Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

Mi chiamavano Togliatti. Autobiografia disegnata a dispense. Volume Vol. 1

Mi chiamavano Togliatti. Autobiografia disegnata a dispense. Volume Vol. 1
Titolo Mi chiamavano Togliatti. Autobiografia disegnata a dispense. Volume Vol. 1
Volume Vol. 1 - (Abbiate fede)
Autore
Prefazione
Argomento Casa, hobby, cucina e tempo libero Umorismo
Editore UTET
Formato
Formato Libro Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
Pagine 161
Pubblicazione 07/2018
ISBN 9788851162771
 
18,00

 
0 copie disponibili
presso Libreria L'ippogrifo (Piazza Europa, 3)
0 copie disponibili
presso L' Ippogrifo Bookstore (C.so Nizza, 1)
Ordinabile
Forse non lo sapevate, ma da piccolo Vincino odiava Togliatti. E per un motivo più che giustificato: «Siccome avevo il naso buffo e gli occhialini tondi, a scuola i compagni mi chiamavano Togliatti. “Ehi, Togliatti, prrrr!” Erano i giorni del dramma di Ungheria». Questa è solo una delle mille, scomode rivelazioni di una vita disegnata male, anzi: peggio. Tutto ha inizio nel 1957, quando un Vincino undicenne presta la penna al giornalino delle maestre amiche di sua madre, per una prima vignetta satirica addirittura sul Mercato Comune Europeo. Da lì in poi, è un crescendo di azioni sconsiderate: dalle lotte politiche nella Palermo di Ciancimino alle prime rubriche per “Lotta Continua”, tra mastini napoletani e pistole; dai soggiorni in carcere («Esperienza bellissima, la consiglio a tutti») alla naja come architetto sovversivo. E poi la fondazione del famigerato “Male”, con la sua satira feroce e le finte prime pagine di “Repubblica” («Arrestato Ugo Tognazzi. È il capo delle br»), che gli vale perfino una cena al Quirinale con Sandro Pertini. E ancora: il furto di una Panda di proprietà della Fiat, le incursioni travestito da Craxi a un comizio dello stesso, il pornofotoromanzo con Cicciolina, i viaggi a scrocco per “Avaj”, la finta epurazione dal “Foglio”, ordita insieme a Giuliano Ferrara… “Mi chiamavano Togliatti” è uno sghembo manuale di satira, un flusso d’incoscienza, un’autobiografia oscena e candida, funestata dalle facce note di Andreotti, Fanfani, Agnelli, Berlusconi, Scalfari, Occhetto, ma anche ispirata a ricordi affettuosi e privati: il padre, direttore integerrimo dei cantieri navali palermitani, la famiglia e i figli, gli amici geniali morti troppo presto, come Stefano Tamburini e Andrea Pazienza. Vincino ha deciso di vuotare il sacco perché nella vita arriva un momento in cui certe cose non riesci più a tenerle dentro, ma soprattutto perché non voleva perdere l’occasione di farci diventare tutti, dal primo all’ultimo lettore, complici delle sue malefatte. Prefazione di Giuliano Ferrara. Con ebook scaricabile fino al 31/12/2018.
 
Questo sito è protetto da reCAPTCHA e si applicano le Norme sulla Privacy e i Termini di Servizio di Google.

Libri dello stesso autore

Chi ha cercato questo ha cercato anche...

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.