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Il lavoro è morto. Manifesto fancazzista

Il lavoro è morto. Manifesto fancazzista
Titolo Il lavoro è morto. Manifesto fancazzista
Autore
Argomento Società, scienze sociali e politica Società e cultura: argomenti d'interesse generale
Collana Le erbacce, 75
Editore Ortica Editrice
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 100
Pubblicazione 02/2024
ISBN 9791281228139
 
10,00

 
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presso Libreria L'ippogrifo (Piazza Europa, 3)
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presso L' Ippogrifo Bookstore (C.so Nizza, 1)
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Il lavoro è morto. Morto come Dio. E quando il folle di Nietzsche proclamò la morte di Dio nessuno volle crederci, prendendolo per scemo. Ma Dio o, meglio, l’idea di Dio come legittimazione dell’ordine sociale era comunque già morta da un pezzo. Così come lo è il lavoro come legittimazione dell’esistenza, anche se lo rimane del capitalismo. Di lavoro, è evidente, non ce n’è più bisogno. Altrimenti perché aumenterebbe il numero di disoccupati? Perché trovare un lavoro, anche di merda, è diventata un’impresa? Tutto il tempo sprecato per lavorare è sproporzionato rispetto a quello che servirebbe alla società per sostenersi, e poi, a dirla tutta, la tecnologia sarebbe tranquillamente in grado di dispensare gli esseri umani dalla maggior parte del lavoro che svolge. E allora perché siamo ancora schiavi?
 
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