L'Europa va assumendo la forma di un grande mercato, dal quale tanto le attività singole che le realtà territoriali possono trarre vantaggi o svantaggi, secondo il modo in cui si dispongono al cambiamento dell'economia, dei consumi, della mobilità, degli stili di vita. Il potenziale di cambiamento che a tutti interessa è quello che si riflette sui territori, per quanto l'organizzazione di un territorio possa giungere a condizionare, interpretare, indirizzare, riassumere o suggerire il cambiamento atteso. Il territorio è una forma di soggettività prodotta dagli attori presenti e dalla loro capacità di concepire e attuare visioni comuni. Il Corridoio 5 ferroviario è un progetto ambizioso non per la infrastruttura in sé ma per le relazioni che essa apre. A livello europeo e locale. Città e distretti, non solo quelli dell'economia industriale, sono i più autorevoli interpreti dei destini del Nordest imprenditori collettivi del cambiamento, attori di una geografia volontaria chiamata a misurarsi col futuro europeo. L'ipotesi di cui si ragiona, quella metropolitana, non è un cambio di pelle, né un atto contro natura, ma un modo disincantato di guardare a ciò che sta intorno a noi. Da oggetto di trasformazioni profonde a soggetto di un cambiamento condiviso. È questo il Nordest di cui qui si parla.
Un corridoio tutto da inventare. L'alta velocità per fare crescere città e distretti
| Titolo | Un corridoio tutto da inventare. L'alta velocità per fare crescere città e distretti |
| Autore | Franco Migliorini |
| Collana | Nordest Europa.it |
| Editore | Marsilio |
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| Pagine | 112 |
| Pubblicazione | 06/2007 |
| ISBN | 9788831791809 |

