Antonio Canova (1757-1822), massimo esponente della scultura neoclassica, s'ispirò all'antichità per recuperare una bellezza ideale che solo l'arte ha il potere di far rivivere, e la cui effimera perfezione egli cercò di fissare nel bronzo o nel marmo. Nei suoi Pensieri sulle belle arti espone al suo biografo, l'abate Melchior Missirini, i segreti del mestiere di scultore, da una parte, e dall'altra la sua concezione dell'arte, che per molti versi rispecchia l'estetica di Winckelmann («nobile semplicità, calma grandezza») arricchita da un elemento tipicamente settecentesco: la grazia. Proprio per questa sua duplice valenza Pensieri sulle belle arti è prezioso sia per chi vuole conoscere i complessi princìpi e le tecniche che regolano l'arte della scultura, sia per coloro che desiderano approfondire la conoscenza di uno dei massimi scultori italiani e delle sue concezioni estetiche. Vengono riprodotte in appendice le eccezionali fotografie d'epoca del tempio di Possagno dopo i bombardamenti austriaci, nel 1917.
Pensieri di Antonio Canova sulle belle arti. Raccolti da Melchior Missirini
Titolo | Pensieri di Antonio Canova sulle belle arti. Raccolti da Melchior Missirini |
Curatore | M. Brusatin |
Collana | Miniature |
Editore | Abscondita |
Formato |
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Pagine | 96 |
Pubblicazione | 11/2022 |
ISBN | 9791254720370 |