The Box Edizioni: Novel

Charlotte e Alice sono al primo anno di università, e amiche da quando erano piccole. La prima sta diventando una collezionista seriale di fidanzati, tutti sbagliati e tutti uguali: universitari, ricchi, annoiati, alla moda. La seconda, nonostante la prorompente bellezza, si limita a raccogliere le confidenze dell'amica e a cercare, in silenzio, la persona giusta per sé. Poi, un giorno, incontrano Renaud. O meglio: lo incontrano sette volte di seguito. Charlotte, che non crede al caso, lo affronta pensando che sia un maniaco, poi, parlandoci, scopre che semplicemente frequentano gli stessi posti, anche se per motivi diversi. Renaud ha lasciato l'università, non è di buona famigla, non segue la moda, ascolta Springsteen, non ha case in Bretagna dove passare i weekend. Ma quando anche Alice conosce Renaud, la storia comincia a ingarbugliarsi. Ambientato in una Parigi non da cartolina, "Tra due cuori" è il primo romanzo grafico realizzato da Bastien Vivès, ma contiene tutti i temi che svilupperà nelle opere seguenti: l'ironia con cui racconta gli amori precari dei propri coetanei, le protagoniste femminili, il montaggio serrato, la scelta delle inquadrature, il piacere del dettaglio nelle ambientazioni.

Esiste la vita su un altro pianeta? E ancora: perché esiste la realtà invece che niente? Sono domande a cui l'umanità cerca di dare una risposta da millenni. Ma ce n'è un'altra ancora più ardua, e difficile: esiste l'amicizia tra uomo e donna? Secondo Francesca e Bruno la risposta è: sì, ovvio. Peccato che i rispettivi partner non siano della stessa opinione: dopotutto Francesca e Bruno si chiamano più volte al giorno, si aspettano sotto casa, si confidano a bordo letto, sono uno la spalla dell'altra nei momenti di sconforto oppure quando arriva il momento di studiare per superare gli esami. Eppure non stanno insieme, non si sono mai baciati, non hanno voglia di avere una storia nonostante il loro rapporto sia di lunga data e più solido di tanti altri, non solo dal punto di vista affettivo. Scritto e disegnato durante un soggiorno di studio a Urbino, ambientato in uno scenario che omaggia il paesaggio italiano, in "Veri Amici" Bastien Vivès racconta senza pudori e ipocrisie gli amori e le vite precarie dei suoi coetanei alla perenne ricerca di un proprio posto nel mondo, in bilico tra ricerche in biblioteca, sogni di gloria televisiva, incertezza del presente, vaghezza del futuro, e nostalgia per un passato che non è stato.