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Tra Garofalo e i Dossi. Una pala d'altare di «Sebastianus pictor» a Orte

Tra Garofalo e i Dossi. Una pala d'altare di «Sebastianus pictor» a Orte
Titolo Tra Garofalo e i Dossi. Una pala d'altare di «Sebastianus pictor» a Orte
Autori ,
Argomento Arti, cinema e spettacolo Storia dell'arte: stili artistici
Editore Aguaplano
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 176
Pubblicazione 12/2023
ISBN 9791280662170
 
20,00

 
0 copie disponibili
presso Libreria L'ippogrifo (Piazza Europa, 3)
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presso L' Ippogrifo Bookstore (C.so Nizza, 1)
Ordinabile
L'individuazione della collocazione originaria (Grignano Polesine, oggi frazione di Rovigo) di una pala d'altare “ferrarese”, firmata Sebastianvs P., che si conserva presso il Museo Diocesano d'Arte Sacra di Orte, e la proposta di identificazione del suo autore con il lendinarese Sebastiano Filippi senior (documentato tra il 1511 e il 1524) costituiscono l'occasione per una verifica del catalogo dell'artista, attentamente riconsiderato alla luce degli studi più recenti sulla pittura estense del principio del Cinquecento. Serrate considerazioni stilistiche e ritrovamenti archivistici e figurativi portano gli studiosi a ridiscutere alcuni punti dibattuti della storia artistica ferrarese, dalla datazione del Polittico Costabili alla produzione di Dosso e Battista Dossi e di altri pittori del loro entourage (Camillo Filippi, Jacopo Panicciati alias Monogrammista IA). La messe di informazioni raccolte in questo volume, con attenzione particolare alle visite pastorali, utili – si spera – anche agli specialisti di altre discipline, non rappresenta uno sfoggio di erudizione fine a sé stesso ma è finalizzato alla ricostruzione di contesti, artistici e collezionistici, spesso misconosciuti. Si ha la certezza che la lettura di questo contributo, meditato e non occasionale, in cui si è cercato di ricostruire – per quanto possibile, in modo capillare e preciso – le relazioni di stampe e dipinti con altre opere d'arte, suffraghi la validità dell'asserzione longhiana: «l'opera non sta mai sola; è sempre un rapporto. Per cominciare: almeno un rapporto con un'altra opera d'arte» (Proposte per una critica d'arte, «Paragone», 1, 1950, p. 17).
 
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