Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

Il Pci nelle Marche dalle origini al «partito nuovo». (1919-1945)

Il Pci nelle Marche dalle origini al «partito nuovo». (1919-1945)
Titolo Il Pci nelle Marche dalle origini al «partito nuovo». (1919-1945)
Autori , ,
Argomento Scienze umane Storia
Collana Storia, storie
Editore Affinità Elettive Edizioni
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 290
Pubblicazione 01/2022
ISBN 9788873265696
 
23,00

 
0 copie disponibili
presso Libreria L'ippogrifo (Piazza Europa, 3)
0 copie disponibili
presso L' Ippogrifo Bookstore (C.so Nizza, 1)
Ordinabile
Un partito che nasce sulle radici del sovversivismo nel giro di un paio di anni (dal 1921 al 1923) si trova a perdere la prima generazione di dirigenti (chi cambia città e chi va in esilio) per l’avvento del regime fascista. Eppure qualcosa è stato fatto se nelle elezioni del 1924 viene comunque eletto un deputato. Alcuni giovani prendono in mano il testimone e tra carcere, esilio e confino riescono a mantenere in vita una sorta di organizzazione, la quale nel 1938 vede crescere le adesioni. La Guerra di Spagna è il vero punto di svolta. Nella Resistenza i comunisti provano ad avere l’egemonia politica senza molto successo. L’unità con gli altri partiti è però un punto fermo della politica dopo la Liberazione, allorché i vari Cappellini, Molinelli, Marcucci e Adele Bei hanno l’incarico di spiegare cosa sia il partito nuovo. Vi sono alcune resistenze, anche per le radici sovversive mai sopite, ma alla fine tutti accettano la novità: da partito delle avanguardie operaie a partito del popolo.
 
Questo sito è protetto da reCAPTCHA e si applicano le Norme sulla Privacy e i Termini di Servizio di Google.

Libri dello stesso autore

Chi ha cercato questo ha cercato anche...

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.