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Gente di mare. Regolamenti, pesche «speciali» e cooperazione nei compartimenti marittimi di Taranto e Brindisi dai primi dell'Ottocento alla Grande guerra

Gente di mare. Regolamenti, pesche «speciali» e cooperazione nei compartimenti marittimi di Taranto e Brindisi dai primi dell'Ottocento alla Grande guerra
Titolo Gente di mare. Regolamenti, pesche «speciali» e cooperazione nei compartimenti marittimi di Taranto e Brindisi dai primi dell'Ottocento alla Grande guerra
Autore
Argomento Scienze umane Storia
Editore Dellisanti
Formato
Formato Libro Libro
Pagine 236
Pubblicazione 11/2024
ISBN 9791281575332
 
20,00

 
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presso Libreria L'ippogrifo (Piazza Europa, 3)
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presso L' Ippogrifo Bookstore (C.so Nizza, 1)
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Quasi inesplorati sono gli studi sulla pesca nelle acque della provincia di Terra d’Otranto, terra «tra due mari», Adriatico e Ionio, con circa quattrocento chilometri di costa. Il mare, pur essendo ricco, non riuscì a dare il suo contributo per la crescita del Salento in quanto la gente di mare mancava di mezzi finanziari e imprenditori locali, per la presenza di molti speculatori, veri usurai, e per uno scarso spirito associazionistico e cooperativistico tra i piccoli pescatori. Le attività ittiche tradizionali, l’antica tonnara di Gallipoli e i celebri mitili di Taranto, risentirono del momento difficile. Il ruolo della pesca, in effetti, fu modesto. Ad una potenzialità del mare non seguì un’efficace e adeguata attività produttiva capace di creare un maggior grado di benessere alla povera classe dei pescatori. Nonostante tutto, la gente di mare reagì difendendosi con poche associazioni di mutuo soccorso e qualche cooperativa.
 
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