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Il controllo del Minculpop sulla pubblicità, il cinema, la moda, la cucina, la salute e la stampa

Il controllo del Minculpop sulla pubblicità, il cinema, la moda, la cucina, la salute e la stampa
Titolo Il controllo del Minculpop sulla pubblicità, il cinema, la moda, la cucina, la salute e la stampa
Autore
Argomento Scienze umane Storia
Collana Luoghi saggistici
Editore Todariana
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 159
Pubblicazione 12/2007
ISBN 9788870153682
 
14,00

Il Ministero della Cultura Popolare fra gli altri compiti, ordinava e proibiva ai giornali e alla radio cosa pubblicare e cosa tacere, perché i cittadini avessero della patria fascista un'immagine alta e fiera, esaltante: noi italiani eravamo grandi e temuti nel mondo come ai tempi gloriosi dell'Impero di Roma. Quella che era in realtà soppressione della libertà di stampa, di cui il popolo poco istruito non si rendeva conto, si poteva pensare che in fondo fosse desiderio, di non fare conoscere ai nemici i fatti di casa propria e di evitare pettegolezzi. Solo che in questo caso i fatti da nascondere erano la miseria dei generi di prima necessità e le nostre disastrose sconfitte con relativo numero di morti in Albania, in Grecia, nei Paesi Balcanici, in Russia e in Africa, dove non avevamo avuto alcun motivo di fare la guerra. Dopo le sconfitte di El-Alamein (1942) e la vittoriosa difesa sovietica di Stalingrado (1943) anche un piccolo ufficiale poteva comprendere che alla fine l'Italia e la Germania avrebbero perso e che tutti i successivi anni di guerra sarebbero stati inutili ed inevitabili massacri e distruzioni.
 
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