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La dichiarazione universale dei diritti umani nel diritto internazionale contemporaneo

La dichiarazione universale dei diritti umani nel diritto internazionale contemporaneo
Titolo La dichiarazione universale dei diritti umani nel diritto internazionale contemporaneo
Curatori ,
Introduzione
Argomento Diritto Diritto internazionale
Editore Giappichelli
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 496
Pubblicazione 07/2020
ISBN 9788892134423
 
62,00

 
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presso Libreria L'ippogrifo (Piazza Europa, 3)
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presso L' Ippogrifo Bookstore (C.so Nizza, 1)
«Non era facile immaginare e realizzare, tra le tante iniziative che hanno accompagnato il 70° anniversario della Dichiarazione universale dei diritti umani, un'opera che unisse l'alto livello scientifico dei contributi che la compongono, l'originalità della sua impostazione e una chiara utilità pratica. Credo che questo risultato sia stato raggiunto con il presente volume, per il quale va reso merito a tutti gli autori dei saggi qui raccolti e, ovviamente, ai suoi curatori Sara Tonolo e Giuseppe Pascale, ai quali si deve l'idea dell'articolazione di una riflessione sulla Dichiarazione e i suoi sviluppi intorno ad una struttura logico-sistematica particolarmente originale, indovinata e stimolante. I lettori troveranno in queste pagine delle analisi dettagliate ed affidabilissime che danno conto, con precisione e dovizia di riferimenti, dell'incidenza della Dichiarazione in tre grandi aree: la giurisprudenza, internazionale ed italiana; la tutela internazionale di specifici diritti, dal diritto alla vita a quello alla parità di trattamento e alla non discriminazione in ambito lavoristico, passando per il divieto di tortura, la libertà di opinione e di espressione, la libertà e la sicurezza personale, la lotta contro la schiavitù e le altre gravi forme di sfruttamento umano, la libertà religiosa e la tutela della vita privata e familiare; ed infine la tutela internazionale di gruppi particolarmente vulnerabili, quali le donne, i fanciulli, i migranti e le persone prive di cittadinanza. Tutti i contributi, come è giusto, hanno un taglio critico e non celebrativo. Il volume nel suo complesso, però, costituisce un omaggio all'importanza della Dichiarazione universale, nel riconoscimento della sua costante attualità e del non esaurimento delle sue potenzialità. La Dichiarazione universale, pur essendo stata concepita come uno strumento di soft law — indipendentemente dalla questione di sapere in che misura le sue previsioni si siano trasformate in norme internazionali vincolanti, vuoi a titolo di interpretazione autorevole delle disposizioni dello Statuto delle Nazioni Unite in materia di diritti umani, vuoi a titolo di diritto consuetudinario o anche, attraverso la loro importazione nei sistemi giuridici nazionali, a titolo di principi generali di diritto riconosciuti dalle nazioni civili — costituisce uno spartiacque nella storia della comunità internazionale e del suo diritto...» (Dall'Introduzione di Guido Raimondi)
 
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