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Noi siamo il messaggio

Noi siamo il messaggio
Titolo Noi siamo il messaggio
Autore
Argomento Scienze umane Filosofia
Collana Eterotopie, 1052
Editore Mimesis
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 168
Pubblicazione 06/2025
ISBN 9791222308579
 
16,00

 
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presso Libreria L'ippogrifo (Piazza Europa, 3)
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presso L' Ippogrifo Bookstore (C.so Nizza, 1)
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L’evoluzione tecnologica, a partire dal telegrafo e dalla radio, è un fenomeno diretto verso un’esperienza della connessione, della compartecipazione e dell’unione fra le persone, guidato da una sorta di “provvidenza” verso un “noi” universale. L’esperienza dei social è esperienza della connessione. Tale percezione del “noi” è uno sviluppo del pensiero e della coscienza, dimensione dell’anima che si amplifica – per dirla con Bergson – per poter ritrovare la propria essenza umana: la ricerca della propria ontologia. In maniera mcluhanamente iperbolica possiamo dire che il messaggio del mezzo è un messaggio dello spirito, che si manifesta come esperienza trasformativa che rivela una verità dello spirito stesso. È come se un messaggio intrinseco dello spirito si manifestasse e reificasse nella tecnologia. A partire dall’esperienza dell’overview effect degli astronauti – a cui un gruppo di ricercatori dell’università del Missouri sta lavorando con la realtà virtuale – si intraprende un percorso sulle orme del pensiero di Bergson che conduce, in particolare, all’esperienza straordinaria dei primi mistici cristiani da cui si desume l’idea di coscienza come ascolto, come apertura uditiva al mondo. Quest’apertura della coscienza, che è un ritrovamento di sé, è il vero antidoto per contrastare da una parte l’imperativo tecnologico del “se si può fare, si deve fare”, e dall’altro la corsa cieca verso il “punto di saturazione e di collasso” del sistema, non solo economico-produttivo ma anche nervoso, di cui la rete è estensione. Antidoto, infine, alla bruttezza e all’inquinamento risultante dal consumismo. Questo ascolto dell’anima che è l’apertura della coscienza al “noi” come mondo di tutti, risulta essere l’unico strumento che ci può consentire di andare nella direzione della vita. Da potenziale minaccia per le culture cosiddette tradizionali e rischio di una violenta omologazione e di “epistemicidio dei popoli”, la ricerca attuale del “noi universale” è vista come la realizzazione della “mondialità”, ovvero come lo sviluppo interiore di un pensiero immaginativo e visionario che parte dal centro della persona-mondo, dal centro dello spirito umano.
 
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