Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

Il villaggio. Museo di carta riciclata

in uscita
Il villaggio. Museo di carta riciclata
Titolo Il villaggio. Museo di carta riciclata
Autore
Editore Lombardo Edizioni
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 326
ISBN 9791280566294
 
20,00

 
 
0 copie disponibili
presso Libreria L'ippogrifo (Piazza Europa, 3)
0 copie disponibili
presso L' Ippogrifo Bookstore (C.so Nizza, 1)
Il libro è di prossima pubblicazione, disponibile dal 13/06/2023
Di prossima pubblicazione
Che c’è di reale in un museo?! Le cose sono tratte, più spesso sottratte, dal loro luogo naturale e proposte come vere giustapponendole per tipologia, provenienza, età, genere o logiche ancora più complesse, astruse, virtuali. Persino ricreandone gli ambienti inevitabilmente posticci, improbabili il più delle volte. Tuttavia i musei servono, sono didascalicamente utili, strumenti di conoscenza imprescindibili, fonti di meraviglia e pure incentivi per studi più articolati e profondi. Alcuni di essi, quelli, per esempio, a tema artistico, antropologico o storico, a volte restituiscono un sentimento di lontananza ma pure, nello stesso tempo, di continuità; propongono un filo rosso che è legame e appartenenza, accendono risonanze e riverberi in profondità buie e sconosciute della nostra più intima essenza. Servono dunque. E non per la loro inconsistente autenticità, ma piuttosto per tutto ciò che di vero e profondo riescono a generare nella nostra coscienza. Quello che propongo è un piccolo museo che, l’abbiamo già detto, nulla ha a che fare con la verità e tantomeno con la realtà. È comunque un modo per rammentare a ciascuno di noi che in fondo abbiamo un legame comune se ci riconosciamo, un poco con la ragione ma assai di più con il senso, in immagini e storie che sono invenzione letteraria alimentata tuttavia da una vena profonda unica e riconoscibile per chi vuole che lo sia. La disposizione proposta, come nei musei, ha un ordine apparente, non sostanziale; e non potrebbe essere diversamente se nella falsità di fondo altro non si può fare al di là di accostare brani seguendo criteri astratti che fanno capo a categorie, cronologie, geografie o a quello che vi pare. Nel caso specifico a bozzetti, ritratti giocosi, aneddoti seguono vicende di personaggi appena più delineati ma pur sempre reinventati, direi quasi affettuosamente, per giungere infine a storie che ben poco hanno a che vedere con la realtà concreta, effettuale e tuttavia rilanciano un ambiente, un mondo che in qualche modo è stato e forse ancora è, se in qualcuno propongono un riflesso, un sentimento di appartenenza, un riconoscersi propaggine viva e vitale. Non ci sono pretese letterarie in queste pagine nate in un arco di tempo molto ampio e senza intenti divulgativi; pertanto alcune conservano una freschezza giovanile, altre invece sono più meditabonde e controllate, ma tutte hanno la spontaneità del fine in sé, del raccontare, specie a me stesso, un mondo com’era e com’è ancora nel magico, evanescente, attualismo della memoria. Dato il contesto non è forse nemmeno il caso di ricordare che la letteratura non riproduce la realtà, la inventa; e che nei musei, specie in quelli di carta riciclata (e riciclabile), c’è ben poca realtà e pertanto i riferimenti a persone, fatti e cose, sebbene in apparenza precisi, altro non sono se non un gioco della pur icastica immaginazione.
 
Questo sito è protetto da reCAPTCHA e si applicano le Norme sulla Privacy e i Termini di Servizio di Google.

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.