resta un potente mezzo per comunicare al di là delle differenze di tradizione culturale. Forse la vita stessa non è che un grande racconto, diramato all'infinito, nel quale di volta in volta ciascuno assume il ruolo di partecipe narratore o di ansioso ascoltatore.