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Stupori naturali

Stupori naturali
Titolo Stupori naturali
Autore
Argomento Poesia e studi letterari Poesia
Collana Gli emersi poesia
Editore Aletti editore
Formato
Formato Libro Libro
Pagine 52
Pubblicazione 01/2015
ISBN 9788859123583
 
12,00

"Sono giardiniere, e sono fiore." (Osip Émil'eviC Mandel'stam) Scrivere una poesia è un percorso che non sempre ha già prefissata la meta. I pensieri diventano, talvolta inconsapevolmente, altre inesorabilmente, poesia, quando la realtà di un sentimento o un paesaggio, si rivela in modo inaspettato. Se il testo fosse descrizione, racconto, la poesia rimarrebbe nascosta, come un fiore che non trovando condizioni favorevoli, tarda a sbocciare. Quando le parole sono libere di esprimersi ed elevare la realtà ad emozione, il poeta può trasmettere la sua visione. Nelle poesie sulla natura il modo di vivere e di sentire è tutto. Determina uno sguardo sempre incantato, nuovo, consciamente ingenuo, sulla solita luna, il solito autunno, la solita neve. Ma ogni volta è la tavolozza di emozioni che scrive immagini mai viste, trasforma il cielo, sposta e crea visuali da luoghi interiori diversi. La frase introduttiva del poeta russo Osip Émil'evic Mandel'stam, represso da Stalin, ostinatamente sensibile più ad un vuoto bosco che alla tetra prigione in cui morì, esprime il mio pensiero in modo sublime. Racconta di esseri che vivono la realtà con "naturale stupore", essi sono attori - giardinieri e allo stesso tempo spettatori - fiori. L'amore si affaccia a tratti sulla necessaria rappresentazione che è la vita stessa, può essere personaggio principale, oppure inutile comparsa...
 
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