Il teatro, la più antropocentrica delle arti, ha contribuito all'allontanamento e all'opposizione tra umani e non umani, almeno a partire dell'età moderna. Gli animali non umani sono stati costantemente esclusi dal teatro all'italiana, sono stati protagonisti coatti di altri generi spettacolari, dalle fiere ai music-hall, dal circo ai combattimenti e alle corse. Parallelamente la tradizione drammatica occidentale ha a lungo represso l'animalità. Esiste tuttavia una "tradizione ombra" nata nell'antichità e sviluppatasi appieno nel contemporaneo, da "Le rane" di Aristofane a "Il rinoceronte" di Ionesco, come a "Teatro con bosco e animali" di G. Scabia. La raccolta qui proposta si situa in questo solco proponendo drammaturgie animalizzate nel senso deleuziano del termine, tese a creare momenti di incontro e di contaminazione reale con l'animalità, in cui è inscritta una componente performativa determinate che si interroga su quali corpi portare in scena per raccontare l'oppressione, attraverso cui sfidare l'antropocentrismo decentrando l'umano, oppure rendendolo esplicito. Testi di Pietro Babina, Marta Cuscunà, Catherine Zambon, Teatro delle Ariette, Sista Bramini, Manuela Infante.
Animali in scena. Drammaturgie del contemporaneo
| Titolo | Animali in scena. Drammaturgie del contemporaneo |
| Curatore | Laura Budriesi |
| Argomento | Arti, cinema e spettacolo Studi teatrali |
| Collana | Visioni |
| Editore | Editoria & Spettacolo |
| Formato |
|
| Pagine | 307 |
| Pubblicazione | 06/2025 |
| ISBN | 9788832068689 |

