Florent-Claude Labrouste è un quarantaseienne funzionario del ministero dell'Agricoltura, vive una relazione oramai al tramonto con una torbida donna giapponese, più giovane di lui, con la quale condivide un appartamento in un anonimo grattacielo alla periferia di Parigi. L'incalzante depressione induce Florent-Claude all'assunzione in dosi sempre più intense di Captorix, grazie al quale affronta la vita, un amore perduto che vorrebbe ritrovare, la crisi della industria agricola francese che non resiste alla globalizzazione, la deriva della classe media. Una vitalità rinnovata ogni volta grazie al Captorix, che chiede tuttavia un sacrificio, uno solo, che pochi uomini sarebbero disposti ad accettare.
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Paolo
28 gen 2019
Dopo "Sottomissione" mi aspettavo un romanzo più' "politico". Ma solo in apparenza non lo è. E' un romanzo sul mal di vivere dell'uomo contemporaneo quando i vecchi miti crollano, la globalizzazione ci appiattisce e si cercano scorciatoie per una felicità irraggiungibile. H. è sempre lui con la sua prosa limpida, scanzonata , ricca di trovate e anche un po snob. Non delude per niente...