Una chiave di lettura imprescindibile della storia esamina la natura dell'uomo, sempre complessa e inquieta. "Le discordie", scrive Sallustio, "sopravvengono per una tara dell'animo umano, che, insoddisfatto e sfrenato, si agita incessantemente per la libertà, per la gloria, per il potere". E Machiavelli, quattordici secoli a seguire: "Gli uomini sempre ti riusciranno tristi se da una necessità non sono fatti buoni". Questa libro, oltre a ricostruire le vicende della nascita e della fine dell'impero romano, è soprattutto una sorta di galleria di odii, di turpitudini, di efferatezze succedutesi nell'arco di trecento cinquanta anni, dall'apollineo demiurgo dell'impero di Roma, Ottaviano Augusto, a quello della decadenza, Costantino, primo imperatore cristiano. Con lo spartire l'impero ai figli, come fosse una proprietà privata, Costantino spalancava le porte prima al vento devastante delle guerre fratricide e poi alla separazione dell'impero d'Occidente da quello d'Oriente. Non era che l'anteprima della rovina.
Passioni, intrighi, atrocità degli imperatori romani
| Titolo | Passioni, intrighi, atrocità degli imperatori romani |
| Autore | Furio Sampoli |
| Collana | Biblioteca di Roma |
| Editore | Newton Compton Editori |
| Formato |
|
| Pagine | 475 |
| Pubblicazione | 04/2008 |
| ISBN | 9788854108585 |

