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Come fu che la Biennale diventò un circo. Corsi e ricorsi dell’era Baratta

Come fu che la Biennale diventò un circo. Corsi e ricorsi dell’era Baratta
Titolo Come fu che la Biennale diventò un circo. Corsi e ricorsi dell’era Baratta
Autore
Argomento Arti, cinema e spettacolo Arti: argomenti d'interesse generale
Collana Controvento
Editore La Vela (Viareggio)
Formato
Formato Libro Libro
Pagine 160
Pubblicazione 06/2019
ISBN 9788899661519
 
14,00

 
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presso Libreria L'ippogrifo (Piazza Europa, 3)
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presso L' Ippogrifo Bookstore (C.so Nizza, 1)
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Alla fine del secolo scorso, quando Paolo Baratta ha preso le redini della Biennale di Venezia, un grande cambiamento era in atto: la società dello spettacolo stava impossessandosi della categoria “arte” per farne il testimone di un’idea dove ciò che conta nella creatività è divertire, stupire, ridurre la grande tradizione estetica a un suk della comunicazione dove tutto è in lotta con tutto. Ma così l’arte, quella che ha fatto grande l’Occidente nei secoli, si è lentamente perduta e il passaggio al nuovo millennio ha registrato proprio questo impoverimento estetico dove tutto diventa arte (concetto, boutade, déjà vu, plagio, pubblicità, oggetto comune). Non è così però che funziona l’arte propriamente intesa, e lo si è visto nelle edizioni della Biennale dal 1999 a oggi. Entrare alla Biennale anno dopo anno è stato come avventurarsi dentro una Horror House e i fantasmi che appaiono sono gli stessi del nostro mondo tormentato: distruzione dell’ambiente, violenza, incubi e meraviglia dell’intelligenza artificiale, fine del mito umanista del lavoro, trasgressioni e questioni di genere...
 
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