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La terza lettera. Gli scritti del comandante partigiano Luciano Pradolin «Goffredo» prima di essere fucilato e il suo carteggio con Gaby Vincent

La terza lettera. Gli scritti del comandante partigiano Luciano Pradolin «Goffredo» prima di essere fucilato e il suo carteggio con Gaby Vincent
Titolo La terza lettera. Gli scritti del comandante partigiano Luciano Pradolin «Goffredo» prima di essere fucilato e il suo carteggio con Gaby Vincent
Autori ,
Prefazione
Argomento Scienze umane Storia
Editore Kappa Vu
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 120
Pubblicazione 06/2025
ISBN 9788832153620
 
15,00

 
0 copie disponibili
presso Libreria L'ippogrifo (Piazza Europa, 3)
0 copie disponibili
presso L' Ippogrifo Bookstore (C.so Nizza, 1)
Il libro ricostruisce il carteggio di Luciano Pradolin inserendolo nella storia della Resistenza del Friuli Occidentale. Gli autori danno risalto agli eventi che hanno coinvolto il comandante partigiano “Goffredo” in prima persona, soprattutto quelli che vanno dall'inizio della lotta partigiana di Liberazione alla fine della Repubblica partigiana della Carnia. Il recupero di tutte le lettere è stato possibile grazie al lavoro di conservazione dei nipoti di Luciano Pradolin: Paolo Grillo e Alessio Christian Pradolin. Prima della sua esecuzione per mano dei fascisti, Luciano Pradolin, il comandante partigiano “Goffredo” del Battaglione ‘Val Meduna', scrive due lettere: una alla madre, la maestra Domenica Crozzoli di Tramonti di Sopra, e una alla sorella Caterina “Rina”, che maestra stava per diventare. Luciano Pradolin muore fucilato dai fascisti repubblichini all'alba dell'11 febbraio 1945, con altri ventidue compagni, davanti al muro del cimitero di Udine. Quando gli sparano la raffica mortale Luciano ha in tasca la foto della giovane fidanzata francese Gaby Vincent. Una foto dalla quale non si separa mai, che è stata restituita alla famiglia dopo la sua morte. La foto di Gaby è ‘La terza lettera' dal carcere, quella che Luciano non può e non vuole spedire: non vuole ferire la ragazza che ama, rendendola partecipe della sua tragedia. Questa lettera mai inviata è l'ultima arma di Luciano contro la morte, l'unica ribellione possibile davanti a una condanna certa, e forse Luciano spera pure che Gaby, prima o poi, lo dimentichi per rifarsi una vita. Prefazione di Gianfranco Pagliarulo.
 
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