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Solfanelli: Ulisse

Lingue strane. La crisi della grammatica «universale»

Lingue strane. La crisi della grammatica «universale»

Lucio D'Arcangelo

Libro: Libro in brossura

editore: Solfanelli

anno edizione: 2018

pagine: 128

Questo libro prende in esame alcuni concetti chiave della grammatica tradizionale, ritenuti applicabili a tutte le lingue: predicazione, nome/verbo, soggetto/oggetto (agente/paziente), transitività, passivo, relazioni sintattiche, marche TAM. In realtà le ricerche compiute negli ultimi anni con la scoperta di lingue sempre più lontane dal nostro orizzonte mentale hanno ampiamente dimostrato l'inattendibilità di tali categorie al di fuori delle lingue indoeuropee, nonostante la pervicacia di alcuni teorici a riproporle e la pigrizia di molti ricercatori, che hanno seguitato ad usarle per semplice comodità, anche se con tutte le riserve del caso. Indubbiamente bisogna distinguere tra la linguistica teorica e quella descrittiva, che contraddice, talora macroscopicamente, la prima, ma spesso i problemi dell'una si riflettono nell'altra. La grammatica di una lingua non è la manifestazione (istanziazione) di categorie supposte universali, né rappresenta delle scelte compiute in un ambito, più o meno limitato, di possibilità date una volta per tutte.
11,00

Il genio della lingua

Il genio della lingua

Lucio D'Arcangelo

Libro: Libro in brossura

editore: Solfanelli

anno edizione: 2016

pagine: 96

Il secolo XX è stato, in buona parte, il secolo della linguistica generale, che ha prodotto sostanziali avanzamenti nello studio del linguaggio. Basta citare con Saussure linguisti come Hjelmslev, per cui la lingua è una forma-contenuto, o Sapir, che, crocianamente, mette l'accento sull'estetica, ovvero sul carattere metaforico del linguaggio. Con essi la linguistica ha conquistato la propria autonomia scientifica. Ma dal secondo dopoguerra in poi c'è stato, soprattutto nel mondo anglosassone, un ritorno a concezioni premoderne di stampo razionalistico, che hanno riportato lo studio del linguaggio nell'alveo della psicologia e in un certo senso della metafisica. Prima gli "universali" di Greenberg e poi l'antilinguistica di Chomsky hanno creato un clima concettuale aprioristico e sterile. L'idea che tutte le lingue hanno la stessa struttura ad un livello più o meno astratto è diventata per molti un articolo di fede ed alcune riviste specializzate lo diffondono con impegno anche fuori degli Stati Uniti. Si è aggiunta una proliferazione di teorie grammaticali costruite su basi puramente logiche e prive di effettivi riscontri nella realtà delle lingue.
9,00

La spirale di Gabelentz. Morfologia e tipologia delle lingue

La spirale di Gabelentz. Morfologia e tipologia delle lingue

Lucio D'Arcangelo

Libro: Libro in brossura

editore: Solfanelli

anno edizione: 2015

pagine: 208

Si è parlato spesso, specie nei media, della presunta "rivoluzione" chomskyana, ma la vera rivoluzione, cominciata negli anni '70, sta nell'ampliamento planetario dell'orizzonte scientifico con lo studio di lingue fino a quel momento sconosciute come quelle aborigene dell'Australia e l'esplorazione, tuttora in corso, di territori sotto questo profilo ancora vergini come la Nuova Guinea e il Sudamerica tropicale: un fatto mai avvenuto in proporzioni così estensive, che ha prodotto un terremoto delle conoscenze devastante per tutte le teorie che si sono succedute nell'ultimo cinquantennio. A questo mutamento epocale non hanno certo contribuito i linguisti "da tavolino", ma quei ricercatori che, bagagli alla mano, sono andati sul posto e come i vecchi "viaggiatori" ci hanno edotto della straordinaria ricchezza linguistica del pianeta, ragguagliandoci sulle lingue più disparate e singolari : una ricchezza che non è completamente naturale né completamente culturale e fa del linguaggio, un "oggetto di terza specie", il più complesso di tutti, rivelatosi irriducibile alle aspettative teoriche anche più modeste.
16,00

La spirale di Gabelentz. Morfologia e tipologia delle lingue

La spirale di Gabelentz. Morfologia e tipologia delle lingue

Lucio D'Arcangelo

Libro: Libro in brossura

editore: Solfanelli

anno edizione: 2012

pagine: 120

Si è parlato spesso, specie nei media, della presunta "rivoluzione" chomskyana, ma la vera rivoluzione, cominciata negli anni '70, sta nell'ampliamento planetario dell'orizzonte scientifico con lo studio di lingue fino a quel momento sconosciute come quelle aborigene dell'Australia e l'esplorazione, tuttora in corso, di territori sotto questo profilo ancora vergini come la Nuova Guinea e il Sudamerica tropicale: un fatto mai avvenuto in proporzioni così estensive, che ha prodotto un terremoto delle conoscenze devastante per tutte le teorie che si sono succedute nell'ultimo cinquantennio. A questo mutamento epocale non hanno certo contribuito i linguisti "da tavolino", ma quei ricercatori che, bagagli alla mano, sono andati sul posto e come i vecchi "viaggiatori" ci hanno edotto della straordinaria ricchezza linguistica del pianeta, ragguagliandoci sulle lingue più disparate e singolari: una ricchezza che non è completamente naturale né completamente culturale e fa del linguaggio, un "oggetto di terza specie", il più complesso di tutti, rivelatosi irriducibile alle aspettative teoriche anche più modeste.
10,00

La lezione di Antonio Rosmini-Serbati. Principi giuridici fondamentali e diritti umani
10,00

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