Il libro ricostruisce il percorso che porta Camus a cercare una via di uscita dall’assurdo e dalle conseguenze nichiliste in esso implicate. Sulle forme e sugli esiti del superamento dell’assurdo verte la parte centrale del saggio, volta ad analizzare la struttura dialettica della rivolta, l’ambiguo nesso che si viene a creare tra rivolta e movimento rivoluzionario, il risultato totalitario derivante da un uso costante e metodico della violenza. Nella messa a punto di una politica basata sull’idea di limite si riassume la scelta antistoricista e antiassolutista di Camus. Nel sottolineare la funzione cruciale che l’opposizione tra totalitarismo e federazione svolge nel socialismo antiautoritario dello scrittore, il saggio intende mostrare come la suddetta antitesi, col suo carico di istanze antisovraniste, resti un tema costante, destinato a giocare un ruolo di rilievo nel modo stesso in cui Camus affronta la questione algerina.
Vivere senza appello. La scommessa di Camus
| Titolo | Vivere senza appello. La scommessa di Camus |
| Autore | Daniela Andreatta |
| Collana | Filosofie, 515 |
| Editore | Mimesis |
| Formato |
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| Pagine | 210 |
| Pubblicazione | 10/2017 |
| ISBN | 9788857543468 |

