Queste Note non insegnano a tradurre bensì propongono alcune osservazioni come spunti per una riflessione sui vincoli strutturali, concettuali e culturali nella traduzione dall'inglese all'italiano. Si può tradurre in tanti modi, per scopi diversi e con risultati di diversa qualità. Una buona traduzione è spesso il frutto di un talento innato, di un istinto ma, come in tutti i campi del sapere, la riflessione, la ponderazione delle scelte, la consapevolezza della materia con la quale si opera e dei meccanismi del suo funzionamento sono indispensabili per raggiungere risultati stabili e duraturi. Sebbene la traduzione sia una forma raffinata di comunicazione e mediazione interculturale che richiede sensibilità ad una pluralità di aspetti linguistici ed extralinguistici, la prospettiva qui adottata è prevalentemente linguistica: la traduzione è vista cioè dalla prospettiva di due sistemi linguistici comparabili ma anche divergenti in alcune aree della loro organizzazione. Tali divergenze rappresentano vincoli con i quali lo studente dovrà fare costantemente i conti nella pratica traduttiva: acquisirne consapevolezza può essere d'aiuto nel processo di formazione del giovane traduttore.
Prima di tradurre. Note sui vincoli strutturali, concettuali e culturali nella traduzione dall'inglese in italiano
Titolo | Prima di tradurre. Note sui vincoli strutturali, concettuali e culturali nella traduzione dall'inglese in italiano |
Autore | Marcella Bertuccelli Papi |
Collana | Ricerche linguistiche e interculturali, 2 |
Editore | Pisa University Press |
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Pagine | 246 |
Pubblicazione | 11/2016 |
ISBN | 9788867416462 |