Il lavoro di Andrea Lo Coco, comparente l’esito dello spettacolo Andrea Lo Coco di Terry Gilliam Damnation de Faust al suo backstage, quale si è sviluppato nella riedizione del Teatro Massimo di Palermo per la stagione lirica del 2012, è una siffatta operazione di “archeologia del presente” che si esplicita soprattutto nella parte finale relativa al “Diario di bordo”. “Archeologia” perché si tratta di una materia ormai scomparsa e che ha lasciato in qualche fonte e in qualche documento poche e inerti tracce in buona parte riassorbite dalla vivida memoria del mirabile spettacolo, da ciò che infine è stato detto e scritto su di esso. Del “presente” poiché quei reperti sono a noi contemporanei e riguardano una progettualità spettacolare e multimediale che è propria del nostro tempo, e anche della prassi di un grande Ente lirico nazionale e delle sue capacità e finalità produttive, nonché di un regista-autore, Gilliam, la cui valenza tecnica ed estetica multimediale – dal cinema di effetti postmoderni al teatro egualmente connotato – è riconosciuta a livello planetario come attuale e largamente motivante la cultura e l’immaginario della nostra civiltà.
Il Faust in scena. Dallo spettacolo al backstage
Titolo | Il Faust in scena. Dallo spettacolo al backstage |
Autore | Andrea Lo Coco |
Argomento | Arti, cinema e spettacolo Studi teatrali |
Collana | Universitas, 1 |
Editore | Progetto Accademia |
Formato |
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Pagine | 96 |
Pubblicazione | 04/2017 |
ISBN | 9788885536005 |