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Fotografare il suono. Un viaggio audiofilo

Fotografare il suono. Un viaggio audiofilo
Titolo Fotografare il suono. Un viaggio audiofilo
Autore
Argomento Arti, cinema e spettacolo Fotografia e fotografi
Editore La Casa Usher
Formato
Formato Libro Libro: Libro rilegato
Pagine 96
Pubblicazione 09/2022
ISBN 9788898811694
 
35,00

 
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presso Libreria L'ippogrifo (Piazza Europa, 3)
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presso L' Ippogrifo Bookstore (C.so Nizza, 1)
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Le fotografie del maestro Carlo Cantini questa volta cercano di rispondere a una sfida davvero ardua: come si può fotografare il suono, ovvero qualcosa di invisibile? Cantini è andato in cerca degli audiofili, ossia gli “amanti del suono”, ascoltatori raffinati di musica che sono però più innamorati della qualità del suono e delle tecnologie di riproduzione che di artisti e canzoni. Nel suo viaggio lungo la Toscana, terra di audiofili, Cantini ha fotografato le loro ritualità e gli ambienti domestici, spesso appartati, quasi spazi sacri, che essi riservano all’ascolto. Nel corso delle sue ricerche artistiche Cantini si è anche imbattuto in Gold Note, un’azienda immersa tra le dolci colline intorno a Montespertoli, dove vengono prodotti alcuni tra i migliori impianti di diffusione sonora del mondo. L’ha frequentata per diverso tempo, raccogliendo scatti delle intense fasi di lavoro che sono necessarie alla produzione di oggetti tanto complessi e performanti. Come in un’esplorazione, gli scatti di Cantini, non preparati e mai strutturati, ci documentano la progressiva confidenza che il maestro instaura con ogni ambiente e con il compito di “raffigurare il suono”, le illuminazioni che raccoglie, le idee che cambiano, le congetture e le conferme che ricava lungo il percorso. Lo sguardo del fotografo, e dunque ogni scatto, è obbligato a mantenere il contatto con l’oggetto da cui la musica è riprodotta. Non può vagare per la campagna toscana, seguire i protagonisti nella loro vita quotidiana, svelarne pazientemente i segreti, conoscerne i luoghi di formazione e di socializzazione: quello che scopre resta sempre a contatto con l’oggetto, stretto negli spazi di produzione e di ascolto. Ma nonostante questo limite autoimposto, le fotografie di Cantini pullulano di storie e di emozioni. È proprio nella capacità di rompere questa stretta cornice posta dalla presenza dell’oggetto che risiede il valore artistico dell’opera di Cantini. Attorno all’oggetto, nelle foto, si liberano sentimenti, racconti, visioni. Si dispiegano scenari, paesaggi, architetture, pezzi d’arte. Si celebrano rapporti, passaggi di saperi, legami di cooperazione. È così un invisibile che appare nel visibile, evocando il protagonista invisibile per eccellenza di questi scatti, il suono.
 
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