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Ombre rosse. Politica, economia e società ad Arezzo 1985-2020: discese ardite e audaci risalite

Ombre rosse. Politica, economia e società ad Arezzo 1985-2020: discese ardite e audaci risalite
Titolo Ombre rosse. Politica, economia e società ad Arezzo 1985-2020: discese ardite e audaci risalite
Autore
Collana Bastille
Editore Edizioni Clichy
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 776
Pubblicazione 10/2023
ISBN 9791255510314
 
22,00

 
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presso Libreria L'ippogrifo (Piazza Europa, 3)
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Uno dei più approfonditi e attenti studi sulle dinamiche politiche ed elettorali recenti in un microcosmo italiano che ha visto il passaggio dal dominio della sinistra tradizionale a quello della destra. 35 anni e 100.000 abitanti: una finestra temporale e un microcosmo. Arezzo racconta, e talvolta anticipa, un pezzo di storia italiana. Tra il 1985 e il 2020 tutto cambia e nulla si stabilizza. Nel 1999, dopo 53 anni di amministrazione di sinistra, il centro destra conquista il Comune. È un gentile omaggio del centro sinistra, frutto anche del disorientamento e della presunzione dei partiti di massa del Novecento che sono ormai grossi gatti illusi di essere ancora le tigri di un tempo. Gli anni tra il 1985 e il 1999 aiutano a capire questa conservazione di illusoria identità. Il centro destra ringrazia ma non è pronto. Glorifica il suo sindaco e in quella che pensava essere una marcia irreversibile e trionfale, nel dicembre 2005 inciampa nello scandalo Variantopoli. E così alcuni consiglieri vanno in prigione e il sindaco a casa. Il centro sinistra ringrazia ma non si organizza. I filoni Pci-Pds-Ds e Dc-Popolari-Margherita confluiscono in un Pd che sogna di tornare a essere una tigre. Due mandati tra il 2006 e il 2015 e poi il centro destra riprende il governo, non solo del Comune ma della quasi totalità della provincia aretina. Un vasto territorio che in pochi anni passa dalla sinistra alla destra con il radicamento prima di Forza Italia e An-Fdi e poi della Lega. Si sviluppano ma non si affermano M5S e civismo. La sinistra radicale saluta. Sullo sfondo crisi economica, povertà sociale, classi dirigenti che non si rinnovano. Imprenditori e sindacalisti che vedono sparire politici e istituzioni dai loro radar. Giornalisti che raccontano di una politica sempre più attenta al virtuale e sempre meno al reale. I votanti si dimezzano, i partiti si contraggono, la partecipazione si volatilizza. Il tramonto è lontano perché i cicli politici sono ormai brevissimi, ma l’alba non è ancora in agenda. Le ombre rosse del Novecento possono aiutare a capire cosa è accaduto. Non per voglia di nostalgia ma per bisogno di futuro.
 
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