La “Tavola di Cebete” è una rappresentazione iconografica di un percorso iniziatico nella sua completezza, la cui elaborazione è tradizionalmente attribuita al discepolo di Socrate di cui porta il nome. Essa ha goduto, nel tempo, di una costante fortuna. Alcune versioni pittoriche sono visibili in importanti musei (una è anche a Napoli), mentre antiche incisioni sull’argomento di quando in quando occhieggiano su cataloghi di augusti studi bibliografici. L’argomento non ha mai cessato di rapire l’interesse di intellettuali e studiosi di discipline tradizionali, come è stato appunto Onofrio Gargiulli, massone e autorevole rappresentante tardo settecentesco della linea Osiridea, movimento di pensiero che avrebbe poi annoverato, tra le proprie fila, personalità come Domenico Bocchini (il Geronta Sebezio), Giustiniano Lebano e – più prossimo ai nostri tempi – Giuliano Kremmerz. Un filo d’Arianna, questo, che proveremo a seguire, per quanto possibile, nella sua interezza.
La Tavola di Cebete Tebano
| Titolo | La Tavola di Cebete Tebano |
| Autore | Onofrio Gargiulli |
| Collana | I polifemi, IX |
| Editore | Stamperia del Valentino |
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| Pagine | 108 |
| Pubblicazione | 03/2021 |
| Numero edizione | 2 |
| ISBN | 9788899937751 |

