Ci sono volte in cui un autore, attraverso l’utilizzo spregiudicato della fantasia, si dà alla libera creazione di storie, figure e luoghi al fine di esprimere meglio la propria realtà interiore. Simile per alcune suggestioni ai quadri di René Magritte o a certi lavori di Alain Resnais, il racconto di Luigi Terreri ci trascina in effetti un mondo "altro", laddove le connotazioni spaziali e temporali si sfumano al punto da trascinarci in una realtà semi-onirica, in cui le differenze tra presenza e assenza, realtà e pensiero, scompaiono per fondersi in un magma primordiale. Ma poiché è vero che molte volte un contenuto si lascia esprimere meglio da una forma ad esso affine, accade qui sovente che anche il linguaggio e la modalità espressiva utilizzati rigettino volutamente la logica sequenziale e il senso comune, per darsi ad un serrato e autoterapeutico flusso di coscienza ricco di simboli e suggestioni. «Il salto» ci parla di un viaggio, percorribile da ognuno di noi, che è metafora della scoperta mai conclusa della propria interiorità.
Il salto
| Titolo | Il salto |
| Autore | Luigi Terreri |
| Prefazione | Germana Alberti |
| Collana | La bellezza, 45 |
| Editore | Ist. Italiano Cultura Napoli |
| Formato |
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| Pagine | 112 |
| Pubblicazione | 02/2016 |
| ISBN | 9788885605350 |

